Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] 91), J. Moréas, H.-F.-J. de Regnier, il pittore G. Moreau. E, per l’accennata comunanza delle origini e complementarità degli influssi, può essere considerato d. anche quello che dalla Francia si diffuse in Inghilterra (O. Wilde), nei paesi di lingua ...
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Scrittrice e pensatrice francese, nata a Parigi il 3 febbraio 1909, morta a Ashford (Inghilterra) il 24 agosto 1943. Di alta statura morale, fu pensatrice profonda e intensa tanto da dar vita nella sua [...] fede d'origine. L'occupazione di Parigi da parte dei tedeschi allo scoppio della seconda guerra mondiale e l'inizio compromessa nel duro lavoro in fabbrica fece riacutizzare la malattia che l'aveva già colpita in precedenza: si spense nell'estate del ...
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Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), [...] la predilezione per J. P. Richter e la narrativa francese e russa dell'Ottocento; l'amicizia con J. Joyce, da lui conosciuto a Trieste come professore d'inglese; i numerosi viaggi all'estero, di carattere non solo commerciale; il contatto ravvicinato ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] sculture e gli oggetti d'arte applicata raccolti dallo studioso.
Opere
Personalità tra le più eminenti nel campo degli studi anglistici, dedicò la sua attività didattica e la sua opera di critico sia a indagare l'influsso della letteratura e della ...
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Scrittore tedesco (Lubecca 1875 - Zurigo 1955). Nacque da agiata famiglia mercantile: il padre, eletto senatore nel 1877, era titolare di una ditta di export-import in granaglie; la madre, brasiliana, [...] totale divergenza di vedute destinata a cadere solo con l'avvento del nazismo. Il dopoguerra segnò la sua definitiva attraverso le vicende di un personaggio faustiano, il musicista d'avanguardia Adrian Leverkühn. Le opere che seguirono si collocano ...
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Poeta e saggista italiano (Firenze 1914 - ivi 2005); ha insegnato letteratura francese nell'università di Firenze. Fin dall'esordio (La barca, 1935), recò nella cultura poetica dell'ermetismo [...] il ritmo litanico dell'innologia medievale: "Lumen de lumine, / a Dio da Dio medesimo", "Al centro d'una ed universa mente". L'esperienza della scrittura drammaturgica del Purgatorio di Dante (La notte lava la mente, 1990) conferisce alla poesia di ...
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Scrittrice, nata a Bruxelles da genitori francesi l'8 giugno 1903, morta a Mount Desert (Maine, USA) il 17 dicembre 1987. È stata insignita negli anni Settanta del Prix National des Lettres (1974) [...] dans le marécage; Électre ou la chute des masques; Le mystère d'Alceste; Qui n'a pas son Minotaure?) sono state per la prima ouverts (trad. it. 1982), titolo che richiama la lucidità e l'attenzione a tutti i costi, che è senza dubbio il comune ...
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Pseudonimo dello scrittore Aldo Giurlani (Firenze 1885 - Roma 1974). P. ha manifestato il suo estro funambolesco fin dall'esordio come poeta crepuscolare e nell'effimera adesione al futurismo. Ha attraversato [...] 1913). Ma poiché l'intimo ritmo dei suoi versi (cfr. la raccolta completa delle Poesie, 1925; ed. definitiva 1930) era narrativo, P. ben presto trovò più adeguata espressione nella prosa di racconti e romanzi: la quale, d'altro canto, da quella ...
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Poeta dialettale (Roma 1858 - ivi 1940). Fra i più significativi esponenti dei «XXV della Campagna Romana», P. dal 1930 fece parte dell'Accademia d'Italia. A consacrare definitivamente la sua fama di poeta [...] dal consueto aedo popolare con tale partecipazione, che quella storia remota diventa storia d'oggi e quasi sua vicenda personale. E dopo la Scoperta, che per l'equilibrio dei vari elementi e la maggiore rispondenza fra contenuto e forma dialettale è ...
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Storico e letterato (Vignola 1672 - Modena 1750). Ecclesiastico, M. orientò tutta la sua opera di storico entro un'intuizione e concezione del mondo adeguata alle esigenze della sua fede. Compilò la monumentale [...] prova di sé con gli Anecdota (1697-98) nel campo degli studi filologici, ai quali l'aveva guidato ancora a Modena l'erudito p. B. Bacchini, nei suoi Annali della storia d'Italia (12 voll., 1744-49) tentò, sia pure su base annalistica e con attenzione ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...