giovane /'dʒovane/ (non com. giovine) [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. giovani). - ■ agg. 1. a. [che è nell'età della giovinezza: uomo g.; donna g.] ≈ ‖ in fiore, in verde età, nel fiore degli [...] vivo. ↔ fiacco, senile, spento. d. [che non ha ancora l'età richiesta, o l'esperienza necessaria a determinati fini: essere di vino] novello. ↔ invecchiato, maturo, stagionato. b. [d'altre cose, anche astratte, costituite o formate da poco tempo ...
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animo /'animo/ s. m [dal lat. anĭmus, affine al gr. ánemos "soffio, vento"]. - 1. [principio attivo delle facoltà intellettuali, del sentimento, degli affetti, della volontà] ≈ anima, coscienza, mente, [...] dalla prep. di: avere in a. di partire] ≈ prefiggersi, prefissarsi, proporsi, ripromettersi; forza d'animo ≈ e ↔ [→ ANIMO (4)]; mettersi l'animo in pace [abituarsi a una cattiva notizia] ≈ arrendersi, darsi pace, rassegnarsi. ↔ opporsi, reagire ...
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giurisdizione /dʒurizdi'tsjone/ s. f. [dal lat. iurisdictio -onis, comp. di ius iuris "diritto" e tema di dicĕre "dire"]. - 1. (giur.) [facoltà di applicare le leggi da parte del magistrato: g. penale, [...] ] ≈ competenza. 2. (estens.) [ambito o territorio su cui l'autorità o il potere si esercita: la g. di un prefetto; essere sotto la g. di qualcuno] ≈ competenza, pertinenza, prerogativa, spettanza. ‖ ambito, campo, raggio d'azione, settore, sfera ...
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sopra /'sopra/ (ant. e lett., o region., sovra) [lat. supra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. "nella parte superiore, più alta", abl. femm. dell'agg. supĕrus "che sta sopra"]. - ■ prep. (radd. sint.) [...] si alza fino a sei metri s. il suolo] ≈ su. ↔ sotto. d. [con riferimento a cosa o animale che, scendendo o cadendo dall'alto, a, su. f. [per indicare non tanto posizione più alta quanto l'essere vicino a un luogo: aveva una bella villa s. il mare] ...
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convenire [dal lat. convenire "riunirsi, concordare, essere conveniente"] (coniug. come venire). -■ v. intr. (aus. essere nei sign. 1 e 3, avere nelsign. 2) 1. (lett.) a. [l'arrivare di più persone in [...] , assol. o con la prep. da: c. da ogni regione d'Italia] ≈ adunarsi, affluire, confluire, convergere, radunarsi, riunirsi. ↔ . ↔ dipartirsi (da), diramarsi (da), [di corsi d'acqua] defluire (da). 2. a. [essere d'accordo, con la prep. su: c. sul prezzo ...
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Fabio Rossi
obbligare. Finestra di approfondimento
Fare forza sulle persone - Vi sono vari modi e gradi di esercitare forza sulle persone perché facciano qualcosa. O. e costringere sono i termini più [...] il motivo principale che la induce a farsi monaca? (A. Manzoni); mi ha portato all’esasperazione. Spingere è, per l’appunto, un sinon. d’uso più com. rispetto ai verbi precedenti, anche se non implica necessariamente un obbligo esterno ma talora una ...
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coprire (ant. o poet. covrire) [dal lat. cooperire, der. di operire "coprire", col pref. co-] (io còpro, ant. cuòpro, ecc.; pass. rem. coprii o copèrsi, copristi, coprì o copèrse, coprimmo, copriste, coprìrono [...] prep. di del secondo arg.: c. qualcuno di baci, di botte, d'ingiurie, di onori, di regali] ≈ colmare, ricolmare, ricoprire, riempire. fornire tutela contro rischi e perdite: c. contro il furto, l'incendio, i sinistri] ≈ assicurare, garantire. c. [fare ...
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morire [lat. ✻mŏrĭre per il lat. class. mŏri] (pres. io muòio, tu muòri, egli muòre, noi moriamo, voi morite, essi muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. [...] per morte e morto. Per quanto riguarda il primo termine, decesso è d’uso per lo più scient. o burocr.: è di·cile stabilire l’ora del decesso. Perdita e scomparsa sono d’uso assai com., mentre dipartita è più antiquato e ricercato: in seguito alla ...
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estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] potrebbe essere conoscente), e si contrappone talora a parente, altre volte ad amico: dobbiamo più amare il buono e., che ’l parente rio (D. Cavalca); stavo per dirle che non potevo rassegnarmi di divenire un e. per Ada e che per ciò mi contentavo di ...
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eterno /e'tɛrno/ (ant. etterno) [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum "evo"]. - ■ agg. 1. a. [che non ha principio né fine, riferito a Dio, a cose divine e sim.: la giustizia e.] ≈ infinito, [...] fatto una domanda semplicissima, alla quale ha risposto con un discorso contorto e chilometrico), incessante (d’uso più formale), infinito e interminabile: l’animo nostro resiste più alla violenza ed agli estremi ma passeggieri dolori che al tempo ed ...
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d-l-
d-l- 〈di-èlle〉 [Dalle iniziali di destrogiro e levogiro] [CHF] [OTT] Simb. premesso a un composto chimico, per indicare che in questo i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
Riforme del processo civile nel d.l. n. 69/2013
Antonio Carratta
Pasquale D’Ascola
Il contributo esamina le novità normative contenute nel d.l. 21.6.2013, n. 69 (cd. decreto del fare), convertito con modificazioni dalla l. 9.8.2013, n....