L'Europa tardoantica e medievale. Il computo del tempo storico
Paolo Delogu
Il computo del tempo storico
L’origine dei modi di computare il tempo storico in uso nell’età medievale e moderna va cercata [...] gennaio al 24 marzo; nel “modo fiorentino” il primo anno dell’era cristiana veniva fatto iniziare il 25 marzo dell’1 d.C.; l’indicazione dell’anno coincide perciò con quella del computo moderno dal 25 marzo al 31 dicembre, mentre è in ritardo di una ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: Gli Anglosassoni
Richard Hodges
Gli anglosassoni
Con il termine Anglosassoni vengono definiti i popoli che occuparono la [...] data nell’antico poema epico Beowulf. Lo sfarzoso splendore del grande sepolcro (VII sec. d.C.), l’accurata fattura dei gioielli d’oro e l’estesa rete di riferimenti culturali evidenziati dal tesoro sottintendono un mondo assai più complesso di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Vandali
Letizia Pani Ermini
I vandali
Per ricostruire la storia dei Vandali, popolazione germanica in origine [...] vandalica in Sicilia, gli attacchi alle altre isole ripresero con violenza. Si giunge così al marzo del 455 quando l’imperatore d’Occidente Valentiniano III viene trucidato e al 2 giugno del medesimo anno quando Genserico entra con il suo esercito in ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Avari
István Bóna
Gli avari
Popolo asiatico di cavalieri nomadi, presente nel 557 d.C. nelle regioni periferiche dell’Europa [...] argento, le quali permettono di datare il resto dei corredi. Nel periodo delle campagne contro Bisanzio, fino al 630 circa, l’orecchino d’oro, con un pendente a forma di piramide o di sfera, di misura e peso variabili, era elemento comune del costume ...
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L’islamismo oggi
Alberto Ventura
L’ultimo decennio del 20° sec. ha evidenziato i limiti e le crisi dell’islamismo militante, sia dal punto di vista ideologico sia sotto il profilo dell’azione politica. [...] comunità immigrate, e del resto le loro idee hanno una scarsa ricaduta nei Paesi d’origine. L’equivoco di fondo che pesa su tutti questi tentativi è quello di ritenere che una certa occidentalizzazione della mentalità islamica porti necessariamente ...
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D'ARDUINO (Arduino, Darduin, Darduino), Antonio
Piero Scarpa
Figlio di Antonino e Fantina, abitante nella parrocchia di S. Pietro di Castello, nacque in data a noi sconosciuta a Venezia. La prima notizia [...] sett. 1383 il Senato decretò i provvedimenti per il rilascio di Tenedo ed elesse provveditore dell'isola il solo D'Arduino. L'accettazione di questo incarico rese inoperante la nomina a senatore, di poco antecedente, che avrebbe dovuto decorrere dal ...
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D'AMBROSIO, Angelo
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Reggio Calabria il 22 sett. 1774 da Bernardo, giureconsulto di antica e nobile famiglia calabrese e da Vincenza Ricci.
Trasferitasi la famiglia a Napoli, [...] la difficile missione, anche se con gravissime perdite.
Richiamato a Napoli nel giugno 1809 da Gioacchino Murat, il D., ora colonnello, ebbe l'incarico di formare il reggimento di fanteria "Real Sannita", che fu poi uno dei migliori dell'esercito ...
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D'ANDREA, Giovanni
Silvio De Majo
Nacque a Napoli il 29 apr. 1776, unico figlio del marchese Francesco Saverio e di Maria Gaetana Ranuzzi dei conti di Porcetta.
Ben presto si dedicò allo studio del [...] cui diresse il ministero delle Finanze, dal 1830 al 1841. All'avvento al trono di Ferdinando II, infatti, il D. venne richiamato a ricoprire l'antico incarico, dopo un secondo periodo di ritiro a vita privata durato otto anni. Dal marzo 1831 abbinò ...
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D'ANDREA, Gennaro
Maria Teresa Biagetti
Nacque a Napoli da Diego (fratello di Onofrio), discendente da una nobile famiglia di origine francese, stabilitasi nel Napoletano nel XIII sec., e da Lucrezia [...] parte dell'Arcadia nella Colonia Sebezia - fondata a Napoli il 17 ag. 1703 da Biagio Maioli d'Avitabile - con il nome di Filermo Driodio. L'anziano D. era ancora reggente del Collaterale quando, nel 1707, il Regno di Napoli diventò dominio della casa ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Unni
Ciro Lo Muzio
Gli unni
Nonostante abbia lasciato un’impronta duratura nella storiografia e nell’immaginario occidentali, [...] , VI-IV sec. a.C.) e che esso ricompare – nella forma hūņā – nella letteratura indiana d’epoca Gupta (IV-VI sec. d.C.). L’ampiezza della documentazione difficilmente può trovare spiegazione in perpetui spostamenti di un medesimo popolo da un capo all ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...