Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] dell’oggetto, quali la ripresa con ne (Belletti & Rizzi 1988: 335):
(17) a Mario piacciono tre automobili → gliene piacciono Georg (1998), Le marquage de l'expérient dans les langues d'Europe, in Actance et valence dans les langues de l'Europe, ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] essere la sola situazione d’enunciazione a dirci quali siano gli a differenza che in (21) a., né in (21) b. né in (21) c. la ripresa si riferisce infatti in modo distributivo a ogni testimone:
(21) a. ogni testimone dichiarò che [Ø] era rimasto a ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] affatto realizzata. Ad es., mentre nel veronese e nel bellunese si avrà [aˈnɛːli] per anelli, [ˈsteːla] per stella, [ˈsaːle] per ː] si avrà: [lː] > [ɭː] > [ʎː] > [ɟː] > [ɖː] (nella grafia di Rohlfs 1949 ll > ḷḷ > ƚƚ > g῎g῎ > ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...]
Il punto esclamativo non presenta particolari problemi d’uso, né l’interpretazione delle sue funzioni comporta dubbi incontra per le vie del mondo!)
(Tommaso Landolfi, “La prova”, in A caso, Milano, Rizzoli, 1975, p. 199)
In virtù dell’espressività ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] », forma con un’unica attestazione dantesca, che, non a caso, trova riscontri nei pre-stilnovisti fiorentini), secondo la proprio arsenale di forme tradizionali troppo slegate dalla lingua d’uso. Ne è una controprova non solo l’abbandono quasi ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] la posizione dinanzi a pausa: così ad Agnone (Isernia) [ˌɲːa tə ˈsiəndə] «come ti senti?» ~ [n də sendə ˈvuon a Trebisacce (Cosenza) si ha [neˈpotə] «nipote» da una forma fonologica /neˈpote/ rispetto a [neˈputə] «nipoti» da una forma fonologica /ne ...
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Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] ‹www›, pronunciata [vuvuˈvu], dove si ha vu e non doppia vu;
(d) ‹x› si chiama ics, e si trova solo in parole di origine greca , mettere i puntini sugli i (o sulle i), non sapere l’abbiccì, non dire néané ba, dalla a alla zeta, inversione a U, ecc. ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] Infine, le vibrazioni acustiche prodotte fonicamente sono agevolmente modulabili quanto a frequenza, e ciò consente di produrre vibrazioni d’alta frequenza che si trasmettono senza che ne sia ubicabile la sorgente e vibrazioni di bassa frequenza che ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] stilizzati e convenzionalmente collegati alla funzione d’individuare un determinato contenuto sono i l’Occidente, gli usi che gli individui ne fanno non corrispondono necessariamente a una comunicazione diretta di nuove informazioni. Si pensi ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] distrugge definitivamente gli schemi ‘logici’ universali; la sintassi ne esce approfondita e snellita, e in generale la g sorta dal bisogno d’intendere i libri sacri, presto si sviluppò su basi analitiche, tendendo a ridurre a elementi fondamentali il ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...