Medico (Acquapendente 1533 - Padova 1619). Allievo e successore di G. Falloppia nella cattedra di anatomia a Padova, vi costruì il teatro anatomico, l'unico dell'epoca che ancora sia perfettamente conservato. [...] È ricordato soprattutto per l'esatta descrizione delle valvole delle vene (1603), delle quali peraltro non seppe interpretare correttamente la funzione. Di lui sono anche preziose le ricerche embriologiche ...
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Anatomista italiano (Padova 1877 - Fiesso d'Artico 1954). Insegnò anatomia artistica nell'Istituto di belle arti di Venezia e successivamente (dal 1920) anatomia umana nelle univ. di Messina, Bari e Modena. [...] Autore di lavori sul vestibolo orale e sulla ghiandola pineale dei mammiferi, e sullo sviluppo del sistema muscolare dei vertebrati. Pubblicò inoltre studî storici su Leonardo da Vinci, su G. Fabrici d'Acquapendente e su G. Falloppia. ...
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CHIARA, Domenico
Renato G. Mazzolini
Nacque a Saluggia, presso Novara, il 26 genn. 1838, da modesti agricoltori. Per l'aiuto materiale di G. Paechiè poté intraprendere gli studi secondari e poi quelli [...] . pratiche conseguiti in Italia nell'ultimo cinquantennio, in Cinquanta anni di storia ital., Milano 1911, pp. 254 s.; G. Gelli, D. C., in Lo Sperimentale, LXXVIII (1924), pp. 289-293;A. Castiglioni, Storia della medicina, Milano 1927, pp. 725 ...
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D'APOLITO, Nicola
Vincenzo Busacchi
Nacque a Cagnano Varano (Foggia) il 19 marzo 1815 da Francescantonio, medico, e da Bartolomea Curatolo, ultimo di nove figli. Alla sua nascita, i genitori, secondi [...] 50 anni e la madre 46. Le notizie sull'infanzia e la giovinezza del D. sono pressocché nulle. Uno dei dodici canonici che reggevano la chiesa di S. ], p. 13).
Già il chirurgo italiano G. A. Bertrandi (cfr. Diz. biogr. d. Ital., IX, pp. 637-639) aveva ...
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D'ABUNDO, Giuseppe
Guglielmo Lützenkirchen
Nacque a Barletta (Bari) il 21 febbr. 1860 da Emanuele e Michela De Nunno. Dopo aver compiuto gli studi liceali presso il collegio di Altamura, nel 1878 si [...] e F. Vizioli. Sotto la loro guida, oltre che dell'anatomopatologo O. von Schrön e del fisiologo e istologo G. Paladino, il D. ebbe modo di completare la sua specifica preparazione e di sviluppare la sua inclinazione verso la pratica clinica e la ...
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D'AMATO, Luigi
Giuseppe Armocida
Nacque a Campochiaro (Campobasso) il 27 genn. 1874, da Vincenzo e da Maria Anna Cassella. Iscrittosi alla facoltà di medicina nell'università di Napoli, frequentò già [...] patologia epatica furono sempre tra gli argomenti più studiati dal D'Amato. Egli aveva dedicato a questo tema già alcuni senatore. Nel 1946 lasciò l'insegnamento; sulla cattedra gli successe G. Di Guglielmo.
Morì a Napoli il 22 novembre del 1951 ...
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D'ANTONA, Serafino
Laura Fiasconaro
Nacque a Frondarola (Teramo) il 16 nov. 1887 da Luzio ed Erminia Bonanni.
Compiuti a Teramo gli studi classici, vinta una borsa di studio presso la facoltà di medicina [...] Chiana nell'aprile 1921, sulla base di quanto affermato in G. A. Chiurco [federale fascista di Siena] Storia della insegnamento come incaricato: due anni dopo veniva definitivamente reintegrato.
Il D. morì a Bari il 16 marzo 1955.
Fonti e Bibl ...
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Scienza che si propone lo studio dei farmaci e delle leggi secondo le quali si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo.
La f. e i suoi scopi terapeutici
Tra i compiti della f. rientrano: [...] scientificamente l’azione dei medicamenti. A Dioscuride (1° sec. d.C.) spetta il merito di aver per primo raccolto il Nell’età moderna gli esperimenti di M. Malpighi, F. Redi, G.A. Borelli preludono all’affermazione del metodo sperimentale, che darà ...
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Disciplina accademica e ambito di riflessione interdisciplinare che si occupa dell’analisi razionale dei problemi morali emergenti nell’ambito delle scienze biomediche, proponendosi di definire criteri [...] 2003 da altre due edizioni, l’ultima delle quali curata da Stephen G. Post), unica nel suo genere, cui seguì la Biblio;graphy of for Bioethics and Public Policy in Gran Bretagna, il Centre d’études bioéthiques in Belgio. In Australia, si distingue l’ ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] interposta nel genoma umano tra le due STR in questione.
Dal fenotipo al DNA
Per una novantina d’anni, dei circa cento del suo sviluppo, la g. ha proceduto risalendo, a ritroso e un passo alla volta, da un fenotipo unifattoriale verso il genotipo ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...