Uomo politico, organizzatore sindacale, pubblicista inglese (Tredagar, Galles, 1897 - Asheridge, presso Chesham, 1960). Figlio di minatore e minatore egli stesso, deputato dal 1929 per il partito laburista [...] compagni di partito, e in particolare di Bevin, per l'intervento in Grecia. Nel dopoguerra fu strenuo assertore delle nazionalizzazioni frazione del Labour Party favorevole a una politica d'intesa con l'URSS e le democrazie popolari. La corrente " ...
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Storico e uomo politico italiano (Fiume 1909 - Milano 1999). Aderì giovanissimo al Partito comunista e vi rimase fino al 1939. Arrestato e internato in Francia durante il fascismo, tornò in Italia nel [...] a Roma (1947); Storia del movimento socialista. L'epoca della prima internazionale (1951); Questioni di storia nascita e del decennale della morte, è stato pubblicato a cura di D. Bidussa il volume Leo Valiani tra politica e storia. Scritti ...
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Storico italiano (Russi 1904 - Firenze 1966); prof. di storia moderna nelle univ. di Messina (1940), Pisa (1941) e Firenze (1951); socio corrispondente dei Lincei (1953). Ha svolto ricerche fondamentali [...] Prospettive di storia ereticale italiana del Cinquecento (1960); L'utopia ecclesiologica di M. A. De Dominis (1960). di suoi articoli (Conversando di storia, 1967). Per gli Scrittori d'Italia di Laterza curò gli scritti dei Giacobini italiani (2 voll ...
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Sociologo e storico italiano (Portici 1871 - Mont-Pélerin, Ginevra, 1942). In collaborazione con C. Lombroso, scrisse La donna delinquente (1893); svolse poi sul Secolo di Milano e altrove attività di [...] così il valore degli uomini di solito considerati suoi protagonisti: Cesare, Pompeo, Augusto. L'opera, apprezzata dal vasto pubblico, anche fuori d'Italia, fu invece avversata dagli specialisti. Antifascista, nel 1930 si stabilì a Ginevra, dove ...
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Annibale della Genga (Genga, Ancona, 1760 - Roma 1829); sacerdote (1783), divenne ben presto vescovo di Tiro, nunzio a Lucerna e a Colonia. Inviato (1805) alla Dieta germanica e (1808) a Parigi, vi ritornò [...] le repressioni compiute in Romagna dal cardinale A. Rivarola e l'esecuzione a Roma (1825) dei carbonari Angelo Targhini e col riconoscimento di fatto dell'indipendenza delle colonie spagnole d'America, e quella ecclesiastica col giubileo del 1825 e ...
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Umanista (Forlì 1392 - Roma 1463): il nome Flavio non è che la traduzione umanistica di Biondo (egli si sottoscrisse soltanto Blondus o Blondus Foroliviensis). Dopo qualche peregrinazione e altri uffici, [...] (salvo un'interruzione tra il 1448 e il 1453) fu segretario apostolico. L'opera maggiore sono le Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades, che abbracciano la storia d'Italia e d'Europa dal 412 al 1441 e in cui B. seppe usare criticamente ...
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Trinacria Antico nome della Sicilia presso i Greci (comp. di τρεῖς «tre» e ἄκρα «promontorio»). Gli antichi ritenevano che fosse l’isola chiamata da Omero Θρινακίη; più tardi se ne inventò un eponimo in [...] re di Sicilia) coniata nel 1814.
Regno di T. Designazione del regno attribuito dalla pace di Caltabellotta del 1302 a Federico d’Aragona. Presto abbandonata nell’uso, ritornò nel trattato di pace del 1372 fra Giovanna I di Napoli e Federico III, con ...
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Generale italiano (Cassano d'Adda 1866 - Verona 1944). Durante la prima guerra mondiale promosso (1916) maggiore generale per merito di guerra, si distinse nella presa di Gorizia e più tardi nelle azioni [...] delle colonie, dal gennaio 1935 in Eritrea, tenne il comando delle operazioni nella prima fase della guerra contro l'Etiopia. Votò l'ordine del giorno Grandi (24 luglio 1943), così che, alla ripresa fascista, fu condannato a morte dal tribunale ...
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Generale italiano (Milano 1815 - Torino 1897); ufficiale del corpo del Genio sardo, nel 1848 organizzò i volontarî del Genio lombardo, divenendo maggiore. Comandante di un battaglione, partecipò alla spedizione [...] Toscana, rivelando capacità di organizzatore e di politico. Nella campagna del 1866 al comando di un corpo d'armata, compì notevoli azioni tattiche nel Friuli. Ma l'azione sua di maggior rilievo fu la spedizione di Roma nel 1870, di cui fu comandante ...
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Garibaldino, generale e scrittore militare (Gaeta 1820 - Roma 1898). Si distinse nell'assedio di Venezia del 1848-49. Dopo un lungo periodo d'esilio a Malta e in Francia, passò a Genova: nel 1859 fu con [...] nell'esercito italiano, col grado di maggiore generale, ma l'anno seguente si dimise per accompagnarsi ai Mille. Rientrato nell 'esercito regolare, nel 1877 fu nominato generale di corpo d'armata e dal 1882 al 1893 fu capo di S. M.; fu ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...