Il suggerimento finale datoci dalla gentile lettrice ci sembra utile e certamente ne considereremo la praticabilità: la ringraziamo. Sulle osservazioni che vengono fatte circa l’assenza di marche che indichino [...] il livello e l’ambito d’uso della parola ...
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Il nostro gentile lettore carioca d’adozione cita la definizione della parola data nel Vocabolario Treccani.it: «[dal brasiliano carioca, propr. «abitante di Rio de Janeiro», dal nome di un piccolo fiume [...] presso quella città], invar. – 1. agg. e s. m ...
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Dalla consapevolezza della storia, più che dal suo “ripasso”, nasce l’operazione (una qualunque operazione) lessicografica, che registra però non i fatti e il loro svolgimento (né li giudica argomentando) [...] ma le parole e lo stratificarsi degli usi e d ...
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Ai nostri tre studenti che propongono l’aggiunta di un vocabolo al nostro vocabolario, rendiamo grazie per la colta invenzione, che ritroverebbe la propria ragion d’essere nel nominativo latino non dell’aggettivo [...] ma del sostantivo pulchritudo (che s ...
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Più che di un uso regionale, l’uso assoluto di fungere ‘funzionare, essere in grado di operare’ (il computer non funge) è scherzoso, tipico in origine delle fasce giovanili (si parla degli anni Novanta [...] del Novecento), poi estesosi a tutte le classi d ...
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Perché la forma abbreviata di una parola, classicamente per troncamento, possa diffondersi al punto di radicarsi nella lingua parlata corrente e comune a tutti luoghi d’Italia si devono verificare molte [...] condizioni particolari. Certe forme provenient ...
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Ringraziamo del suggerimento, che ha una giusta ragion d’essere. In effetti, nella pubblicistica italiana l’alternativa formale talibano è diffusa sin dagli anni Novanta del Novecento, anche se è minoritaria [...] rispetto a talebano. Talibano è ricostrui ...
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Ramazzatore ha senz’altro una sua ragion d’essere, secondo quanto suggerisce un nostro attento lettore e spesso acuto suggeritore di lungo corso, che ringraziamo per il suo contributo. Tra l’altro, il [...] vocabolo ha attestazioni, anche recenti, in sens ...
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La seconda parte della critica è da ridimensionare: potrebbe forse la tradizione letteraria sostenere nella lingua della normale comunicazione contemporanea l'uso di parole ormai non più correnti? No, [...] naturalmente, se non come scherzo lessicale o es ...
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Metteremmo volentieri l’ingegnoso cliccatore (dall’onomatopeico clic, che imita un breve e secco rumore meccanico), se non fosse che non ve n’è traccia nella lingua scritta presa come riferimento dai lessicografi, [...] quella cioè degli altri dizionari, d ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...
d-l-
d-l- 〈di-èlle〉 [Dalle iniziali di destrogiro e levogiro] [CHF] [OTT] Simb. premesso a un composto chimico, per indicare che in questo i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
Capitale dell’Iraq (6.811.955 ab. nel 2017), sul corso medio del fiume Tigri, nel punto dove è più vicino all’Eufrate. Sorta sulla destra del fiume, la città si è poi sviluppata specialmente sulla riva sinistra, dopo la costruzione della diga...