In matematica, un insieme I si dice d. in un insieme A (o rispetto ad A), se ogni punto di A è punto di accumulazione per I, cioè se A è contenuto nell’insieme derivato di I. Un insieme d. rispetto a sé [...] stesso si dice denso in sé (➔ insieme). Per es., l’insieme dei numeri razionali è d. nell’insieme dei numeri reali ed è anche un insieme d. in sé. ...
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In aritmetica, quello dei due termini di una frazione che sta a indicare in quante parti uguali è stata divisa l’unità (mentre l’altro, il numeratore, indica quante di tali parti vanno considerate); si [...] scrive sotto il segno di frazione. Più in generale, in una espressione frazionaria, f/g, in cui f, g sono monomi, polinomi o funzioni qualunque, il d. è g. ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] del tutto nel caso che si trovino a ridosso di un’altra sillaba più fortemente accentata. L’ortografia non tiene conto delle alterazioni d’accento dovute alla posizione della parola nella frase. La sillabazione negli incontri di parole segue le ...
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Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] principalmente a J.D. Sneed e W. Stegmüller, M. Przełecki, P. Suppes, M.L. Dalla Chiara, B.C. van Fraassen.
L’indirizzo epistemologico di è ottenuta mediante una delle ultime regole e in cui l’ultima espressione è A. Con alcune modifiche il calcolo N ...
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Legame, relazione, connessione tra due o più elementi.
Diritto
R. giuridico è la relazione tra due (o più) soggetti regolata dal diritto.
La nozione di r. giuridico
Caratteristica del diritto, è quella [...] di onde stazionarie (ROS) Per una linea bifilare, un cavo, una guida d’onda è il r. tra il massimo e il minimo del modulo della dell’ala: r. tra corde di estremità e di radice; per l’elica, il r. di funzionamento è tra velocità di volo e periferica ...
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Economia
Definizioni
Capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare altri beni. V. [...] . A. Smith infatti distingue il v. d’uso, determinato in ultima istanza da considerazioni Tale impostazione ha risvolti ideologici importantissimi in K. Marx con l’elaborazione della teoria dello sfruttamento capitalistico e in quella del v.- ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] dei titoli nobiliari.
Se la disposizione contenuta nel co. 1 sancisce quella che viene definita l’u. in senso formale, il co. 2 stabilisce la c.d. u. in senso sostanziale, anche se non mancano voci critiche nei confronti di questa distinzione ...
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Diritto
Diritto civile
Avvenimento futuro e incerto, dall’avveramento del quale viene fatta dipendere l’efficacia del negozio giuridico ovvero la risoluzione del rapporto con questo costituito. È un elemento [...] in relazione a determinati reati per i quali non è riconosciuto il principio generale della procedibilità d’ufficio. Posto, infatti, l’esercizio d’ufficio dell’azione penale da parte del pubblico ministero, la legge prevede ipotesi in cui per ...
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Diritto
Diritto civile
Situazione di invalidità del negozio giuridico, determinata da un vizio che rende il negozio stesso inidoneo a produrre i suoi effetti e quindi inefficace (art. 1418-24 c.c.). I [...] fatta valere da chiunque vi abbia interesse e può essere rilevata anche d’ufficio dal giudice. Si parla invece di n. relativa se può T tra uno spazio vettoriale V e uno spazio vettoriale W, l’uno e l’altro di dimensione n, la n. di A rappresenta la ...
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Corrispondenza di misura fra due o più cose che siano fra loro in stretta relazione.
Arte
Mondo antico
Non è possibile cogliere una continuità storica nella trasformazione del concetto di p., intesa come [...] nelle p. tra grandezze, purché esse siano tutte omogenee; la b) e la d) poi, valgono in ogni caso con l’avvertenza, per la b), che nessuno dei quattro elementi a, b, c, d può essere nullo.
Musica
La teoria delle p. cominciò a formarsi nella musica ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...