Movimento artistico e letterario d’avanguardia sorto a Zurigo nel 1916 e che ebbe sedi importanti a New York, a Berlino e a Parigi, dove si sciolse nel 1922. Il nome deriva dalla voce onomatopeica ‘dada’ [...] 1918 a Berlino il Club Dada ebbe forti inclinazioni rivoluzionarie, con R. Huelsenbeck, R. Hausmann, J. Baader, J. Heartfield e G. Grosz. Nel 1920 il d. fu a Colonia, con M. Ernst, J. Baargeld e H. Arp, a Hannover con K. Schwitters. A Parigi (1919-22 ...
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Pittore, scultore e orafo (Firenze 1435 - Venezia 1488). Annoverato tra le principali figure della vita artistica fiorentina nella seconda metà del 15° secolo, nella scultura V. realizzò una monumentalità [...] e poi gabelliere, prese il nome dal suo primo maestro d'arte, un orefice fiorentino che si chiamava Giuliano Verrocchi. Ma chiesa della Minerva a Roma (1477 e seguenti), menzionato da G. Vasari. Nel 1479 ebbe l'incarico dalla repubblica di Venezia ...
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Scultore e architetto (Colle di Val d'Elsa, Siena, tra il 1240 e il 1245 circa - Firenze tra il 1302 e il 1310), figlio di Cambio e Perfetta. Figura centrale della cultura artistica del Medievo con la [...] pulpito di Siena. Attestato a Roma nel 1277 presso Carlo d'Angiò, per il quale probabilmente realizzò alcuni anni dopo la nazionale; 1277-81). Intorno al 1282 eseguì la tomba del cardinale G. de Braye in S. Domenico di Orvieto, mentre nel 1285 ...
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Corrente pittorica il cui linguaggio fu elaborato, tra il 1907 e il 1914, da P. Picasso e G. Braque. All’iniziale, simbiotico sodalizio dei due artisti si unirono, con significativi contributi, A. Derain, [...] e, al di fuori della Francia, si diffuse particolarmente in Cecoslovacchia. Il gruppo, sostenuto da G. Apollinaire (Les peintres cubistes. Méditations esthétiques, 1913) e da D.-H. Kahnweiler (Der Weg zum Kubismus, 1920, ma scritto nel 1914), ebbe i ...
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Storico e critico d'arte (Butremanz, presso Vilna, 1865 - Settignano, Firenze, 1959), di famiglia ebrea lituana (che emigrando nel 1875 a Boston mutò il suo cognome originario Valvrojenski in quello di [...] dedicò allo studio della pittura italiana, seguendo il metodo di G. Morelli, che tuttavia usò sin da allora solo come mezzo . ital., 1954) sono opere fondamentali nel campo della critica d'arte, ad esse si accompagnano numerosi altri saggi, tra i ...
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Architetto italiano (Milano 1905 - Oleggio 1999). Tra il 1930 e il 1940 partecipò alla polemica contro il "monumentale" e aderì al movimento razionalista con la realizzazione del dispensario antitubercolare [...] di Alessandria (1937). Nello stesso periodo collaborò con G. Pagano e il suo gruppo al piano di Milano verde. In seguito (1952); fabbrica Borsalino ad Alessandria (1955-56); casa d'abitazione alle Zattere a Venezia (1954-58); sistemazione della ...
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Scultore italiano (Parma 1896 - Roma 1968). Dopo aver frequentato l'accademia di Parma, nel 1922 si recò a Parigi dove lavorò presso E.-A. Bourdelle ed ebbe modo di conoscere A. Maillol, Ch. Despiau, C. [...] l'incontro con E. Villa, A. Burri, C. Capogrossi, G. Ballocco e altri più giovani esponenti dell'avanguardia romana, e la dada dell'objet trouvé e, per il materiale prediletto, alla tradizione della scultura in ferro da J. González fino a D. Smith. ...
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Architetto italiano (Milano 1903 - ivi 1984). Membro del Gruppo 7 e successivamente del MIAR (Movimento italiano per l'architettura razionale), partecipò all'impegno per l'affermazione dell'architettura [...] moderna in Italia. Opere principali (tutte in collab. con G. Pollini): villa studio alla Triennale di Milano del 1933; ); nell'ambito dell'attività urbanistica: piano regionale della Valle d'Aosta (1936); quartieri di edilizia sovvenzionata a Ivrea e ...
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Pittore (n. 1677 - m. Gorizia 1753), noto anche come il Federighetto o il Dalmatino. Nel 1716 si recò a Vienna; nel 1733 divenne pittore di corte a Würzburg; trascorse gli ultimi anni a Gorizia. Nelle [...] (la Giunone di Pal. Orselli a Forlì, 1707; il Sacrificio d'Ifigenia e Agar ed Ismaele nella coll. Schonborn a Pommersfelden; la il B., trasformando dati desunti dalla tradizione di C. Cignani, G. B. Piazzetta, A. Magnasco, giunge all'espressione di un ...
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Pittore italiano (Seveso 1859 - Milano 1932). Allievo a Brera di R. Casnedi e G. Bertini, fu amico di G. Segantini. Dipinse dapprima nature morte e quadri di spunto sociale (Contrasti sociali, 1893, Biella, [...] Museo Civico) per poi dedicarsi a ricerche divisioniste incentrate sul paesaggio alpino (Trasparenze alpine, 1910, Milano, Galleria d'arte moderna). ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...