CASASSAGIA, Bartolomeo
Renato Pastore
Nato probabilmente in Catalogna, come lo zio, il barcellonese Antonio Cariteo, in data imprecisata, il C. partecipò nel primo decennio del Cinquecento al revival [...] fera nulls hom failhensa"; "Mout i fes gran peccat amors"; "A quan gen veuz e ab qan pauc d'afan"; "S'al cor plages be fora omais sazos"; "Uns rispetto al destinatario, che da vocabolista qual era ne fece strumento di lavoro fondamentale per le sue ...
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lingue del mondo
Franco De Renzo
Parlare in moltissimi modi
Non è possibile conoscere il numero preciso delle lingue del mondo. Sono migliaia e migliaia e il loro numero non si può far coincidere con [...] Gran Bretagna, anche in Irlanda, Stati Uniti d’America, Australia e altri paesi. Così anche di esse spicca il giapponese; ma ce ne sono in tutti i continenti. Molte , con i mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione, potrebbe essere più facile che ...
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ANTONINI, Annibale
Anna Buiatti
Nacque nel Salernitano, forse a S. Biagiosa o a Cuccaro, dove la famiglia aveva possedimenti, nel 1702. Fece i suoi studi a Napoli, insieme al fratello Giuseppe, erudito [...] italiennes de bienséance et marchandes pour ceux qui souhaitent d'aprendre à bien écrire en Italien, Basle 1761.
Fra le del Cantemir, che qualche biografo gli attribuisce, né tanto meno dei Mémoires et avantures d'un homme de qualité, Paris 1728, ...
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lingue artificiali
Domenico Russo
Il sogno di una lingua unica per tutti gli uomini
Ideate nel 16° secolo per favorire la comprensione e la pace tra i popoli, le lingue artificiali non hanno mai avuto [...] a pensare seriamente alla possibilità di inventare un’unica lingua artificiale per tutti gli uomini, in modo da eliminare almeno uno dei motivi di incomprensione tra le nazioni. Tra i primi ne ’intelligente ragazzo polacco d’inventare una lingua per ...
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DE BONIS (Bonis), Giovanni Battista
Daniela Silvestri
Nacque a Pietragalla (Potenza) da antica famiglia patrizia di Acerenza, il 29 nov. 1699.
Compiuti gli studi secondari filosoficoletterari, si orientò [...] in morbis, opera in esametri dedicata a Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia.
Riconosciuta l'importanza della giusta idratazione dell'organismo e di una corretta, dinamica distribuzione dei liquidi, il D. ne faceva punto focale per la pratica ...
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Onomatopea
Domenico Russo
Parole come suoni
Il termine onomatopea, dal greco onomatopoiìa («fare, costruire una parola»), si applica a quell’insieme di espressioni linguistiche che imitano quasi alla [...] perfezione la cosa a cui si riferiscono: versi di animali, rumori della natura, stati d’animo, sentimenti silenzio (sss!).
Grande amica delle onomatopee è poi la risata: ne esprimono le diverse sfumature tutte le vocali dell’alfabeto. Onomatopeici ...
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CECCARONI, Agostino
Sergio Cella
Nacque a Calisese (Cesena) il 4 nov. 1867, figlio di Rinaldo e di Adelaide Guidi. Studiò dapprima nel seminario di Cesena, poi ne uscì per seguire e completare gli studi [...] Il Savio, fortemente impegnato nella lotta politica e nella polemica con Il Cittadino, diretto da N. Trovanelli d'orientamento laico. Nel 1901 pubblicò a Torino Il Conclave, in cui è la storia del S. Collegio dalle origini al 1878 e vengono tradotte ...
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lingue morte
Emanuele Lelli
La memoria di antiche civiltà
Quando una lingua non è più parlata e neanche impiegata per i documenti scritti, si definisce lingua morta. Le lingue morte sono spesso misteriose [...] morte, nella cultura occidentale ve ne sono due che rivestono un ruolo propensione al ragionamento.
C’è chi pensa, d’altra parte, che sia improprio definire morte le degli anni Sessanta del Novecento, continua a essere la lingua ufficiale dei documenti ...
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BARBA, Giovanni
Luciana Martinelli
Nacque il 16 apr. 1699 a Napoli, nella cui università compì gli studi di diritto civile e canonico.
Professore universitario e avvocato presso il tribunale ecclesiastico [...] nutrirono per questa disciplina (Aristotele e Platone se ne arrogarono l'invenzione) che insieme colla logica a cura di F. Nicolini, Bari 1940, p. 324;Id., Versi d'occasione e scritti di scuola,a cura di F. Nicolini, Bari 1941, p. 303; Novelle d. ...
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IMPERSONALI, VERBI
I verbi impersonali sono verbi usati senza un riferimento specifico a una persona che ne sia il soggetto. Si usano alla 3a persona singolare dei modi finiti e in tutti i modi indefiniti.
Sono [...] che il problema non era grave
• I pronomi ➔indefiniti uno, qualcuno
Qualcuno non era d’accordo
• La 2a persona singolare o la 3a persona plurale
Vatti a fidare!
Dicono che è arrivato un nuovo ispettore.
Dubbi
Nei tempi composti dei verbi impersonali ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...