Operazione statistica di rilevazione totale e diretta dello Stato di un fatto collettivo in un dato momento. È caratterizzato dall’istantaneità, dalla generalità e dalla periodicità. Al c., inteso come [...] , la superficie, le modalità di vendita dei prodotti, l’anno d’impianto, l’utilizzazione dei terreni, l’irrigazione, la consistenza degli allevamenti, l’uso di mezzi meccanici, la disponibilità d’impianti, fabbricati rurali e abitazioni, il numero di ...
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Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] tale che per ogni coppia di indici m, n maggiori di ν si abbia |am-an|〈ε. Il concetto di c. a un limite è d’importanza fondamentale in tutta l’analisi. C. di una serie numerica Si dice che una serie
∑∞r=1ar è convergente e che S è la sua somma
se la ...
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Matematica
Parte della matematica che riguarda lo studio dei numeri, in particolare dei numeri interi. Il termine fu usato per la prima volta dai pitagorici, per indicare la scienza astratta dei numeri, [...] dell’a. greca. Nel 3° sec. d.C., l’a. greca sbocca, con l’opera di Diofanto (ricerca delle soluzioni intere di n sono numeri interi positivi (ed è questo il caso che interessa l’a.) esiste uno e un solo numero reale positivo che soddisfa la ...
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In matematica, si chiamano metodi, o procedimenti di a. o, semplicemente, a., procedure alle quali si ricorre per rappresentare enti matematici (numeri, misure, funzioni ecc.) in modo non esatto, ma sufficientemente [...] E′. Dato uno spazio metrico E, un suo elemento x e un suo sottoinsieme E′, si dirà che l’elemento y di E′ è la migliore a. di x in E′, se per ogni z di E′ si ha d(x, y)〈d(x, z). Naturalmente, non è detto che un tale y, di minima distanza da x, esista ...
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Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] dell'equazione di 4º grado, dovuta a un allievo del C., L. Ferrari. Dal 1543 al 1562 insegnò medicina all'univ. di Pavia, ciò C. svolge suggestioni di Pomponazzi, come pure d'altra parte è forte l'influenza di Machiavelli, del quale C. riprende e ...
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Matematico (n. Pisa 1175 circa - m. 1235 circa). È da considerarsi, per il suo Liber abbaci (1202; rielaborato nel 1228) e per la sua Practica geometriae (1220) tra i più grandi matematici del Medioevo. Influenzato [...] scomposizione di una frazione ordinaria in una somma di frazioni semplici tutte diverse e aventi l'unità per numeratore: per es., 11/12=1/2+1/3+1/12); dalla e la prima intuizione della teoria di Nicola d'Oresme sul valore intrinseco della moneta in ...
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Nella teoria dei sistemi, tipo di rappresentazione ideato verso la fine degli anni 1970 da L.A. Zadeh, della University of California a Berkeley, ma affermatosi solo a partire dagli anni 1990, che ha l’obiettivo [...] basa su una definizione di insieme f. (fuzzy set) in cui l’appartenenza di un elemento all’insieme può assumere tutti i valori compresi nell più conseguenze a partire da un insieme di premesse; d) un’interfaccia che provvede a trasformare le uscite ...
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Matematico italiano (Pistoia 1823 - Soiana, Pisa, 1892). Allievo di O. F. Mossotti, fu dapprima prof. di liceo; poi, dal 1857 alla morte, prof. all'univ. di Pisa, e dal 1863 direttore della Scuola Normale [...] elasticità, egli è da considerare come il fondatore d'una importante scuola italiana; a lui son dovuti, fra l'altro, il primo metodo generale per l'integrazione delle equazioni dell'elasticità e l'enunciazione del principio di reciprocità (teorema di ...
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Matematico (Lodi 1824 - Pavia 1873); dal 1865 prof. all'università di Pavia. Ha lasciato importanti studî di geometria differenziale, tra i quali una celebre memoria sull'applicabilità d'una superficie [...] premiato insieme a E. Bour e a P.-O. Bonnet nel 1861 dall'Accademia delle scienze di Parigi. In essa, tra l'altro, si trovano stabilite talune formule, fondamentali per la geometria differenziale delle superfici, che vanno sotto il nome di formule di ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] definitiva nel 1920; i teoremi di completezza e di incompletezza di K. Gödel; l’accurata precisazione, formulata da Tarski nel 1933, del concetto d’interpretazione di un insieme di espressioni formalizzate in una struttura; la dimostrazione, data da ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...