Figlia (Pont-à-Mousson 1430 - castello di Dampierre, Angiò, 1482) di Renato d'Angiò, sposò (1445) Enrico VI d'Inghilterra e, alla corte, sostenne Guglielmo di Suffolk e poi Edmondo conte di Somerset, i [...] nascita (1453) del figlio Edoardo rese ancora più aspra l'opposizione di Riccardo di York, che vedeva in M., insediando sul trono Edoardo di York. M., fallito il tentativo d'invadere l'Inghilterra dalla Scozia (1462), dopo la disfatta di Tewkesbury ...
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Duca e marchese del Friuli (m. Verona 924); nipote per parte di madre di Ludovico il Pio, dopo la detronizzazione di Carlo il Grosso ottenne la corona del regno d'Italia (888). Ma, sconfitto alla Trebbia [...] nel 901. Solo nel 905 gli riuscì di eliminare l'avversario. Governò allora appoggiandosi soprattutto ai vescovi e ottenendo Giovanni X la corona imperiale, tra continue lotte per l'opposizione dei grandi signori, che finirono col contrapporgli Rodolfo ...
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Figlia (Ferrara 1474 - ivi 1539) del duca Ercole d'Este e di Eleonora d'Aragona. Sposò (1490) Francesco Gonzaga, marchese di Mantova, col quale condivise la responsabilità del governo dello stato: col [...] di Fornovo (1495), cercò la pace con Milano e Venezia e l'amicizia francese; in buoni rapporti con i Borgia, ottenne poi con fama è legata alla notevole collezione di quadri e di oggetti d'arte e alla splendida corte che raccolse a Mantova attorno a ...
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Storico e poligrafo (Revello 1731 - Parigi 1812). Umile prete e maestro di scuola, esordì col Discorso su le vicende d'ogni letteratura (1760). Datosi poi agli studî storici, il suo capolavoro, le Rivoluzioni [...] d'Italia (1768-72), gli valse la cattedra di eloquenza nell'univ. di Torino (1770), che illustrò con la sua Bibliopea o sia l'arte di compor libri (1776). Caduto in disgrazia e destituito per il libro Dell'impiego delle persone (1777), i cui ...
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Patriota irredentista (Pisino 1884 - Trento 1916); arruolato come semplice soldato nell'esercito austriaco allo scoppio della prima guerra mondiale, fuggì in Italia e partecipò attivamente alle manifestazioni [...] Austriaci con Cesare Battisti, e ne condivise la sorte. Medaglia d'oro alla memoria. Il fratello Fausto (Capodistria 1891 - al momento della morte di Fabio, s'imbarcò subito per l'Italia e, arruolatosi volontario, cadde combattendo a Monte Zebio. ...
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Condottiero (n. forse Todi 1455 - m. Ghedi 1515), generale dei Veneziani dal 1498, tranne un breve periodo in cui fu al servizio degli Spagnoli vincendo con Gonzalo de Córdoba al Garigliano (1503); nel [...] 1508 fermò in Cadore l'esercito dell'imperatore Massimiliano, e divenne duca di Pordenone. Il suo contrasto di vedute con il conte di Pitigliano, capitano generale dell'esercito veneto, fu tra i motivi che contribuirono alla rotta di Agnadello (14 ...
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Uomo politico e storico (Messina 1808 - Napoli 1877); ufficiale borbonico dal 1829, dovette dimettersi nel 1839 perché sospetto di liberalismo. Intendente costituzionale all'Aquila nel 1848, riparò dopo [...] Guerra (25 ott. 1848-28 febbr. 1849). In Piemonte dal 1852 al 1860, ebbe il comando della guardia nazionale a Napoli dopo l'ingresso di Garibaldi e fu deputato (1861-74) e senatore (1876), sedendo a sinistra. Si dimostrò storico di valore con le sue ...
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Figlio (Modena 1819 - Vienna 1875) di Francesco IV e di Maria Beatrice di Savoia, sposò il 30 marzo 1842 la figlia del re Luigi I di Baviera, Adelgonda, e successe al padre il 21 gennaio 1846. Nel 1848 [...] suoi dominî, che proclamarono la loro annessione al Piemonte; ma dopo il 10 ott. 1849 egli venne nuovamente imposto dagli Austriaci. Cacciato definitivamente l'11 giugno 1859, si ritirò a Vienna. Morto senza figli, le sue pretese passarono alla casa ...
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Figlio (Modena 1660 - Sassuolo 1694) di Alfonso IV e di Laura Martinozzi; successo all'età di due anni al padre, fu sotto la reggenza materna fino al 1674, e cadde poi sotto l'influenza del cugino Cesare. [...] Promosse la prosecuzione della fabbrica del Palazzo Ducale, la fondazione di un museo di antichità e la riapertura, nel 1683, dell'univ. di Modena. Non ebbe figli dalla moglie Margherita Farnese ...
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Diplomatico e amministratore (Napoli 1738 - Palermo 1795); prediletto di Maria Carolina, della quale si dice fosse amante, ebbe nel 1780 l'ambasciata di Francia e nel 1786 il vicereame di Sicilia. Qui [...] proseguì la lotta antifeudale del suo predecessore Domenico Caracciolo (v.), con minore ampiezza di visione, ma con più concreti risultati immediati ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...