paura s. f. [dal lat. pavor -oris "timore, paura", rifatto col suff. -ura]. - 1. [stato emotivo di chi si sente insicuro, smarrito e sim., di fronte a un pericolo reale o immaginario: essere preda della [...] sinon., che sono o più formali, o più fam., o di diversa gradazione. I sinon. più vicini a p. sono timore e spavento. Tuttavia, il primo preoccupazione di biasimo (F. De Sanctis). D’analogo sign. sono i meno com. allarme, ansietà, apprensione, ...
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pelle /'pɛl:e/ s. f. [lat. pellis]. - 1. [strato di rivestimento esterno del corpo dell'uomo] ≈ (scherz.) buccia, Ⓣ (anat.) cute, (fam.) scorza. ⇓ Ⓣ (anat.) derma, Ⓣ (anat.) epidermide. ● Espressioni: [...] . ↔ profondo. 2. (fig.) [in stato di grande eccitabilità: avere i nervi a fior di p.] ≈ teso. ↔ rilassato. 2. (estens., (ø); fam., lasciarci (o rimetterci) la pelle ≈ [→ LASCIARE (3. d)]. 3. [pelle conciata degli animali] ≈ pellame. ‖ cuoio. 4. ...
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Fabio Rossi
eccesso. Finestra di approfondimento
Criteri dell’eccesso - Il concetto di «superare un limite determinato» può essere espresso da vari sost., tra i quali e. è il più generico. Se il superamento [...] del corpo che alla dismisura dell’anima (G. D’Annunzio); fioccavano i giudizi e le osservazioni sulla Patti, la esorbitanza del del denaro (T. Boccalini). Penuria è più formale: e se mi cal d’amanti, ce n’è penuria al mondo? (C. Goldoni). Il più ...
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Fabio Rossi
esitare. Finestra di approfondimento
Modi di esitare - E. indica il fermarsi per l’incertezza, l’aspettare, il prendere tempo prima di agire o di decidere. Vi sono varie modalità nell’esitazione, [...] risposi che io ritornava in Toscana per ivi proseguire le mie stampe e i miei studi (V. Alfieri). Si può esitare perché si hanno dei di tutta la vita (G. Leopardi); stanco finalmente d’un lungo periodo di continue indecisioni, sentiva il bisogno di ...
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erba /'ɛrba/ s. f. [dal lat. herba]. - 1. [nome generico di ogni pianta bassa che, nella parte aerea, non faccia fusto legnoso] ≈ ‖ erbaggio, ortaggio, verdura. ● Espressioni: erba brusca →□; erba cornetta [...] ) → □; erba strega → □; fig., fare d'ogni erba un fascio ≈ confondere. ↔ discernere, distinguere; filo d'erba → □; fig., punto erba → □. ▲ paperina. □ erba gatta [nome dato a varie piante che attirano i gatti] ≈ erba gattaria, Ⓣ (bot.) gattaia, Ⓣ ( ...
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perdere /'pɛrdere/ [lat. perdĕre, der. di dare "dare", col pref. per-¹ indicante deviazione] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] 1. [riuscire o apparire inferiore in qualche cosa o a confronto d'altri: è bella, ma a paragone della sorella ci perde] ≈ , scapitarci. ↔ (fam.) guadagnarci. □ perdere coscienza (o i sensi o conoscenza) [perdere la percezione di sé in seguito a ...
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jet society /dʒɛt sə'sɒiəti/, it. /dʒɛt so'saiti/ locuz. ingl. [propr. "società del jet", con riferimento al mezzo di trasporto usato spesso dagli esponenti dell'alta società], usata in ital. come s. f. [...] - (massm.) [l'insieme degli esponenti delle alte classi internazionali che mantengono tra loro rapporti mondani, d'affari e sim., anche iron.] ≈ [→ JET SET]. ...
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pesante /pe'sante/ agg. [part. pres. di pesare]. - 1. a. [che ha peso relativamente grande: portare un pacco p.] ≈ (non com.) grave, gravoso, (non com.) greve, (lett.) ponderoso. ↑ (fam.) di piombo. ↔ [...] ippica o nel gioco del calcio, di terreno bagnato e fangoso che lega i movimenti] ≈ allentato. 3. (estens.) a. [di cibo, di da cui non è facile svegliarsi] ≈ profondo. ↔ leggero. d. [di odore, che colpisce l'olfatto per sgradevolezza e intensità: ...
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là avv. [lat. illāc]. - [in quel luogo, indicando un punto distante da chi parla e da chi ascolta, con verbi di quiete e di moto a luogo: mettilo là] ≈ (non com.) colà, ivi, lì. ↔ (lett., tosc.) costà, [...] là [spingersi oltre i limiti della convenienza] ≈ (fam.) allargarsi, esagerare, passare i limiti (o il , prossimo, vicino; fig., d'ora (o da oggi) in là [da questo momento in poi: d'ora in là decido io] ≈ da ora in poi, d'ora in avanti. ▼ Perifr ...
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Fabio Rossi
cosa. Finestra di approfondimento
Usi pronominali e anaforici - C. è tra le parole più generiche del lessico ital., destinata per lo più a sostituire termini più specifici non disponibili al [...] più o meno privata»: non è bene interessarsi a queste cose. I sinon. più frequenti saranno in quest’ultimo caso affari e faccende. ho fatto tante c. per aiutarti), anche nel senso di opera d’arte: ha letto tutte le c. di Moravia; Raffaello ebbe carico ...
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Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...
Figlio (Alcalá de Henares 1503 - Vienna 1564) dell'arciduca Filippo il Bello d'Austria e di Giovanna la Pazza, era fratello minore del principe Carlo, poi Carlo V imperatore. Divenne imperatore nel 1558, dopo l'abdicazione del fratello. Riorganizzò...