BERTOLI, Gian Domenico
Luigi Moretti
Nacque il 13 marzo 1676a Mereto di Tomba (Udine), terzo dei quattordici figli del conte Giovanni Giacomo e di Maria Giuseppina Pischiutti; la famiglia era la più [...] con gli epistolari dei dotti con cui il B. carteggiò: il Muratori (Lettere inedite di L. A. Muratori a mons. G. D. B. [nozze Porcia-Brugnera Cosolo], Udine 1872), il Maffei (Epistolario, Milano 1955), lo Zeno (Lettere, Venezia 1785, IV-VI, passim ...
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LOLLIANO (Quintus Flavius Maesius [o Messius] Egnatius Severus Lollianus Mavortius)
C. Bertelli
Console romano del IV secolo.
Numerose iscrizioni ci attestano il cursus honorum di questo personaggio, [...] fu scavata a Pozzuoli, nel giardino che era stato dal vicerè D. Pietro di Toledo, detto "della malva", una statua acefala alta antichità esistenti a P., Cuma e Baja, Napoli 1768; G. d'Ancora, Guida ragionata per le antichità e curiosità naturali di ...
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Vedi LARINO dell'anno: 1961 - 1995
LARINO (Larinum)
V. Cianfarani
Antico abitato nella bassa valle del Biferno (Campobasso) a circa un km dall'omonimo centro odierno. Rinvenimenti fortuiti hanno dato [...] alcuni pregevoli mosaici a colori: insigne fra tutti, il mosaico con la figurazione del Lupercale entro una ricchissima cornice di girali d'acanto da cui si affacciano amorini saettanti fiere.
Bibl.: Not. Sc., 1883, p. 176; 1885, p. 84; 1902, p. 69 ...
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DIODOROS (Διόδωρος)
L. Guerrini
2°. - Scultore ateniese, figlio di Hermattios, del II-I sec. a. C., noto da due basi che dovevano reggere statue-ritratto in bronzo. La prima è stata trovata ad Argo, [...] ; la datazione in base alla forma delle lettere è la fine del III sec. a. C.: quindi l'identificazione col precedente D. è incerta.
Bibl.: E. Loewy, I. G. B., nn. 239 e 240; C. Robert, in Pauly-Wissowa, V, 1903, c. 174, s. v.; W. Amelung, in Thieme ...
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EUANDROS (Εὐανδρος)
M. B. Marzani
2°. - Scultore di Beroia, in Macedonia, figlio di Euandros, firma la base di un busto femminile acefalo trovato a Larissa, in Tessaglia, di età imperiale romana. Un'altra [...] firma di E. appare in un rilievo proveniente da Leté.
Bibl.: G. D. Zekides, in Arch. Ephemeris, 1900, p. 60, n. 18; I. G., IX, 2, 601; C. Robert, in Pauly-Wissowa, VI, 1909, c. 842 s., s. v., n. 9; Mon. Piot, XLVI, 1956, p. 90. ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] dipende dalla sua composizione (può variare da ca. 2,2 g/cm3 per i v. di silice a ca. 4,8 g/cm3 per i v. al piombo).
Il v. è un
V. orientali
In Oriente, la Cina conosceva nel 1° sec. d.C. v. colorati, che nel 3° giungevano anche dall’Impero Romano ...
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CERAMICA
G. Fehérvári
Lo studio della c. medievale prese avvio già nel sec. 19°, con le prime collezioni antiquariali dedicate a oggetti più o meno intatti, rinvenuti nel corso di sterri in occasione [...] Mediterraneo Occidentale "Atti del III Congresso internazionale dell'Università degli studi di Siena, Siena-Faenza 1984", Firenze 1986; J.G. Horst, D.S. Neal, H.J.E. van Beuningen, Pottery Produced and Traded in North-West Europe 1350-1650 (Rotterdam ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] nella società dell'Alto Medioevo occidentale, "XVIII Settimana di studio del CISAM, Spoleto 1970", Spoleto 1971, II, pp. 525-544; G. De Angelis d'Ossat, Tecniche edilizie in pietra e laterizio, ivi, pp. 545-554; H.E. Kubach, W. Haas, Der Dom zu ...
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Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice).
Classificazione
Le m. si distinguono dalle terraglie per il colore della [...] ‘casa Pirota’ di Faenza dà prevalenza agli azzurri e imita gli smalti. Deruta impiega un pregiato lustro d’oro verdognolo. Gubbio ha in G. Andreoli il massimo esponente della tecnica del lustro metallico. Venezia chiama artefici da ogni parte e crea ...
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PALESTRA (παλαίστρα, palaestra)
G. Carettoni
In Grecia è il luogo ove i giovani e gli atleti si esercitano alla lotta (πάλη) ed al pugilato (Verg., Aen., iii, 281; Paus., vi, 23, 4) e tale significato [...] , vol. XII, 1959, passim. P. in ambiente gallo-romano: V. H. St. John Hope-G. E. Fox, in Archaeologia, LIX, p. 2, 1905, p. 341 ss. (terme di Calleva); A. Grenier, Manuel d'arch. g.-rom., IV, i, 1960, p. 245 ss. P. di tipo pompeiano: R. A. Staccioli ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...