Scrittrice inglese (Cockermouth, Cumberland, 1771 - Rydal, Westmorland, 1855), sorella di William (v.), per il quale ebbe un'appassionata devozione, fu donna di raro fascino e di forte personalità. Non [...] (1808), di una delicata arte narrativa, il Continental tour (1820), i Journals (editi integralmente nel 1941), nonché la sua corrispondenza, contengono una preziosa miniera d'informazioni sulla vita del fratello e dimostrano acuta sensibilità per la ...
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Umanista (n. forse Napoli 1470 - m. Ariano di Puglia 1535); entrò ben presto nella cerchia degli accademici pontaniani e nel 1495 si ritirò ad Ariano di Puglia, luogo di origine della sua famiglia, dove [...] principum (1522) e di Ecloghe (nelle quali prende, ovviamente, come suoi modelli Teocrito e Virgilio). I suoi epigrammi amorosi ripetono i motivi ricercati e bizzarri della contemporanea poesia cortigiana volgare ed ebbero grande fortuna anche fuori ...
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Scrittore scozzese di origine irlandese (Edimburgo 1859 - Crowborough, Sussex, 1930). Tra i suoi romanzi: The great shadow (1892); The refugees (1893); Rodney stone (1896); The great Boer war (1900; che [...] Holmes: Adventures of Sherlock Holmes (1891); The memoirs of Sherlock Holmes (1893); The hound of the Baskervilles (1902); Return of Sherlock Holmes (1904). La creazione di questo personaggio fa di D. il padre del racconto poliziesco "scientifico". ...
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Scrittore italiano (Signa, Firenze, 1889 - Siena 1942). Industriale fino a 35 anni, viaggiò molto, specie in America e in Inghilterra; tornato in patria, attese ai proprî poderi. E un senso patriarcale [...] verista d'impianto, fa poi largo posto a motivi descrittivo-paesistici. Romanzi principali: La trappola (1928, forse il migliore); Castiglion che Dio sol sa (1928); Calafùria (1929); Lucia (1933); Ardenza (1942). Scrisse anche garbate commedie per i ...
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Scrittore tedesco (Lebus, Francoforte sull'Oder, 1907 - Grossgmain, Salisburgo, 1972). Dai modi malinconici delle prime poesie (Gedichte, 1930), passò, dopo la cesura della seconda guerra mondiale, a un'espressione [...] concisa e aspra che rispecchia stati d'animo desolati al cospetto della nuova realtà (Abgelegene Gehöfte, 1948; Untergrundbahn, 1949 nei quali attinge a una dignità poetica, che il genere prima di lui aveva ignorato. Fu tra i fondatori del Gruppo 47. ...
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Scrittore italiano e medaglia d'oro al v. m. (Firenze 1870 - Gorizia 1917). Ufficiale dell'esercito, i suoi racconti e romanzi nascono da intenti morali, sociali e politici che tuttavia non sopraffanno [...] il bianco e il nero, bozzetti e scarabocchi, 1898, relativi alla campagna d'Africa; Caccia grossa, scene e figure del banditismo sardo, 1900, frutto di un suo soggiorno in Sardegna; I racconti di un fantaccino, 1906; I racconti del bivacco, 1914). ...
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Poeta italiano (Melilli 1843 - Roma 1913); da modi pratiani e aleardiani che si avvertono soprattutto nella raccolta A mia madre (1863) e nei Versi (1869), il C. passò - attraverso l'esperienza di Nuovi [...] lirica sociale con Gli eroi della soffitta (1880), opera polemicamente impegnata e palpitante d'una sdegnosa amarezza. Non diversa ispirazione muove la commedia I ribelli (1875), mentre un velato scetticismo circola nella raccolta Funeralia, del 1885 ...
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Poetessa inglese (Sidmonton 1661 circa - Eastwell, Kent, 1720). Fu dama d'onore di Maria di Modena e amica di A. Pope. I suoi Poems (1713) contengono la tragedia Aristomenes, versi di società nello stile [...] di M. Prior e favole imitate da La Fontaine. I suoi versi sono notevoli soprattutto per una vena di osservazione naturalistica, messa in rilievo da W. Wordsworth che ne curò (1812) una scelta. La sua poesia più nota è A nocturnal reverie. ...
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Umanista, diplomatico e storico dalmata (Sebenico 1504 - Esztergom 1573). Educato in Transilvania presso lo zio, il vescovo Giovanni Statileo, studiò a Padova e divenne segretario del re d'Ungheria Giovanni [...] Szapolyai, poi (dal 1549) di Ferdinando d'Asburgo: compì missioni diplomatiche fra le quali quella per la pace di Adrianopoli con i Turchi (1568). Vescovo di Esztergom, fu autore di saggi storici, resoconti di proprie missioni, poesie latine. ...
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Letterato (Firenze 1560 - ivi 1629); uomo d'umor faceto, si circondò di amici colti e burloni come lui, con i quali istituì l'Accademia della Borra. Le sue poesie sono sulla linea delle rime burlesche [...] e satiriche d'intonazione bernesca di cui è ricco questo periodo (Rime piacevoli, 1605). ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...