Nederlandese, letteratura
Fulvio Ferrari
Gli ultimi anni del 20° sec. e i primi del 21° corrispondono a una fase di forte dinamismo nella letteratura di lingua nederlandese: non solo, infatti, si è [...] metà del 20° sec., e ha dato inizio a un nuovo ciclo ispirato al mito di Edipo, Homo it. Scrittura cuneiforme, 2001) ne hanno fatto uno dei più 1970), H. Peeters (n. 1972), T. Hofman (n. 1974), D. Dee (n. 1975), S.M. Geertsma (n. 1979).
bibliografia
T ...
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. Nome con cui si indica in Italia quel tipo di narrativa che nei paesi anglosassoni, dove è più largamente diffusa, si chiama science-fiction, e che consiste nello sviluppare un intreccio logico ed essenzialmente [...] P. Anderson, E. F. Russel, C. E. Maine. Né mancano autori la cui fama è legata a un unico tour de force o a pochissime opere, come D. Keyes, A. Bester, W. Miller jr., T. Sturgeon, J. Blish, D. Knight, K. Vonnegut jr.
In Italia chi voglia interessarsi ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] 1918 il minimo di 11,5‰. Oscillazioni varie, ma non continue, né parallele a quelle delle nascite, ha subito l'indice di nuzialità, che nel
Quando Carlo V divise il suo impero fra i due rami d'Asburgo, il ducato passò al re Filippo II, ossia alla ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] Poor nation of the Pacific? Australia's future?, a cura di J. A. Scutt, Sidney 1985; D. A. Kemp, Authority & politics in Australia: Nolan, Tucker e Boyd: isterismo delle grandi città, sce ne di massa bibliche e caotiche; ma forse ancora più ...
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(propr. Zhong Acheng)
Scrittore cinese, nato a Pechino il 5 aprile 1949. Figlio del critico cinematografico Zhong Dianfei, A. ha condiviso, nel corso della Rivoluzione culturale, la sorte di migliaia di [...] quanto ne sia sopravvissuto nella mentalità cinese. L'originalità del linguaggio narrativo di A. N. Dutrait, Le roman impossible, techniques d'écriture dans les nouvelles et récits d'A Cheng, in Littératures d'Extrême-Orient au XXe siècle. Essais, ...
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(App. IV, I, p.160)
Scrittore, morto a Torino il 10 dicembre 1987. L'innesto del fantasioso, dell'imprevedibile e del curioso nel conformistico vivere quotidiano induce A. ne Il primo quarto di luna (1976) [...] di storie sviluppate in chiave comica, grottesca o avventurosa, A., col romanzo La sposa segreta (1983), riprende, con ambientate in una Torino mai nomina ta, ma solo evocata: Passo d'addio (1986) e La trappola amorosa (1988), romanzo postumo, giocato ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] a quei settori di aristocrazia che, dopo una fase di ambiguo consenso, passarono all'opposizione aperta nei confronti del frate e ne di stato si muovono per un campo avvolto da una profonda zona d'ombra, da un margine di rischio, in cui si annidano le ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] sulle cause dei corpi galleggianti. Egli riteneva, d'accordo con Archimede, che la causa del galleggiamento A. Foscarini pubblicò una Lettera sopra l'opinione de' Pittagorici e del Copernico della mobilità della terra e stabilità del sole e ne ...
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Racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, negli episodi come nei personaggi, anonimo e popolare, di fonte e tradizione orale (➔ favola). La f. ebbe sin dai tempi remoti vastissima diffusione [...] genere della narrativa orale d’intrattenimento. Dal punto di vista letterario, ebbe grande sviluppo in Oriente (Mille e una notte), mentre in Occidente fu in epoche diverse utilizzata a fini artistici da scrittori che ne fecero pretesto per ...
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Letterato (villa di Casatico, presso Mantova, 1478 - Toledo 1529). Di illustre famiglia (la madre era una Gonzaga), fu educato a Milano secondo le migliori tradizioni umanistiche. Fu alla corte di Ludovico [...] della Calandria del Bibbiena (il C. ne scrisse il prologo), la stesura della maggior 1528), ma la cui composizione fu ripresa (1513-16) a Roma, dove il C. si era trasferito come ambasciatore , esperto di lettere e d'arti come d'armi, aperto all'amore ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...