L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] si diffonde specie in Abruzzo, dove è attivo Nicola da Guardiagrele (croce del 1434, L’Aquila, Museo diocesano). Un recupero dell’antico si osserva invece nella croce d’argento per il battistero di Firenze (1460 ca., A. Pollaiolo e aiuti, Museo dell ...
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Corrente artistica sviluppatasi in Europa dopo la Seconda guerra mondiale che considera l’opera d’arte, pittorica o scultorea, come una realtà a sé, diversa («altra») da quella dell’esperienza quotidiana [...] , dal critico M. Tapié, nel 1952). In senso ampio, l’arte i. può essere considerata una delle manifestazioni dell’astrattismo non del gesto, comprendere ricerche statunitensi contemporanee, quali l’action painting. Gli artisti più rappresentativi di ...
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Anatomia
S. dentario Tessuto che ricopre la corona del dente come un cappuccio; negli organismi superiori, è il tessuto più duro e più mineralizzato. Deriva dagli ameloblasti dell’organo dello s., formazione [...] scuole: quella mosana, quella renana e quella di Limoges. Gli s. mosani si distinguono per il contrasto tra l’intensa policromia e il fondo d’oro (altare portatile di Stavelot, 1165 ca., Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts). La scuola renana si ...
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L’arte fiorita in Germania, e in parte in Lombardia, sotto l’egida degli imperatori sassoni fino all’anno Mille circa. Sostanzialmente legata alla riforma monastica del 10°-11° sec. e all’esaltazione dell’idea [...] di Gereone nel duomo di Colonia (975) e la Madonna d’oro di Essen (980, legno rivestito in lamina aurea e Hildesheim, cripta di S. Maria in Campidoglio a Colonia ecc.). L’architettura o. è soprattutto un’architettura di spazi: nell’esempio delle ...
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Arte e architettura
Movimento d’avanguardia che si sviluppò in Russia nel complesso clima d’impegno ideologico e culturale degli anni successivi alla Rivoluzione del 1917. Sulla base di stimoli e suggestioni [...] (dove V.E. Mejerchol′d attuò un’autentica rivoluzione nella regia e nella scenografia), della letteratura (K.L. Zelinskij, I.L. Sel′vinskij, E.G sostenuto nella sua forma più radicale dai matematici intuizionisti L.E.J. Brouwer, A. Heyting), che ...
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LUCCA (XXI, p. 556)
Augusto Mancini
Il censimento del 21 aprile 1936 dà al comune 81.738 ab., e 82.300 ab. residenti, dei quali nella città e immediato suburbio 36.819, nella campagna 45.481.
Dal 1931 [...] largo impiego di attività e di capitali, ma di cui è tipica e proverbiale, più ancora che dei mercanti d'olio, l'attività dei figurinai o formatori in gesso, fino alla guerra mondiale.
I primi movimenti liberali. - Mancano ancora organiche ricerche ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] -175; "Colloquio sul reimpiego dei sarcofagi romani nel Medioevo, Pisa 1982", a cura di B. Andreae, S. Settis, Marburg a.d.L. 1984; M. Guarducci, Federico II e il monumento del Carroccio in Campidoglio, Xenia 8, 1984, pp. 83-94; Lanfranco e Wiligelmo ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] of the Peking Oriental Society, I, 1885-87, p. 17 ss.; P. Pelliot, Deux itinéraires de Chine en Indi, in Bull. de l'École franç. d'Extr. Orient, IV, 1904, p. 132 ss.; J. Pijoan, A Greek Glass Vase from China, in Burlington Magazine, XLI, 1922, p. 235 ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] de origine civitatis (Florentiae), in O. Hartwig, Quellen und Forschungen zur ältesten Geschichte der Stadt Florenz, I, Marburg a. d. L. 1875, pp. 37-65; Robert de Clari, La conquête de Constantinople, a cura di P. Lauer, Paris 1924; Giovanni ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] , pp. 125-140; G. Sotiriu, M. Sotiriu, ΕἰϰόνεϚ τῆϚ μονῆϚ Σινᾶ [Icone del monastero del monte Sinai] (Collection de l'Institut français d'Athènes, 100, 102), 2 voll., Athinai 1956-1958; A. Grabar, Ampoules de Terre Sainte (Monza-Bobbio), Paris 1958; S ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...