spin Termine («rotazione») introdotto inizialmente per indicare il momento della quantità di moto intrinseco dell’elettrone, ipotizzato (1925) da S.A. Goudsmit e G.E. Uhlenbeck allo scopo di dar conto [...] separazione di ogni livello d’energia imperturbato in (2l+1) livelli, dove l è il numero quantico di s. s; poiché questa può assumere due soli valori, s=±1/2, la funzione d’onda di una particella di s. 1/2 equivale a una coppia di funzioni, ψ+( ...
Leggi Tutto
Parte dell’ottica fisica che si occupa dello studio dei fenomeni interferenziali della luce e delle loro applicazioni a scopo sia scientifico sia tecnico-industriale. I metodi interferometrici hanno grande [...] tipo si ricorre invece quando si vogliono misurare lunghezze, in base alla relazione intercorrente tra l’interfrangia, i cammini dei raggi e la lunghezza d’onda della luce (➔ interferenza).
In fig. 1 è riportato lo schema di un interferometro ottico ...
Leggi Tutto
Solido con ellissoide centrale d’inerzia di rotazione intorno a un determinato asse (asse giroscopico), capace di essere posto in rotazione intorno a tale asse, il cui assetto nello spazio, grazie a un [...] riferimento solidale a S; A, B, C i corrispondenti momenti principali d’inerzia; p, q, r le componenti, secondo i medesimi assi, modulo vale M=mgb sen ϕ, essendo ϕ l’angolo compreso tra l’asse di simmetria z e l’asse verticale Z, e b la distanza del ...
Leggi Tutto
Fisica
Genericamente, oscillazione di ampiezza relativamente piccola, e di frequenza relativamente grande. In fisica molecolare, le v. molecolari sono le oscillazioni compiute dagli atomi all’interno della [...] e; se la frequenza propria del vibrometro è bassa rispetto a quella delle v., l’elemento sensibile è fermo e i suoi spostamenti indicati da δ rispetto al supporto d sono pari a quelli assoluti dell’elemento vibrante; nella pratica tale condizione si ...
Leggi Tutto
Astronomia
A. astronomica Fenomeno, scoperto da J. Bradley nel 1727, per cui, a causa dei moti della Terra, un astro appare sulla volta celeste in una posizione A’ leggermente diversa da quella A nella [...] anche focali di Sturm o immagini astigmatiche del punto P. La loro distanza d misurata lungo il raggio principale (raggio per P e per il centro del diaframma) misura l’a. astigmatica. Tra le lineette viene a formarsi un cerchietto luminoso, detto di ...
Leggi Tutto
Parte dell’elettrologia che studia i fenomeni cui danno luogo cariche elettriche statiche, cioè con grandezza e posizione determinate e invariabili nel tempo.
Fisica
Le questioni tipiche dell’e. sono [...] carica positiva posta nel campo. L’intensità del campo elettrico è legata alle cariche dalla relazione div(E)=ρ/ε, e alle così dette cariche libere o vere, cioè non di polarizzazione, di densità volumica ρL, dalla relazione div(εE)=div(D) = ρL, con ε ...
Leggi Tutto
Economia
Teoria della l. Si occupa, in senso lato, della distribuzione di oggetti o attività nello spazio, nonché dell’individuazione e dello studio delle leggi che determinano tale distribuzione. In campo [...] fenomeno, il suo verificarsi in una certa porzione di spazio ben determinata; per es., in alcuni fenomeni d’interferenza luminosa si ha la l. delle frange in un certo piano (e le frange si dicono allora localizzate nel piano stesso).
Riferito ...
Leggi Tutto
Fisica
Immissione di particelle cariche in un dispositivo, per es. immissione di ioni in un acceleratore; anche, nella tecnica dei semiconduttori, procedimento in virtù del quale portatori di carica minoritari [...] cementizia a elevato dosaggio di cemento è iniettata nei fori praticati nel terreno ove sono alloggiati i tiranti d’acciaio per l’ancoraggio al terreno stesso di paratie, diaframmi o muri di sostegno.
Nella tecnica mineraria, nella coltivazione degli ...
Leggi Tutto
In senso proprio, scorrimento di un liquido o altro fluido su una superficie o attraverso un determinato condotto e, con valore concreto, la quantità stessa di liquido ecc., che fluisce. In senso figurato, [...] una certa regione V dello spazio: si definisce f. di v attraverso l’elemento di superficie dσ, il versore della cui normale sia n, il ’intende anche quella parte delle linee di f. d’induzione che, promanando dal corpo induttore, non terminano ...
Leggi Tutto
Astronomia
F. astronomico Apparecchiatura utilizzata per misurare il flusso luminoso proveniente da sorgenti celesti, montata normalmente nel piano focale di un telescopio astronomico. A differenza della [...] di Fabry) produce sul fotomoltiplicatore g un’immagine della pupilla d’uscita del telescopio. Questo accorgimento riduce gli errori di per es., galassie). Nelle bande J, K, L, M e a lunghezze d’onda fino a qualche mm si utilizzano rivelatori ...
Leggi Tutto
d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...