Uomo politico italiano (Trento 1891 - Roma 1960); irredentista, fu tra i fondatori del giornale L'ora presente; arruolatosi volontario allo scoppio della prima guerra mondiale, fu decorato di medaglia [...] d'oro per l'ardita azione che permise la conquista del Passo della sentinella, nell'alto Cadore (1916), e di altre tre ricompense al valore. Partecipò quindi all'impresa di Fiume e fu poi deputato fascista (dal 1924). ...
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Medico e botanico (Gualdo Tadino 1529 - Viterbo 1590); dal 1557 lettore dei semplici a Roma; scrisse varie opere d'igiene e di botanica, di cui la più celebre è l'Herbario novo (1585), sulle piante medicinali. ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] e turbolenti della nobiltà.
Erano gli ultimi guizzi di una vita sregolata di cui, con il trascorrere del tempo, il D. avvertiva sempre più l'inutilità. Certo è che, a partire dal 1694, il suo nome non compare più nelle pagine dei diaristi come autore ...
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Pietro, san
Raffaele Savigni
Il pescatore che divenne il primo vescovo di Roma
Simone era un pescatore del Lago di Genesaret. Dopo una pesca miracolosa, lasciò barca e famiglia e con il fratello Andrea [...] , tra cui quella di Roma, ove fu martirizzato nel 64 d.C. I vescovi di Roma (poi detti papi) si considerano il mio maestro».
Le comunità cristiane dei primi secoli accettarono gradualmente l’idea del primato del papa in quanto successore di Pietro, ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] 91; A. Pattin, Gilles de Rome, o.e.s.a. (ca. 1243-1316) et la distinction réelle de l'essence et de l'existence, in Revue de l'Univ. d'Ottawa, XXIII (1953), pp. 80*-116*; P. W. Nash, The accidentality of Esseaccording to Giles of Rome, in Gregorianum ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] Seicento, in Nuovi saggi sulla letter. ital. del Seicento, Bari 1949, p. 148.
Per il mecenatismo artistico: L. Ozzola, L'arte alla corte di A. VII,in Arch. d. Soc. romana di storia patria, XXXI (1908), pp. 5-91; per irapporti col Bernini v. anche V ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] pubblici generali è proporzionale al reddito di ogni cittadino" (ibid., p. 117). Questo criterio non comporta, secondo il D., l'adozione di un sistema fiscale proporzionale piuttosto che progressivo, in quanto si dovrà tener conto di numerosi fattori ...
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ALCIATO (Alciati), Andrea
Roberto Abbondanza
Nacque pare a Milano (ma c'è chi dice ad Alzate) l'8 maggio 1492, da Ambrogio Alciati e da Margherita Landriani, ed ebbe propriamente il nome Giovanni Andrea. [...] in Arch. stor. lombardo,s. 3, XIX (1903), pp. 294-346; E. Costa, A. A. allo Studio di Bologna,in Atti e Mem. d. Deput. di st. patria per l'Emilia e la Romagna, s. 3, XXI (1903), pp. 318-342; Id., A. A. e Bonifacio Amerbach, in Arch. stor. italiano, s ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] qui la curiosità storiografica per un periodo di transizione e di crisi come quello della genesi dei principato. D'altra parte, l'idea di Stato, oltre a essere uno schema euristico che assicura una continuità nella descrizione delle vicende politiche ...
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DEL VECCHIO, Gustavo
Denis Giva
Nacque a Lugo di Romagna, presso Ravenna, il 22giugno 1883 da Cesare e Bice Cavalieri.
L'infanzia del D. fu turbata da un gravissimo lutto familiare: il padre fu infatti [...] di importanza.
Il "gruppo maggiore di vendite", scontate le possibili variazioni subite nel corso del tempo, era per il D. l'elemento da prendere in considerazione per determinare il valore della moneta e per estendere il principio marginafistico a ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...