Pseudonimo dello scrittore Louis Andieux (Parigi 1897 - ivi 1982). Fu uno dei fondatori, nel 1924, della scuola surrealista. Nel 1927 aderì al comunismo e la sua opera subì una profonda trasformazione; [...] raccolte poetiche: Hourra l'Oural e Le crève-coeur (1941); Cantique à Elsa e Les yeux d'Elsa (1942); Brocéliande (1954); Littératures soviétiques (1955); Histoire parallèle des U.S.A. et de l'U.R.S.S. (1962, in collab. con A. Maurois); Les collages ...
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Poeta italiano (Salerno 1909 - Grosseto 1976); praticò da giovane diversi mestieri; collaboratore di giornali e riviste, nel 1938-39, fu, con V. Pratolini, redattore di Campo di Marte, quindicinale fiorentino [...] (poesie relative a una propria raccolta di tempere, 1969), Poesie d'amore (1973). Nella sua poesia ha dapprima cercato, con risultati con esiti sempre più felici, la maniera di accordare l'essenzialità della parola con la sua modulazione canora, le ...
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Poeta e patriota (Genova 1827 - Roma 1849); studiò all'univ. di Genova; aveva ottenuto il baccellierato (1847) quando la passione politica lo assorbì completamente. Dal 1847 fece parte di un'accademia [...] un'ode A Roma. Prese poi parte con Nino Bixio a tutte le grandi dimostrazioni genovesi del 1847-48; nel novembre 1847 scrisse l'inno Fratelli d'Italia (poi detto Inno di Mameli), che fu subito stampato e posto in musica dal maestro M. Novaro (e che è ...
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Scrittore italiano (Camerino 1892 - Roma 1953), fratello di Emilio. Fu magistrato, prima a Parma, poi (dal 1930) a Roma. Iniziò la sua attività prevalentemente come poeta (Il re pensieroso, 1922) e narratore [...] La morte (1932) e, più, di Uomo e donna (1937: l'opera migliore di B.), nonché nei racconti di Le case (1933). Seguì Nord, 1936; Una bella domenica di settembre, 1937; Il cacciatore d'anitre, 1940; Il diluvio, 1943; Corruzione al palazzo di giustizia, ...
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Scrittore italiano (Treviso 1895 - ivi 1969). Ufficiale nella prima guerra mondiale (cfr. Giorni di guerra, 1930); legionario di D'Annunzio a Fiume (cfr. Le mie stagioni, 1951); viaggiò molto, specialmente [...] dell'amore, 1924, poi rifuso in Al vento dell'Adriatico, 1928; Gente di mare, 1928; Questa è Parigi, 1931; L'italiano errante per l'Italia, 1937, poi rifuso in La favorita, 1945; Capricci italiani, 1952; ecc.) e in quei racconti (Avventure terrene ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] Nerina, in sé stesso giovane, la morte e la vita stessa che la tradiscono, in A Silvia e nelle Ricordanze; l'aspettativa d'una gioia che non verrà, nelle appena accennate figure del Sabato; il risorgere dell'alacre gioia, dell'attaccamento alla vita ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] a che non gli arrivò a Roma una copia del libro già pubblicato. Con suo sommo stupore esaminando l'imprimatur fiorentino scoprì che figurava d'averlo lui stesso approvato. Convocato per dar conto della sua condotta, Riccardi si giustificò dicendo ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] della Controriforma, e non giunge neppure a un personale eclettismo; s'illude, in particolari problemi, di mettere d'accordo tesi contrastanti. L'arte dei Dialoghi è data dalla gioia del ragionatore che si compiace della sua lucidità e persuasività ...
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Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] , sulle pagine della rivista Galaxy, emersero definitivamente le tendenze più mature del genere.
Caduto in gran parte l’accento epico, di scoperta e d’azione, alla letteratura di f. di marca realistica e oggettiva si viene ad affiancare, a partire ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] i caratteri più profondi dell'A., che a ragione è definito anima protoromantica. I sentimenti di libertà e d'indipendenza, l'esaltazione della personalità, la certezza della risurrezione della nazione italiana espressi nella sua opera, fecero di lui ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...