DERISET (Derizet), Antoine
Denis Lavalle
Figlio di François, "maitre ouvrier en soye", e di Catherine Sibert, nacque a Lione il 18 nov. 1685 (Lavalle, 1981, p. 305; Cozzolino, 1984-85, p. 41); nulla [...] generazione che era stata fortemente influenzata dalle analisi di François Blondel e dei suoi allievi. Anche per il D. l'architettura doveva corrispondere a grandi principi razionali. Questo spiega il suo interesse per lo studio delle relazioni tra ...
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DE CARO, Lorenzo
Mario Alberto Pavone
Pittore napoletano, fu attivo dal 1740 al 1761.
La produzione pittorica del D., inizialmente confusa con quella di un inesistente L. D. Cayo, è stata oggetto di [...] sec. (catal.), Frosinone 1961, pp. 51 s., fig. 67; F. Bologna, in Settecento napol., Torino 1962, p. 94; H. Voss, L. D., in Festschrift Ulrich Middeldorf, Berlin 1968, pp. 494 ss.; M. Stoughton, in Paintig in Italy in the Eighteenth Century: Rococo ...
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DE ALBERTIS, Giuseppe
Fernando Mazzocca
Figlio di Carlo e di Teresa Gentile, nacque ad Arona (prov. di Novara) il 14 febbraio del 1763. Verso il 1778 si trasferì a Milano, dove iniziò la sua carriera [...] nel 1959, cui fecero rispettivamente eco gli interventi di Franco Russoli e Corrado Maltese, concordi nel riconoscere nel D. l'ultimo ed originale epigono dei grandi pittori lombardi della realtà: Ceresa e Ceruti. Conclusione che va assai sfumata ...
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DE FIORI, Ernesto
Annateresa Fabris
Figlio di Roberto, giornalista - corrispondente da Roma della Freie Presse di Vienna - e di Maria Unger, austriaca, nacque a Roma il 12 dic. 1884. Manifestò un interesse [...] Zanini, 1975, pp. 17, 56).
Mentre, dopo questa data, la scultura sarebbe stata un'attività secondaria nella produzione del D., l'artista, fin dal suo arrivo in Brasile, aveva ripreso decisamente la pittura forse attratto dalla luminosità e dai colori ...
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GILGAMESH (Gishbi[l]games, Gilgamesh; Γίλγαμος)
G. Garbini
Leggendario re della città sumerica di Uruk, protagonista del più importante poema mesopotamico, che da lui si intitola.
G., il cui nome compare [...] essere individuato in alcuni sigilli della metà del III millennio a. C. e del periodo accadico (2350-2150 a. C.) (Frankfort, Seals, XI, d, l; XVII, f; XXI, h) nonché in rilievi di varia epoca, come in uno del Louvre, datato al III millennio a. C., e ...
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GELNHAUSEN
T. Biller
Città della Germania, nell'Assia, situata sulla riva destra del fiume Kinzig, lungo la grande via di comunicazione che collega Lipsia, Erfurt, Fulda e Francoforte.La presenza a [...] la prima volta a G. nel 1248, si sono conservati la parete nord, inglobata tra le case d'abitazione, e scarsi resti del chiostro; la Godbertkapelle, l'edificio più antico della città, del sec. 12°, fu coperta in epoca tardogotica da volte sostenute ...
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DAMERET (Deinaret, Demaretti, Dameretti, Darnaret, Daramet), Luca
Michela Di Macco
I documenti reperiti non consentono di fornire precisazioni biografiche per quanto concerne luogo e data di nascita, [...] ornamenti di detto Gabinetto [post 1664]: in Di Macco, 1984, p. 324). Dimostrando di prediligere tanto Dauphin quanto il D., l'Arpino aveva loro affidato, rispettivamente, il ritratto suo e di sua moglie, esposti in museo, in cornice dorata, tornita ...
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MAESTRO di CABESTANY
E. Antetomaso
Personalità di scultore a cui è stata attribuita una serie di opere, della seconda metà del sec. 12°, tra Linguadoca, Rossiglione, Catalogna, Navarra e Italia. La [...] oeuvre du Maître de Cabestany et les reliefs du château de La Réole, BMon 134, 1976, pp. 231-237; D.L. Simon, Still More by the Cabestany Master, BurlM 121, 1979, pp. 108-111; J. Camps i Sòria, I. Lorés i Otzet, Dos capitells del Museu arqueològic de ...
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Vedi DODONA dell'anno: 1960 - 1973
DODONA (Δωδώ, Δωδώνη)
S. Ferri
L. Guerrini
S. Ferri
L. Guerrini
Località situata tra Molossia e Tesprozia, nel centro dell'Epiro (oggi Grecia nord-occidentale, presso [...] alla penisola italiana, lungo le quali con ogni probabilità si svolsero intense le migrazioni dei popoli attraverso l'Adriatico; D. aveva allora una evidente funzionalità topografica, che svanì appena i nuovi centri di vita si svilupparono nel ...
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DALMASIO di Iacopo degli Scannabecchi
D. Benati
(o pseudo-Dalmasio)
Nome convenzionalmente attribuito dalla critica all'autore di un gruppo di dipinti su tavola e ad affresco, che erano stati precedentemente [...] Filippo (Filippini, Zucchini, 1947, pp. 60-61).Sulla base di questa documentazione Longhi (1973a; 1973b) propose di riconoscere in D. l'autore di un congruo numero di dipinti su tavola e ad affresco, alcuni dei quali localizzati in Toscana (Pistoia ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...