PETRUCCI, Pandolfo
Michele Camaioni
PETRUCCI, Pandolfo. – Nacque a Siena il 14 febbraio 1452 da Bartolomeo Petrucci. Famiglia di antica e consolidata presenza nella vita economico-politica della città, [...] al tempo di Lorenzo il Magnifico…, III, Pisa 1996 (in partic. D.L. Hicks, The Sienese Oligarchy and the Rise of P. P., the Renaissance city, New Haven-London 2007; L’ultimo secolo della Repubblica di Siena, I-II, a cura di M. Ascheri - F ...
Leggi Tutto
CALAMANDREI, Piero
Stefano Rodotà
Nacque a Firenze il 21 apr. 1889 da Rodolfo e Laudomia Pimpinelli. La sua educazione si svolse quieta e severa, in un ambiente in cui le idealità mazziniane del padre, [...] liberazione di Firenze (agosto 1944) alla proclamazione della Repubblica (giugno 1946). Il C. lo vive come P.S.L.I. e del P.S.U. In contrasto con il P.S.D.I., per la legge elettorale, esce dal partito e costituisce il raggruppamento di Unità popolare ...
Leggi Tutto
FERRARI, Ettore
Anna Maria Isastia
Nacque a Roma il 25 marzo 1845 da Filippo e da Maria Luisa Pasini, discendente da una nobile famiglia fiorentina. Secondogenito di quattro figli, la sua formazione [...] dovette attendere il 1949 e la nascita della Repubblica italiana per trovare una collocazione, e solo a a Campo de' Fiori, Nola 1963; Aspettidell'arte a Roma (catal.), a cura di D. Durbé-P. Frondini-G. Piantoni-A. M. Damigella, Roma 1972, pp. XV s ...
Leggi Tutto
ALFONSO I d'Este, duca di Ferrara
Romolo Quazza
Nacque a Ferrara il 21 luglio 1476, da Ercole I ed Eleonora d'Aragona, primo figlio maschio, dopo due figlie, Isabella e Beatrice; si aggiunsero poi Ferrante, [...] ma nell'inverno 1510 si strinsero segreti negoziati fra la Repubblica e il papa. Riapertasi nella primavera del 1510 la campagna e Cotignola, dispose che A. versasse al pontefice 100.000 scudi d'oro e che il censo annuo per Ferrara fosse portato a ...
Leggi Tutto
JACINI, Stefano
Giuseppe Ignesti
Nacque a Milano, il 3 nov. 1886, da Giovanni Battista e da Carolina Cavi, primo di sei figli, in una famiglia della più cospicua nobiltà (dal 1880) agraria lombarda, [...] Matteotti lo J. fu tra quanti non si trovarono d'accordo con la scelta secessionista dell'Aventino, in quanto riteneva , pp. 328-337; G. Spataro, I democratici cristiani dalla dittatura alla Repubblica, Milano 1968, ad ind.; F. Fonzi, S. J. junior e ...
Leggi Tutto
COPPI, Antonio
Angelo Russi
Nacque ad Andezeno (Torino) il 22 apr. 1783 da Vittorio e Maria Cocchis. I genitori, "di civile condizione e di limitate fortune" (Roncalli, Necrologia, p. 31, gli fecero [...] il ministero Mamiani. Più tardi, caduta la Repubblica Romana ed occupata la città dalle truppe del Roma 1972, pp. 413 s. e passim. Vedi inoltre, M. Maylender, Storia delle Accademie d'Italia, Bologna 1927-30, II, p. 272 s.; III, p. 489; V, pp. ...
Leggi Tutto
FACCHINETTI, Cipriano
Paola Caridi
Nacque il 13 genn. 1889 da Giovanni, agente di custodia delle carceri, e da Maria Pezzano, a Campobasso, che abbandonò presto per trasferirsi insieme con la famiglia [...] sulla politica estera che esprimeva la sua opposizione alla politica di D'Annunzio su Fiume, di cui il F. comprendeva i coordinamento dei soccorsi all'Ossola, dopo la caduta della Repubblica partigiana. Rientrò in Italia nel dicembre 1944 in aereo, ...
Leggi Tutto
BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] universali e particolari del mondo e delle repubbliche (Venezia 1660).
Nella vita irrequieta e ; Nouvelle Biographie Universelle, VI, Paris 1853,ad vocem; I. La Lumia,G. D'Alessi o la rivoluzione di Palermo del 1647, Palermo 1863, p. 15; G. ...
Leggi Tutto
BENTIVOGLIO, Annibale
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna nel 1469, primogenito di Giovanni II e di Ginevra Sforza. Nel gennaio del 1474 il Senato bolognese richiese ed ottenne per il B. da Sisto IV il [...] i partigiani di Giberto Pio e del cugino di lui Alberto Pio. Nello stesso anno fu mandato dalla Repubblica di Venezia, al comando di 150 uomini d'arme e di 100 cavalli leggeri, a soccorrere Pisa contro i Fiorentini. Nel febbraio del 1497, al soldo ...
Leggi Tutto
MALASPINA, Moroello (Moroello il Giovane)
Enrica Salvatori
Figlio di Manfredi di Corrado, ramo dello Spino Secco, capostipite della linea di Giovagallo, e di Beatrice, di casato ignoto, nacque verosimilmente [...] senyor, que micer Morroel es tengut en Toscana per lo pus savi hom de feyt d'armes que els agen, e es de edat de XL ayns e es gran hom del Convegno di studi sui ceti dirigenti nelle istituzioni della Repubblica di Genova, 1982, Genova 1983, pp. 129 s ...
Leggi Tutto
repubblica
repùbblica (ant. repùblica, ant. raro repùbrica) s. f. [dal lat. respublica o res publica, propr. «cosa pubblica», quindi «stato, governo»]. – 1. a. Con riferimento all’età classica, al medioevo e alla prima età moderna, ogni stato...
D'Alema-boy
D’Alema-boy (D’Alema boy), loc. s.le m. Collaboratore e consigliere di Massimo D’Alema, esponente politico del centrosinistra. ◆ [Luciano] Consoli, noto alle cronache sia per le sue sfortunate avventure editoriali («La Voce», «Liberal»)...