Frazione del comune di Siracusa.
Archeologia
Cassibile Cultura di C. Aspetto culturale caratteristico della vasta necropoli preistorica con tombe a grotticella artificiale rinvenuta presso Cassibile. [...] guerra mondiale, il 3 settembre 1943, il generale italiano G. Castellano e il generale statunitense W. Bedell Smith siglarono resa incondizionata dell’Italia. L’armistizio fu reso noto da D.D. Eisenhower e poi da P. Badoglio il successivo 8 settembre ...
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Struttura costruttiva consistente di un’intelaiatura di travi lignee intrecciate, con pannelli di riempimento in muratura leggera (cotto, impasto di paglia e argilla, pietrame intonacato). La costruzione [...] dei paesi nordici, ove spesso gli elementi lignei, visibili dall’esterno, ebbero particolare valore d’arte per la ricca decorazione intagliata.
Nella fortificazione campale, il g. è usato per rivestimenti di fossi e trincee e per la costruzione di ...
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Ciascuno dei circa 3000 segni della scrittura pittografica degli antichi Egizi. I g., che sono immagini schematiche di oggetti naturali, avevano valore ideografico e fonetico; i segni fonetici servivano [...] della lingua egiziana fecero prescindere dalle vocali nei segni fonetici. I g. sono documentati fino all’anno 394 d.C. Dallo ieratico, che è forma corsiva della scrittura g., si sviluppò la scrittura ancora più corsiva detta demotica. La prima ...
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(gr. Γάρνι) Antica città dell’Armenia, nei pressi di Erevan, già importante fortilizio romano (1°-4° sec.). Vi sono i resti di un tempio periptero, ionico, anfiprostilo, forse dedicato a Mitra. Il tempio [...] e la stessa cittadella fortificata di G., dotata di grandiose mura a blocchi di basalto con torri, furono eretti (77) da Tiridate re d’Armenia. Pur risentendo di influssi greco-romani, le opere d’arte trovate a G. sembrano dovute a maestranze locali. ...
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Paletnologo e archeologo francese (Roanne 1862 - Aisne 1914). Iniziò la sua attività archeologica nel 1899, scavando con lo zio G. Bulliot. Studiò prima le antichità gallo-romane, poi si occupò del mondo [...] preistorico. Il suo Manuel d'archéologie préhistorique, celtique et gallo-romaine (2 voll., 1908-18), frutto di una severa concezione unitaria, fu poi ripreso e continuato da A. Grenier. Morì in combattimento nella prima guerra mondiale. ...
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Archeologo (Roma 1852 - ivi 1896). Allievo di G. B. De Rossi, fece importanti scoperte nelle catacombe di Roma. Sue opere principali: Le chiese di Roma (1887; nuova ed. a cura di C. Cecchelli, 1942) e [...] Gli antichi cimiteri cristiani di Roma e d'Italia (1893). Studiò anche la vita di Roma nel Medioevo e nel Rinascimento. ...
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MEDIEVALE L'a. m. si può intendere come raccolta di informazioni mediante il recupero sistematico di testinianze materiali della cultura successiva all'epoca classica: principale metodo di recupero è lo [...] : peasant cot, long-house, farm house (J. G. Hurst).
In Germania non mancano ricerche archeologiche compiute ( archeologico è stato applicato alla ricerca sia in chiese (dalla signora d'Archimbaud in S. Victor a Marsiglia, ecc.) sia in villaggi ...
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Gli ultimi quarant'anni di ricerche archeologiche a C. hanno permesso di precisare e valutare scientificamente i cospicui ma spesso acritici risultati raccolti dalla fine dell'Ottocento in poi sulla metropoli [...] zona di Salammbô, è stato il primo a beneficiare di un'indagine di rinnovato impegno documentario. Gli scavi ivi condotti da G.-G. Lapeyre, D. B. Harden e P. Cintas sono stati affiancati da una serie di ricerche volte allo studio delle numerose stele ...
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(I, p. 126; App. II, I, p.3; III, I, p. 3; IV, I, p. 7)
Popolazione. − Al censimento del 1981 la popolazione residente faceva registrare una sensibile ripresa (1.217.791 ab.: +4,4% rispetto al 1971), in [...] nel chietino, ivi s.d.; D. V. Fucinese, Arte e archeologia in Abruzzo, bibliografia, Roma 1978; G. Barbato, A. Del di legge per la tutela e la trasformazione del territorio della regione d'Abruzzo.
Del 1984 è infine l'ipotesi di un sistema regionale ...
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Uomo
Alberto Piazza
(XXXIV, p. 748; App. V, v, p. 661; v. anche paleoantropologia, XXVI, p. 1; App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720)
L'evoluzione umana
Il fattore che ha maggiormente [...] man, in Nature, 1988, 331, pp. 614-16.
R.G. Klein, The human career: human biological and cultural origins, Chicago . in Southern Australia, in Nature, 1990, 343, p. 133.
D.W. Anthony, D. Brown, The origin of horseback riding, in Antiquity, 1991, pp ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...