Arma da fuoco portatile (v. fig.) introdotta dagli Arabi in Spagna donde, verso la metà del 16° sec., passò in Italia e al resto d’Europa, dove ebbe la maggior diffusione nella seconda metà del 19° secolo. [...] per la caccia o per il tiro a segno, è in genere più leggera del fucile e ha canna più corta. L’Unione italiana di tiro a segno prevede competizioni di tiro nazionali, internazionali e olimpiche, con armi sportive nelle seguenti specialità: c ...
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daimyō Nell’antico Giappone, i funzionari militari che, adibiti al controllo e alla difesa dei governatori civili delle province, con il tempo ne usurparono il potere, divenendo signori feudali. I rapporti [...] dal codice Buke Shohatto (1615). Sotto i Tokugawa, i d. avevano servi ma non potevano battere moneta, costruire navi da dal proprio feudo senza il permesso dello shōgun (➔); avevano inoltre l’obbligo di recarsi a Yedo, residenza dello shōgun, e ...
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Arma bianca d’asta usata di punta e di taglio, derivata dalla lancia; forse di origine italiana, si diffuse soprattutto nei paesi latini; aveva asta fino a 3 m e ferro di 40-60 cm (v. fig.). Fu usata dal [...] 15° sec. per l’armamento della fanteria, specialmente in Francia (dove fu abolita nel 1670). Il ferro della partigianetta era di 22-30 cm; quello del partigianone tra 60 cm e 1 m circa. ...
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Nella Grecia antica, l’atleta portatore di lancia. La figurazione più nota è quella di Policleto (ca. 440 a.C.), che in essa aveva tradotto plasticamente il suo canone ideale della bellezza virile.
D. [...] si chiamarono nella corte bizantina i membri della guardia palatina ...
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guerra
Antonio Menniti Ippolito
Uomini contro uomini
La guerra è una presenza costante e drammatica nelle vicende dell’umanità e ha condizionato in ogni tempo le strutture sociali, l’economia, la cultura. [...] avevano puntato tutto sulle fanterie, un’innovazione portata dal popolo degli Avari nel 7°- 8° secolo d.C. rivoluzionò l’arte della guerra. L’uso della staffa, probabilmente inventata in India, assicurava stabilità nel montare i cavalli e garantì un ...
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Armi nucleari: tipi e tecnologia
Carlo Jean
Un’arma nucleare è costituita da una testata, da un vettore e da un sistema di comando e controllo. La prima deriva la sua forza esplosiva da una reazione [...] quindi potesse essere limitata. La dissuasione nucleare veniva considerata stabile con l’esistenza di una «capacità di secondo colpo» (second strike), cioè d’infliggere danni inaccettabili all’avversario dopo averne incassato un attacco di sorpresa ...
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Missili
Nicola Nosengo
Da fuochi artificiali ad armi micidiali
I missili, o razzi, sono oggetti che volano sfruttando la combustione di una sostanza propellente, solida o liquida, e vengono lanciati [...] usati più che altro come fuochi d’artificio. Un evento decisivo per lo sviluppo dei missili in Europa fu la battaglia di Srirangapatnam, combattuta nel 1799 dagli Inglesi durante la conquista dell’India. In quell’occasione l’esercito inglese si trovò ...
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duello
Silvia Moretti
Due contendenti si affrontano
Il duello è un combattimento ad armi pari tra due contendenti che si sfidano per vendicare un torto subito. Dimostrazione di coraggio, valore e spavalderia, [...] si allea con i moschettieri per sfidare le guardie. Sguainate le spade inizia il combattimento che cementerà l'amicizia di d'Artagnan, Porthos, Athos e Aramis.
Morire per un duello: dal romanzo alla vita
Il grande poeta russo Aleksandr S. Puškin ...
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bomba atomica
Ordigno bellico (più propr. b. nucleare) che sfrutta gli effetti di una reazione esplosiva di fissione nucleare. Nel 1939 A. Einstein presentò la potenzialità bellica dell’energia nucleare [...] al presidente americano F.D. Roosevelt e gli Stati Uniti dettero il via al cosiddetto Manhattan project (a cui partecipò anche non dettero risultati operativi prima della fine del conflitto mondiale. L’unica volta che la b.a. è stata impiegata in ...
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lanzichenecco
Soldato delle fanterie mercenarie tedesche. Le fanterie dei l., costituite nel 15° sec. in competizione con quelle svizzere, furono organizzate definitivamente dall’imperatore Massimiliano [...] I verso il 1493. Attivi nelle guerre d’Italia, i l. furono protagonisti del sacco di Roma del 1527 e rimasero presenti nei principali eserciti europei fino ai primi decenni del 17° secolo. ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...