Fisici francesi, furono tra gli scopritori della radioattività. Pierre (Parigi 1859 - ivi 1906) esordì nel 1880 con ricerche, condotte insieme al fratello Paul-Jacques, sui fenomeni piezoelettrici, dalle [...] M. Curie, e isolato poi da M. Curie medesima e A.-L. Debierne. Nello stesso 1898 i C. insieme a G. Bémont di una bilancia di torsione (v. fig.: a è il filo di torsione, d un contrappeso), dal cui giogo, c, pende, tra le espansioni di un potente ...
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Fisica
Fenomeno di ottica atmosferica, dovuto alla rifrazione e riflessione della luce di una sorgente luminosa (generalmente il Sole, ma anche la Luna o una sorgente artificiale molto intensa) da parte [...] il quale discende l’Essere Supremo stesso o sono discesi i primi uomini (gruppi etnici del Congo, della Costa d’Avorio ecc.) Caribi, varie tribù dell’America Meridionale e dell’Australia). Per altri l’a. è un demone o, come nella mitologia greca, una ...
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Disciplina scientifica che realizza il collegamento concettuale e operativo tra la fisica e la biologia. Il principale obiettivo che la b. si propone è quello di capire che tipo di sistema fisico sia un [...] , a partire da condizioni iniziali anche pocchissimo dissimili.
L’ emersione (o emergenza) è il manifestarsi di proprietà dipendenti dal tempo, così importanti in biologia; d’altra parte, lo strumento d’elezione per lo studio di questi ultimi, ...
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Fisica
L’ a. atmosferica è il miscuglio gassoso di azoto e di ossigeno con piccole quantità di altri gas che costituisce l’atmosfera (➔) terrestre, nei cui strati inferiori sono presenti anche particelle [...] ebollizione in modo che i suoi componenti evaporano (più rapidamente l’azoto, meno l’ossigeno, e a ciò è dovuto il colore azzurrino che del gas è al di sotto della temperatura d’inversione (effetto Joule-Thomson). Alla temperatura ordinaria il ...
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meteorologia
Perturbazione atmosferica associata a un tipo isobarico definito da un’area di bassa pressione ( area ciclonica), delimitata da isobare chiuse e di valore decrescente verso il centro. I c. [...] quiete e la forte insolazione della zona delle calme equatoriali determinano il surriscaldamento e il moto ascendente verso l’alto di una cospicua massa d’aria; la rilevante umidità di tale aria ascendente fa sì che il raffreddamento nella salita sia ...
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Chimico e fisico (Torino 1776 - ivi 1856). Tra i fondatori della moderna teoria atomica, nel 1811 formulò una delle ipotesi fondamentali della chimica moderna, quella che stabiliva che volumi uguali di [...] di un composto sono tali in relazione a un altro composto, in un antagonismo che spiega l'affinità chimica.
Nel 1811 nell'articolo Essai d'une manière de déterminer les masses relatives des molécules élémentaires des corps, et les proportions selon ...
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stagione astronomia Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta diviso dai passaggi del Sole agli equinozi e ai solstizi (v. fig.): primavera, con inizio al passaggio [...] avente per centro la Terra e venisse descritta con moto uniforme; in realtà l’orbita è un’ellisse, di cui la Terra occupa un fuoco (1ª i raggi attraversano l’atmosfera e raggiungono il suolo terrestre. La diversa durata delle ore d’insolazione e la ...
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Termine giapponese («onde sul porto») adottato internazionalmente come denominazione ufficiale di serie di onde provocate da qualsiasi evento in grado di muovere verticalmente una grande colonna d’acqua: [...] per la diminuzione della profondità delle acque, ma poiché l’energia rimane costante, aumentano in altezza raggiungendo un livello decine di metri e si abbattono come giganteschi muri d’acqua sulle coste. La gravità degli effetti dipende anche ...
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aggregazióne, stati di In fisica, modo di associarsi e d’interagire delle molecole costituenti un corpo o una sostanza, che determina parte delle proprietà macroscopiche del corpo stesso. L’esperienza [...] relazione con la natura e con l’entità delle interazioni molecolari: l’elasticità, la viscosità, l’isotropia chimica e fisica, che permettono quello delle sostanze prive di struttura cristallina; d) pastoso, quello delle sostanze che presentano ...
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Fisico e matematico inglese (Bristol 1902 - Tallahassee, Florida, 1984), premio Nobel per la fisica nel 1933. Diplomato in ingegneria elettrica, virò poi i suoi interessi verso la scienza fondamentale. [...] a particelle aventi la stessa massa dell’elettrone e carica elettrica di segno opposto. Ciò permise a D. di ipotizzare l’esistenza dell’antiparticella dell’elettrone (positrone), che fu scoperta sperimentalmente da C. Anderson nel 1932. Sempre nell ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...