Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] una parte intrinseca dell'esegesi cristiana" (R. Ruether, Faith and fratricide, 1974, p. 181)? E ancora, rappresentavano l'affermazione d'identità del cristianesimo vittorioso nel momento in cui si separava da un ebraismo sostanzialmente sconfitto, o ...
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ISLAMISMO (XIX, p. 603 ; App, I, p. 739)
Francesco Gabrieli
Nazionalismo acceso, e combinato anziché opposto come in Occidente al socialismo, è negli ultimi decenni la principale direttrice della vita [...] erede dell'altra illustre tradizione del modernismo islamico indiano. Mentre fuori ormai dell'Islàm, ma serbandone sempre l'indisconoscibile impronta d'origine, è il moto cosmopolita del Bahaismo, che in Europa e soprattutto in America, più che nella ...
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. Le origini. - Si costituì durante la seconda Guerra mondiale, nel luglio 1942, per la confluenza di due organizzazioni politiche antifasciste, Giustizia e Libertà e il liberalsocialismo, più altri gruppi [...] che tramontò la nuova candidatura di Badoglio e si ebbe il primo governo Bonomi.
È questo il momento in cui l'azione politica del Partito d'Azione tocca il suo vertice: nei mesi seguenti, esso non farà in sostanza che difendere palmo a palmo, contro ...
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Come l'idea d'una Unione francese (v. App. II, 11, p. 1063, e in questa App.) era stata lanciata nel 1944 dal gen. Ch. de Gaulle a Brazzaville soprattutto per facilitare una soluzione di compromesso tra [...] lo stesso gen. de Gaulle, tornato alla testa del governo francese con pieni poteri il 1° giugno 1958, lanciò l'idea d'una Comunità francese col precipuo intento di stabilire un qualche vincolo costituzionale tra la Francia e i territorî dell'Africa ...
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Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] e a Cavour, capo del governo piemontese, che cercò in Europa le condizioni diplomatiche per la seconda guerra d’indipendenza, assicurandosi l’appoggio di Napoleone III. Il conflitto (1859-60), dopo le insurrezioni dell’Italia centrale e la spedizione ...
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Storico italiano (Aosta 1901 - Roma 1960); prof. di storia mod. nelle univ. di Perugia (1934), Milano (1938) e Roma (1946), redattore, per la parte storica, dell'Enciclopedia Italiana dal 1928 al 1943, [...] Italie contemporaine, 1918-1948, tenuto alla Sorbona (1950) e ristampato in italiano nel 1961; L'idea di nazione, 1961; Storia dell'idea d'Europa, 1961; La politica di Paolo Sarpi, 1962. Il vol. IX della Storia di Milano (1961) comprende un suo ampio ...
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Cavour, Camillo Benso conte di. - Statista (Torino 1810 - ivi 1861). Ufficiale del genio (1827-31), fece il suo ingresso in politica nel 1847, fondando il giornale Il Risorgimento. Deputato (1848, 1849), [...] grande affermazione del suo programma il 7 maggio 1850 difendendo alla Camera le leggi Siccardi; entrato l'11 ott. 1850 nel gabinetto d'Azeglio come ministro dell'Agricoltura e Commercio, realizzato - nei limiti del possibile - il proprio ideale ...
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sionismo Movimento politico e ideologia volti alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina (da Sion, nome della collina di Gerusalemme).
Sviluppatosi alla fine del 19° sec., in seguito all’inasprirsi [...] Jewish Agency, che iniziò la sua attività nel 1929 e, favorendo l’afflusso d’ingenti investimenti, soprattutto di capitale americano, contribuì ad avviare l’industrializzazione del paese. La nuova società assunse progressivamente la fisionomia di un ...
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Storico e uomo politico (Torino 1789 - ivi 1853). In gioventù fu al servizio di Napoleone, ricoprendo diversi incarichi pubblici; durante la Restaurazione entrò nell'esercito piemontese. Coinvolto nel [...] dal 476 al 774 (2 voll., 1830), Vita di Dante (2 voll., 1839), cui seguì più tardi l'appassionato Sommario della storia d'Italia (1846-47). La sua visione della storia italiana - dall'"età dei Tirreni" ai tempi suoi - è dominata dal motivo dell ...
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Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] Vinci a N. Porpora, da Chr. W. Gluck a N. Piccinni a G. Paisiello a D. Cimarosa a L. Cherubini). divenne uno dei più fortunati melodrammi settecenteschi.
Numerosissime anche, nelle arti figurative, le opere che s'ispirano alla figura e ai fatti di A ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...