Poeta tedesco (Büdesheim, Bingen, 1868 - Minusio, presso Locarno, 1933). Studiò filosofia e storia dell'arte a Parigi, Berlino e Monaco, ben presto entrando in contatto e avvertendo il richiamo di Mallarmé [...] del raro, del prezioso, del sublime, svolse un'intensa attività di traduzione (P. Verlaine, S. Mallarmé, C. Baudelaire, D. G. Rossetti, G. D'Annunzio, nonché W. Shakespeare e Dante) e rinnovò il ricordo di Jean Paul e F. Hölderlin, rintracciando con ...
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Movimento artistico e letterario promosso in Inghilterra, verso la metà del 19° sec., dalla Pre-Raphaelite Brotherhood, fondata nel 1848 dai pittori D.G. Rossetti, W. Holman Hunt, J.E. Millais e dallo [...] scultore T. Woolner, cui si associarono poi due critici, F.G. Stephens e W.M. Rossetti, e il pittore J. polemica in favore dell’artigianato e di una concreta produzione d’arte decorativa. Questa corrente ebbe grande importanza per gli sviluppi ...
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Poeta statunitense di lingua francese (Hempstead, New York, 1863 - Versailles 1915). Compiuti gli studî a Parigi, conobbe R. Ghil, il leader del movimento simbolista. Tornato in America nel 1884, si ristabilì [...] poesie influenze di O. Wilde, A. Ch. Swinburne e D. G. Rossetti, del quale condivideva gli ideali umanitarî (durante i suoi (Les gammes, 1887) seguirono Les fastes (1891), Petits poèmes d'automne (1895), Les quatre saisons (1900), Une voix dans la ...
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(trad. it. La casa della vita) Raccolta di sonetti del poeta e pittore D.G. Rossetti (1828-1882), pubblicata in tre edizioni diverse nel 1870 e poi nel 1881 in Ballads and sonnets; la raccolta, che nelle [...] diverse edizioni ha visto aggiunte e omissioni di alcuni sonetti, è ispirata alle esperienze spirituali di Rossetti e all'amore per la moglie morta ...
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Poeta ungherese (Miskolc 1769 - Ungvár 1796). Per le sue idee liberali fu costretto ad abbandonare la carriera ecclesiastica. Fu il maggior rappresentante del sentimentalismo ungherese. Le sue poesie furono [...] pubblicate postume (D. G. versei, "Poesie di D. G.", 1813). ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] romanticismo e sul decadentismo di Huysmans e di D'Annunzio; è stato attratto da Montaigne, Diderot, la morte e il diavolo. Notevolissima anche la sua opera di traduttore (da Ch. Lamb, G. Moore, W. Shakespeare, B. Jonson, J. Addison, W. H. Pater, Th ...
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Scrittrice, morta a Roma il 15 agosto 1936. Era nata a Nuoro il 27 settembre 1871.
Singolare fortuna ha avuto, negli ultimi anni, l'opera della D., non tanto per la pubblicazione postuma di un bel romanzo [...] Bocelli, in Nuova Antologia, 16 gennaio 1934, 1° settembre 1936, 1° agosto 1937; id., Fortuna della D., in Ulisse, n. 3, novembre 1947; F. Bruno, G. D., Salerno 1935; A. Momigliano, Storia della letteratura ital., Messina-Milano 1936, pp. 636-44; id ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] "colui il quale si sforza di trovare l'arte latina della biografia" (Proemio a La vita di Cola di Rienzo, 1913, poi in G. D'Annunzio, Prose di ricerca di lotta, di comando..., 1° vol., 1947, p. 72) e addita tra i "maestri", da un lato, i ritrattisti ...
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Romanziere, poeta e saggista nigeriano, nato a Ogidi il 16 novembre 1930 da genitori ibo. Compiuti gli studi allo University College di Ibadan, ove ha studiato prima medicina e poi letteratura, ha in seguito [...] , The legacy of Caliban, in Black Orpheus, ii (1968); A. G. Stock, Yeats and Achebe, in The Journal of Commonwealth Literature, 5 1969; G. D. Killam, The novels of Chinua Achebe, Londra 1969; D. Carroll, Chinua Achebe, New York 1970; G. Griffiths ...
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Scrittori francesi. Marcel nato a Parigi nel 1873, morto a Chantilly nel 1932, fu uomo sportivo e uno dei primi scrittori a introdurre lo sport nella letteratura. Le sue opere - romanzi, critica, storia [...] des étrangers (1913); Charlotte en guerre, ou le front de Paris (1918); Réponse à G. D'Annunzio (1919); Les aventures d'un dandy (1921); Chez Gabriel d'Annunzio (1925); Nouvelles lettres de Chantilly (1925); Èloge du snobisme (1927); Le beau mariage ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...