Ci sono incontri che hanno cambiato la storia della letteratura, come quelli fra Dante e Guido Cavalcanti, tra Petrarca e Boccaccio o fra T.S. Eliot ed Ezra Pound. Il romanzo La rara felicità di Andrea [...] una sconfinata e ininterrotta ammirazione, non era solo un poeta d’amore ma un poeta di guerra. E che offrendo Popolo con la dedica a Mussolini, Ungaretti non poteva ignorare che i versi finali di quella poesia erano interpretabili come un canto di ...
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1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] inferno o realizzare in paradiso (secondo la definizione di Tommaso d’Aquino, che come Dante riteneva le donne meno razionali non è né attuale né universale, se le sue idee e i suoi insegnamenti non sono necessariamente validi né oggi né per sempre, ...
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Si agghindano e conciano i corpi, li si camuffa sempre più spesso. C’è un tentativo di nascondimento, quando non di rimozione netta, volto – forse – ad un minor patimento possibile: quella «pelle più spessa» [...] : «io voglio essere comavvoi». Sincera la penna di D’Addetta, onesta la parola nel suo accartocciarsi e sgrammaticare appunto, nella chiusura di questa riflessione da recluso, con i cambiamenti che porta e con l’irrimediabile distanza che getta ...
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PremessaIl doppiaggio cinematografico ha una lunga tradizione in Italia, sia sotto la spinta del fascismo, che non tollerava dialoghi stranieri sul grande schermo sottotitolati in italiano, sia per effetto [...] il pleonasmo originario, data l’impossibilità di essere considerati bigotti da persone di destra.Quando l’attore fidanzato con Annie dice «I’d like to get torn apart by wild animals» (‘Mi piacerebbe essere fatto a pezzi da animali selvaggi’), Alvy lo ...
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Dobbiamo considerare che i rapporti con gli stranieri sono sacri al massimo grado […] Poiché infatti lo straniero è solo, senza compagni e parenti, merita più pietà da parte degli uomini e degli dèi (Platone: [...] che mi inviti a temere o a schivare gli dei.Ma i ciclopi non curano Zeus egioco, o gli dei beati, perché ghiaccia (Dante: 28-29).«Nel luogo d’ogne luce muto», le anime sono ben disposte verso il pellegrino, ma i demoni, come per esempio Minosse e ...
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Che cos’è oggi la critica letteraria? Solo accertamento storico-filologico, ricostruzione delle fonti e navigazione intertestuale? Solo spunto per analisi linguistiche o filosofiche? E a quali lettori [...] canto italiano; era il canto italiano nella sua costanza attraverso i secoli […]. Era il battito del mio cuore che volevo 1999.Id., Parafrasi e commento. Nove letture di poesia da Francesco d’Assisi a Montale, Palermo, Palumbo, 2002.Id., Dante e la ...
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I lettori di romanzi si dividono in due categorie: coloro che amano una narrativa “godibile” e coloro che amano una narrativa di conoscenza. Nel primo caso la lettura è un passatempo piacevole, in cui [...] il saggio e l’intervento critico. Provare e pensareA interpretare i fenomeni che abbiamo esposto è adatta una critica che fa letterature. Calvino osservava che «Il romanzo non può più pretendere d’informarci su come è fatto il mondo» e concludeva che ...
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Gisella BlancoLa parola del silenzio nella poesia contemporaneain AA.VV., Teoria e pratica del testo. Grammatica, nuovi media, didattica, letteraturaa cura di Giuseppe Paternostro e Vincenzo Pinelloprefazione [...] zappatora» che «sbaglia i congiuntivi»; «La sua voce d’a vite ca r’è datete cunduanne pecché nun suaje niendenun suaje ca u cuane mózzeche o struazzatenun suaje manghe ca Marijadduluruatel’uocchje avassce a nuje e nun nge vedeije te cunduanne p’i ...
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Luca ZulianiL’accidentato percorso di un dantismo: «bufera»«Giornale di storia della lingua italiana», anno II, fascicolo II, dicembre 2023, pp. 10-42 Docente di Linguistica italiana presso il Dipartimento [...] spesso passa inosservata; d’altro canto, a testimoniare l’evoluzione dell’italiano, sempre più spesso i commenti sentono il vento e gli infiniti lamenti di dolore, in uno sconfinato luogo «d’ogni luce muto». Poi comincia a distinguere che c’è qualcosa ...
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Mimmo SammartinoNostra Regina dei burroni e delle moscheRoma, Exòrma, 2024 Quel che conviene dire subito, per mettere sul tavolo una delle questioni più sostanziose, è che questo romanzo di Mimmo Sammartino, [...] una metafora: le mosche; le incontriamo sin dalla presa d'avvio della narrazione, e subito ne siamo turbati: turbati condanna al tiro. Ci spartivamo, come meglio si poteva, lo scarso foraggio, i turni di riposo e la malerba amara» (p. 39).Vi è un ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...
IN PARTIBUS INFIDELIUM
G. D. I.
INFIDELIUM Qualifica adoperata per varî secoli a designare i vescovi titolari, abrogata dalla Congregazione di Propaganda Fide con lettera del 3 marzo 1882 (in Collectanea Sacrae Congregationis de Propaganda...
Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...