indicatore
indicatóre [s.m e agg. (f. -trice) Der. del lat. indicator -oris, da indicare, var. di indicere "prescrivere solennemente", comp. di in- e dicere "dire"] [LSF] [MTR] Denomin. di vari strumenti [...] gli i. hanno soltanto la funzione di indicare grossolanamente l'entità della grandezza (allora sono analogici e la loro di ammassi o associazioni lontani: v. distanze in astronomia: II 218 d. ◆ [ALG] I. di Eulero-Gauss: funzione di una variabile ...
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accelerazione
accelerazióne [Der. del lat. acceleratio -onis, dal part. pass. acceleratus di accelerare, che è da celer "veloce"] [MCC] La variazione temporale della velocità di un corpo in movimento, [...] di a. negativa (o decelerazione) quando la velocità diminuisce (l'angolo tra il vettore a. e il vettore velocità è della luce nel vuoto, e dalla componente temporale a₄= ic(1-β2)-1/2 (d/dt)(1-β2)-1/2, con i unità immaginaria. ◆ [MCC] A. radiale: ...
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misure di fuzziness
Settimio Termini
Sia ℒ(X) l’insieme di tutti gli insiemi fuzzy f:X→I dove X è un insieme arbitrario e I l’intervallo [0,1] della retta reale. Introduciamo adesso nell’intervallo [...] altri come, per es.: (d) h(f)=h(f′), per l’unica misura che soddisfa tutti i sei assiomi è la σ(f) definita sopra; egli ha poi fornito una caratterizzazione della classe di tutte le misure di fuzziness che soddisfano gli assiomi elencati tranne (d ...
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fiamma
fiamma [Der. del lat. flamma, dal tema di flagrare "ardere"] [FTC] [CHF] Sorgente di calore e di luce costituita da masse gassose (in cui possono essere contenute anche particelle solide o liquide) [...] portando nella zona non luminosa di un becco Bunsen l'estremità di un filo di platino sulla quale si [CHF] Spettro di f.: quello della luce emessa nella combustione d'una sostanza; in esso sono presenti righe caratteristiche che possono essere ...
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Nernst 〈nèrnst〉 Walther Hermann [STF] (Briesen 1864 - Zibelle, od. Niwica,1941). Prof. di chimica fisica nell'univ. di Gottinga (1894) e poi di Berlino (1905); per le sue ricerche di termodinamica ebbe [...] 206 e. ◆ [BFS] Potenziale di N.: v. membrane biologiche: III 762 d. ◆ [CHF] Regola di N.-Thomson: regola empirica (1893) secondo la quale i metalli (compreso l'idrogeno) passerebbero in soluzione come ioni positivi, per cui l'elettrodo da cui questi ...
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laser
laser 〈lèisë, ma correntemente pronunciato all'it. làser〉 [Sigla dell'ingl. Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation "amplificazione della luce per mezzo dell'emissione stimolata [...] 361 c e semiconduttori, dispositivi a: V 160 f. ◆ [OTT] L. a tre e a quattro livelli: v. elettronica quantistica: II 373 c, d. ◆ [OTT] L. a vapori metallici: v. laser: III 363 d. ◆ [OTT] L. con preionizzazione: v. laser di potenza: III 373 f. ◆ [OTT ...
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Reynolds Osborne
Reynolds 〈rènolds〉 Osborne [STF] (Belfast 1842 - Watchett 1912) Prof. di scienza tecnica nell'Owens College di Manchester (1868). ◆ [FTC] [MCF] Condizione di R. ed equazione bidimensionale [...] di un corpo investito da una corrente o di una corrente limitata in un condotto, ecc. per quantificare l'influenza relativa delle forze d'inerzia e di quelle dovute alla viscosità, il cui valore serve anche per discriminare tra moto laminare (piccoli ...
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interferenza
interferènza [Der. dell'ingl. interference, da to interfere detto propr. di cavalli che, urtando una gamba contro l'altra, si feriscono; l'attuale signif. nella terminologia fisica fu introdotto [...] e addirittura nulla (i. all'elisione); si può dire che l'i. consiste in una ridistribuzione spaziale della potenza (o, se a molte onde: v. interferenza della luce: III 269 e, 272 d. ◆ [MCF] I. aerodinamica: lo stesso che induzione (←) aerodinamica. ...
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altezza
altézza [Der. del lat. altitia, da altus "alto"] [LSF] Una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale. ◆ [GFS] Con rifer. alla superficie terrestre, la distanza da questa (o [...] sempre c (essa va invece diminuendo, sino ad annullarsi, in prossimità della zona di riflessione, ove l'a. virtuale diventa infinitamente grande): v. ionosfera: III 300 d e Fig. 2.1. ◆ [GFS] Anomalia di a.: v. geodesia: III 16 a. ◆ [ASF] Cerchio di ...
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operatori lineari
Luca Tomassini
Un’applicazione A:E→F di uno spazio lineare E in uno spazio lineare F (anche coincidente con E) su un campo K (che qui identificheremo con i numeri complessi ℂ) tale [...] esima coordinata di x∈ℂn. A può dunque essere rappresentato come una matrice di n colonne e m righe. L’operatore di derivazione d/dx può essere considerato come operatore sullo spazio C([a,b]) delle funzioni continue su un intervallo [a,b]: in questo ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...