Corrente artistica sviluppatasi in Francia nel 19° secolo.
Arte
Il nome i. deriva dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo contro i pittori del gruppo, tratto dal titolo di un quadro di C. [...] si deve la divulgazione in Italia della pittura impressionistica francese. Anche in certe poesie di G. Pascoli e in alcune parti del Notturno di G. D’Annunzio più vicine alla notazione diaristica si possono riscontrare esempi di tale gusto e di tale ...
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Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d’argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto [...] gli Arcadi. Successivamente, nella sua forma antica, torna in uso presso poeti di gusto arcaizzante del 19° sec.: G. Carducci, S. Ferrari, G. D’Annunzio.
Dal punto di vista musicale, il m. del primo periodo (14° sec.) si distingueva dalle altre forme ...
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(gr. Φαίδρα, lat. Phaedra) Figlia di Minosse e di Pasifae, sorella di Arianna, diviene moglie di Teseo che l'aveva portata con sé nella fuga da Creta. Secondo l'elaborazione del mito fatta da Euripide [...] tragedia Phèdre et Hippolyte (1573), J. Racine in Phèdre (1677), A. Ch. Swinburne nel poemetto drammatico Phaedra (1866), e G. D'Annunzio nella tragedia omonima (1909). Tra le opere musicali ispirate a F. si ricordano quelle di Ch. W. Gluck (1745 ...
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La parte audio di un film, composta da parola (dialogo), rumori (effetti sonori), musica e ottenuta tramite impressione di segnali luminosi su un lato della pellicola cinematografica che, letti da un apposito [...] ) e Barabba (1962). Con Easy Rider (D. Hopper, 1969) il rock fa la sua D. Elfman.
Tra i maggiori compositori di c. sono da citare, fra gli altri: in Italia P. Piccioni, A. Trovajoli, L.E. Bacalov, N. Piovani; in Francia R. Cloërec, Michel Legrand, G ...
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Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini [...] i segni di G. Verdi. Tra le sue circa 70 opere vi sono molti capolavori (Anna Bolena, L'elisir d'amore, Lucrezia ), la fama del maestro varcò ogni confine. Nello stesso anno il D. fu chiamato a insegnare il contrappunto al collegio di musica di Napoli ...
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Musicista italiano (Torino 1883 - Roma 1947). Studiò con L. Diémer (pianoforte) e G. Fauré (composizione). Visse lungamente all'estero fino al 1915, specialmente a Parigi, prof. in quel conservatorio, [...] e direttore d'orchestra, ma soprattutto si dedicò alla composizione raggiungendovi, specie per le musiche composte dal 1920 in poi, fama mondiale. Nella sua produzione si rivela un'evoluzione che, partita da premesse post-romantiche (G. Mahler, per ...
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Cavalieri, Lina (propr. Natalina)
Simonetta Paoluzzi
Cantante lirica e attrice, nata a Roma il 25 dicembre 1875 e morta nei pressi di Firenze il 7 febbraio 1944 durante un bombardamento aereo. Donna [...] il suo fascino fisico ("massima incarnazione di Venere in terra", G. D'Annunzio) rappresentò uno dei primi esempi di divismo. Il suo dato in scena a Enrico Caruso al termine del duetto d'amore della Fedora al Metropolitan Opera House di New York ...
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GESUALDO, Carlo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo.
Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data [...] ), 1; Id., Della dimora di T. Tasso in Napoli negli anni 1588, 1592, 1594, Discorso secondo, Napoli 1863, pp. 48 ss.; N. D'Arienzo, C. G. principe di Venosa e i madrigali del Tasso da lui musicati, in T. Tasso a Napoli, Napoli 1895, pp. 124-137; A ...
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CALDARA, Antonio
UU. Kirkendale-W. Kirkendale
Nacque a Venezia nel 1670 o, più probabilmente, nel 1671. Il frontespizio dell'Operaprima (1693) lo definisce "musico di violoncello veneto", mentre nei [...] in Egitto, Firenze 1708, con arie del C. e di molti altri compositori. Festa sacra: Il Trionfo della religione e dell'amore ("G.D.B."), Vienna 1725.
Opere, intermezzi, feste e serenate. L'Argene (P.E. Badi), Venezia 1689; Il Tirsi ("A. Z[eno?]"; atto ...
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LEGRENZI, Giovanni
Arnaldo Morelli
Nacque a Clusone, presso Bergamo, dove fu battezzato il 12 ag. 1626, da Giovanni Maria e da Angela Rizzi.
Il padre era violinista ed esercitò la sua professione a [...] sotto l'invocatione di santa Cecilia", ufficialmente approvata dal Consiglio dei dieci nel 1690, di cui il L., insieme con G.D. Partenio e altri importanti musicisti, era stato promotore (ibid., p. 197; Vio, p. 120). Nel marzo 1688 il L. diresse ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...