fiume s. m. [lat. flŭmen, der. di fluĕre "scorrere"]. - 1. (geogr.) [corso d'acqua perenne a regime più o meno costante: f. in piena] ≈ (ant.) rivo. ↓ canale, rigagnolo, rivolo, ruscello, torrente. ⇓ affluente, [...] ● Espressioni: gambero di fiume → □. 2. (estens.) [quantità d'acqua o d'altro liquido che scorre in grande abbondanza, anche iperb.: f. di . 4. [sempre invar. e posposto al sost., indica l'ampiezza o la durata eccessiva di qualcosa: romanzo f.; seduta ...
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aria /'arja/ s. f. [lat. aëra, accus. alla greca di aer aëris masch., gr. aḗr]. - 1. a. [miscuglio gassoso di azoto che costituisce l'atmosfera terrestre] ≈ (poet.) aere, atmosfera, cielo, (lett.) etere. [...] più alla musica vocale (più raram. strumentale) da camera romantica e tardoromantica e, impropriam., alle a. d’opera. Frequente, per lo più nel registro fam., è l’impiego di a. col valore di «alto, su», in numerose locuz. prep. ed espressioni: in a ...
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armonia /armo'nia/ s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. harmonía, affine a harmózō "comporre, accordare"]. - 1. a. (mus.) [concordanza di voci o di strumenti: a. di violini] ≈ accordo, consonanza. ↔ cacofonia, [...] i fiati non producevano una buona consonanza. Negli antichi trattati musicali, addirittura a. poteva designare anche l’intervallo o l’accordo in senso proprio (a. d’ottava). Attualmente, come si diceva, a. è spesso contrapp. a melodia: alcuni brani di ...
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attaccare [prob. tratto da staccare, con mutamento di pref.] (io attacco, tu attacchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. (con la prep. a del secondo arg.) a. [unire una cosa a un'altra per mezzo di colla e sim.] ≈ [...] , per contagio»: m’ha attaccato il raffreddore. I sinon. sono tutti più formali: contagiare, diffondere (l’epidemia si diffuse molto rapidamente), trasmettere. D’uso fam. è a. come sinon. di cominciare e iniziare: quando attacca a parlare non la ...
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forte¹ /'fɔrte/ [lat. fortis]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha prestanza fisica] ≈ aitante, forzuto, gagliardo, prestante, robusto, vigoroso. ‖ maschio, muscoloso. ↔ debole, fiacco, fragile, gracile. [...] forza (anche fig.), e possono essere riferiti anche a parti del corpo, stati d’animo, stile e altro: ed un dardo / ver me lanciò col bel braccio gagliardo (G. Boccaccio); l’uomo vigoroso si sente, si giudica padrone del mondo (G. Leopardi); quel suo ...
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verso² s. m. [lat. versus -us, der. di vertĕre "voltare"; propr. "il voltare", quindi "l'andare a capo"]. - 1. (crit.) a. [linea di una composizione poetica] ≈ ‖ linea, rigo. ⇓ versetto, versicolo. b. [...] com., a verso 1. [con valore di avv., nel giusto modo: eseguire un lavoro a v.] ≈ adeguatamente, a dovere, ammodo, a regola d'arte, bene, come si deve. ↔ malamente, male. 2. [con valore di agg., riferito a persona, che si comporta bene: un ragazzo a ...
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prendere /'prɛndere/ [dal lat. prĕhendĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una presa su cosa [...] stato preso dai nemici] ≈ (fam.) beccare, catturare, [da parte di rapitori] rapire, [da parte di rapitori] sequestrare. d. [effettuare l'arresto di qualcuno: la polizia non è riuscita a p. il ladro] ≈ (pop.) acchiappare, (pop.) acciuffare, arrestare ...
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cosa /'kɔsa/ [lat. causa "causa", che ha sostituito il lat. class. res]. - ■ s. f. 1. a. (filos.) [tutto quanto esiste, nell'immaginazione, di astratto o d'ideale] ≈ entità, essenza, idea. b. [tutto quanto [...] ; ho fatto tante c. per aiutarti), anche nel senso di opera d’arte: ha letto tutte le c. di Moravia; Raffaello ebbe carico »: c. grosse, – disse tra sé il servitore a cui fu dato l’ordine (A. Manzoni). Belle c. è usato spesso iron. per «azioni ...
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battere /'bat:ere/ [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. - ■ v. tr. 1. a. [dare colpi con le mani o con altro arnese] ≈ colpire, percuotere. ● Espressioni (con uso fig.) e prov.: prov., battere [...] (a qualcuno o qualcosa) → □. ▲ Locuz. prep.: in un batter d'ali (o d'occhio o d'occhi) ≈ all'istante, in men che non si dica, in quattro e crivellare (se si usa un’arma da fuoco), ferire (se l’atto del battere ha comportato una perdita di sangue).
Se ...
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bello /'bɛl:o/ [lat. pop. bellus "carino, grazioso"] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli altri casi; [...] in un quadro armonico (L. Pirandello); ogni gesto / armonioso e rude / mi fu d’esempio (G. D’Annunzio).
B. è sinon si ricordino comunque esempi quali un bel gesto, in cui b. vale per l’appunto buono, generoso, magnanimo e sim.). è il caso, per es., di ...
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d-l-
d-l- 〈di-èlle〉 [Dalle iniziali di destrogiro e levogiro] [CHF] [OTT] Simb. premesso a un composto chimico, per indicare che in questo i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
Riforme del processo civile nel d.l. n. 69/2013
Antonio Carratta
Pasquale D’Ascola
Il contributo esamina le novità normative contenute nel d.l. 21.6.2013, n. 69 (cd. decreto del fare), convertito con modificazioni dalla l. 9.8.2013, n....