semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] strutture graduali che hanno al centro casi prototipici, che meglio ne rappresentano le proprietà salienti, e sfumano via via verso per le lingue naturali, a partire dagli anni 1960 tale obiettivo è stato perseguito da autori come D. Davidson e R. ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] Italia da alcuni studiosi e tendenze critiche (fra i primi, D'A.S. Avalle, A. Buttitta, U. Eco), ha indicato un preciso statuto de Balzac, anch'essa foriera di una riconsiderazione teorica, ne Le plaisir du texte (1973), dove Barthes ripropone i ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] , di un ipotetico sostrato popolare in quanto portatore di nuovi valori socio-culturali. Oggi a questa impostazione del problema, d'ispirazione sostanzialmente storicistica, se ne oppone un'altra di natura, questa volta, tipologica, e i vantaggi che ...
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Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] cammello (gāmāl), per la quarta d il disegno di una porta (dālet) ecc. L’a. fenicio primitivo (tramandato in iscrizioni, a.C., i Greci delle regioni orientali e dell’arcipelago ne facessero uso già qualche tempo prima. La successiva evoluzione dell’a ...
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Tecnica di rappresentazione di un messaggio in una forma tale che l’informazione in esso contenuta possa essere recepita solo dal destinatario; ciò si può ottenere con due diversi metodi: celando l’esistenza [...] cifratura monoalfabetica ma, nel descriverne le modalità d’uso, raccomanda che il crittografo, dopo aver delle chiavi, ne limitano la lunghezza e ne rendono obbligatorio il di caratteri con le seguenti regole: a) se entrambi appaiono sulla stessa riga ...
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Linguista, morto a Firenze il 25 dicembre 1974. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1956), è stato rettore dell'università di Firenze nel 1968. Presidente dell'Accademia della Crusca dal 1964, ne [...] società contemporanea e sulle sue manifestazioni linguistiche.
Bibl.: Per una bibliografia attenta delle opere di D. e delle recensioni sulle opere del D. stesso, C. A. Mastrelli, Giacomo Devoto, in I critici, IV, Milano 1969, pp. 3147-78; v. anche ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] un determinato profilo per ragioni che non sono né ovvie né prevedibili a partire da uno qualsiasi degli input iniziali al e ha inoltre un terzo confine tra la (t) e la (d) inglese. l parlanti inglesi sono capaci di produrre questo terzo contrasto ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] la fonetica siciliana, ma lo sono anche i provenzalismi, come ioi d’amuri o la palatale invece della velare in longiamenti, o i prima persona singolare dell’imperfetto indicativo in -a (ne restano nel romanzo solo quattro), tutta uniformata all ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] di un quadro più generale di ritardo mentale. Né, d'altra parte, vengono considerate di natura afasica le -90.
DE RENZI, E., FAGLIONI, P., SAVOIARDO, M., VIGNOLO, L.A. (1966) The influence of aphasia and of the hemispheric side of the cerebral ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] di un centinaio di lemmi accompagnati quasi sempre da una glossa. A titolo esemplificativo ne citiamo alcuni: bhangi (p. 9) < hindī bhaṅgī comp. di tui «spingere» e na «afferrare» (1992 in D. Reid, Il tao della salute, del sesso e della longevità ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...