Attore irlandese (Connemara, Galway, secondo altre fonti Leeds, 1932 - Londra 2013). Formatosi e affermatosi dapprima come attore teatrale, è noto soprattutto per le sue interpretazioni cinematografiche, [...] a partire da Lawrence d'Arabia (1962), che lo impose all'attenzione del pubblico e della critica. Confermate le sue doti in Becket (Becket ); My favorite year (1981); Doctor Creator (1985); L'ultimo imperatore (1987); High spirits (1988); The rainbow ...
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, Attore cinematografico cinese (n. Hong Kong 1962). Tra i più rappresentativi interpreti del cinema del regista Wong Kar-Wai e protagonista di film di diverso genere di altri famosi registi orientali [...] interpretativo giocato sulle sfumature espressive e sugli sguardi. L’eleganza discreta e misteriosa, la predisposizione a (2013) e in Shang-Chi and the Legend of the ten rings (2021). Nel 2023 gli è stato assegnato il Leone d'oro alla carriera. ...
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Poeta e sceneggiatore francese (Neuilly-sur-Seine 1900 - Omonville-la-Petite, La Manche, 1977). Aderì al surrealismo (1926-30), ma se ne distaccò per tentare esperienze letterarie personali, segnate dal [...] fratello Pierre (1906-1988), per il quale sceneggiò tra l'altro L'affaire est dans le sac (1932) e Adieu Léonard 1955, in parte tradotti in Il Prévert di Prévert, 1967; Histoires, et d'autres histoires, 1963, trad. it. 1973; Arbres, 1976, trad. it ...
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Attore statunitense (Lansing 1936 - Jupiter 2018). Considerato un sex symbol, con un viso espressivo e caratterizzato dai lineamenti marcati, dotato di notevole ironia, più apprezzato dal pubblicato che [...] successo sia in commedie romantiche che in film d’azione: At Long Last Love (Finalmente arrivò l'amore, 1975), The Man Who Loved Women la sua interpretazione in Boogie Nights (Boogie Nights - L'altra Hollywood, 1997), che gli è valsa la nomination ...
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Attrice cinematografica italiana (Subiaco 1927 - Roma 2023); nel cinema dal 1947 (Follie per l'opera), raggiunse ben presto una vasta popolarità, divenendo per il pubblico internazionale la diva più rappresentativa [...] 1972; La romana, 1988). Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti si ricordano il David di Donatello (1996) e il Marco Aurelio d'oro del Festival internazionale del film di Roma (2008), entrambi alla carriera, e il David di Donatello Speciale per il 60 ...
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Regista cinematografico statunitense (n. Baltimora 1942). Dopo essere stato attore e sceneggiatore, esordì nella regia con Diner (A cena con gli amici, 1982). Tra i suoi film, che si segnalano per l'accurata [...] Disclosure (Rivelazioni, 1995); Sleepers (1996); Wag the dog (Sesso & potere, 1997; Orso d'argento a Berlino); Sphere (1998); Liberty heights (1999); Bandits (2001); Envy (L'invidia del mio migliore amico, 2004); Man of the year (2006); What just ...
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Regista cinematografica polacca (n. Varsavia 1948). Trasferitasi a Praga per frequentare la scuola di regia FAMU (M. Forman e I. Passer tra i suoi insegnanti), dopo l’invasione sovietica del 1968 è stata [...] inferno) e Julie walking home (2002). Tra i suoi film più recenti si segnalano In darkness (2011), Mr. Jones (2019) e Zielona granica (2023, Green border), premio speciale della giuria alla 80ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. ...
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Antonelli, Laura. – Nome d’arte dell’attrice cinematografica italiana Laura Antonaz (Pola 1941 - Ladispoli 2015). Nota per le sue interpretazioni nelle commedie sexy degli anni Settanta grazie alla prorompente [...] argento come migliore attrice. A. ha lavorato in film d’autore, con registi che ne hanno esaltato l’interiorità enigmatica, come L. Visconti che l’ha diretta in L’innocente (1976) e E. Scola in Passione d’amore (1981), per la cui interpretazione le è ...
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Regista cinematografico italiano (Palermo 1923 - Sellia Marina, Catanzaro, 2011). Dopo aver svolto un'intensa attività documentaristica (soprattutto in Sicilia e in Sardegna), si mise in luce con Banditi [...] 23 (2008). Nel 2010 V. Sorrel e B. Vey hanno diretto il documentario Vittorio De Seta: le cinéaste est un athlète, intenso resoconto che ricostruisce l’essenza del rapporto di D. con il mondo subalterno e in cui si enuclea la sua poetica del filmare ...
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Regista cinematografico francese (Carcassonne 1909 - Parigi 1989). Dopo aver svolto attività di avvocato, giornalista, romanziere e poeta, esordì nel lungometraggio nel 1942, raggiungendo il primo discreto [...] di sensazionalismo. Il quadro storico di Le passage du Rhyn (1960) dà luogo al film forse più riuscito. L'attualità è restata però l'interesse principale di C.: la calunnia in Les risques du métier (1967), la droga in Les chemins de Kathmandou ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...