ARVILLIARS, Giuseppe Milliet marchese d'
Umberto Coldagelli
Nato nella seconda metà del sec. XVII, appartenne alla nobile famiglia savoiarda dei Millet o Milliet, titolare di numerosi feudi, tra i quali [...] a Madrid trattò la cosa direttamente con don José Patiño, l'onnipotente ministro del decennio 1726-36, con l'ambasciatore francese e con l'incaricato d'affari olandese. Le sue relazioni precise e dettagliate, oltre ad offrire un quadro completo della ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Giovan Girolamo
Fausto Nicolini
Quindicesimo duca di Atri e fratello germano di Francesco, nacque a Giulianova in Abruzzo il 17 luglio 1663 da Giosia e Francesca Caracciolo. Fu [...] '"angioino" sosteneva Filippo V, re cattolico di fatto e, in quanto tale, anche re di Napoli, e l'"austriaco", il pretendente Carlo d'Austria, l'A. si mostrò tanto devoto al primo quanto avverso ai non pochi nobili napoletani, che nel 1701 ordirono a ...
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AVALOS, Francesco d', principe di Troia
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1620 da Giovanni e Andreana di Sangro dei principi di Sansevero, e fu fratello minore di Andrea, principe di Montesarchio.
L'A., [...] . Scoperto il complotto per la delazione di un nobile, Pietro Carafa, e arrestato il fratello Andrea dal viceré conte d'Oñate, l'A. si sottrasse alla cattura fuggendo a Roma. Le rappresaglie del viceré contro i suoi feudi lo indussero però poco ...
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AVALOS, Carlo d'
Gaspare De Caro
Nacque a Milano nel 1541, sestogenito di Maria d'Aragona e di Alfonso, governatore dello Stato di Milano. Carlo V, che in quel tempo preparava nella città lombarda la [...] incoronazione di Filippo III.
Torquato Tasso, che fu amico suo e di altri della famiglia d'Avalos, gli dedicò alcuni sonetti d'occasione. L'A. morì in Napoli l'8 dic. 1612.
Fonti e Bibl.: S. Guerra, Diurnali,a cura di G. De Montemayor, Napoli 1891, p ...
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ABBATICCHIO, Ortensio
Delio Cantimori
Da Cotrufiano di Terra d'Otranto, calvinista ("sacramentario"), era stato fatto carcerare come relapso dal cardinale A. Carafa, arcivescovo di Napoli, assistito [...] impiccagione dell'A. (15 giugno 1566), per calunnia contro il Santori, frattanto divenuto cardinale di Santa Severina; mentre l'accusa d'eresia sembra scomparire.
Fonti e Bibl.: Autobiografia di Mons. G. Antonio Santori cardinale di Santa Severina, a ...
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sinodo
Nell’antica Grecia con s. si intende l’assemblea. In Etolia il termine è riferito alle assemblee federali e, in partic., alle due riunioni dopo l’equinozio d’autunno, per l’elezione degli strateghi [...] che si riuniva quattro volte all’anno, aveva responsabilità politiche, come ad esempio l’elezione dei magistrati. Dal 4° sec. in poi in Grecia e poi , dottrinari ecc.; si designa in genere con s. l’assemblea locale o regionale, e si riserva invece la ...
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Simhavishnu
Sovrano indiano (575 ca.-600 d.C.). Con lui ebbe inizio l’età d’oro della dinastia Pallava, che fu al potere nell’India meridionale tra il 3° e il 9° secolo. Estese il suo dominio verso nord [...] e verso sud ai danni dei Khalabra e dei Pandya; allestì inoltre una potente flotta che estese la sfera di influenza dei Pallava a Sri Lanka e nel Sud-Est asiatico ...
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Figlio (m. 867) di Teofilo, nell'842 successe al padre sotto la tutela della madre Teodora e di un consiglio composto, tra gli altri, del logoteta Teoctisto e dei fratelli di Teofilo, Barda e Petronas. [...] un irrigidimento nei rapporti con Roma. In questa fase si collocano la sottomissione dei Bulgari al patriarcato di Costantinopoli, l'evangelizzazione dei Chazary e alcuni successi riportati contro gli Arabi. Nell'866 Barda fu ucciso da Basilio il ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] amministrativa, sono state devolute al CIPE e al ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato con la l. 537/1993 (d.p.r. 373/1994). Parallelamente ai processi di liberalizzazione dei mercati di pubblica utilità, la disciplina dei p ...
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L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che si manifestano nella fiamma. Il termine ha un uso figurato in fisica e in matematica.
Antropologia
Il possesso del f. è una delle più [...] con un tubo veniva lanciato da una certa distanza contro le navi nemiche e ne provocava l’incendio. È anche il nome di una miscela costituita da realgar (bisolfuro d’arsenico) con zolfo e nitro (nei rapporti in peso, 1 : 3,5 : 12) capace di bruciare ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...