GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] da Fabriano, trova più facile comprensione se se ne anticipa la datazione di qualche anno in prossimità Palla Strozzi e la sagrestia di S. Trinita, in Riv. d'arte, 1984, n. 37, pp. 9-106; A. De Marchi, Per la cronologia dell'Angelico: il trittico di ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] di 511 ducati, che 137 ne ricevette fra Diamante e che 48 furono versati a Filippino.
Il L. morì a Spoleto tra l'8 e il 1755, p. 109; C. Guasti, I quadri della Galleria e altri oggetti d'arte del Comune di Prato, Prato 1888, pp. 13 s., 28, 40-48 ...
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LUINI, Bernardino (Bernardino de Scapis)
Pietro Marani
Figlio di Giovanni Donato di Bernardo de Schapis, o Scapis, detto "Monlone", nacque a Dumenza, presso Luino, intorno agli anni 1481-82.
Il padre, [...] postulare un viaggio dell'artista a Roma, né attorno al 1508-10 né poco più tardi, risultando sufficiente in S. Maria di Brera con una nota sulla cappella Bottigella in S. Tommaso a Pavia, in Bollettino d'arte, 2003, n. 124, pp. 32-37, 43-45; P.C ...
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LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] quella in cui si trova la moglie; e l'osservatore ne immagina senza difficoltà la piena praticabilità.
Nei sette anni che arte,VIII, Roma 1958, coll. 688-700; W. Cohn, Contributo a P. L., in Rivista d'arte, XXXIV (1959), pp. 1-17; C. Volpe, Nuove ...
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GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] effetto è ottenuto grazie alla perfetta sagomatura degli elementi di marmo bigio di Frabosa, eseguita a piè d'opera, e alla levigatura superficiale che ne accentua il distacco dallo scintillio del marmo e dell'oro del registro basamentale. Alla morte ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] cursoria menzione nelle Vite di Giorgio Vasari, il quale ne ricorda la presenza nella bottega di Paolo Romano (documentato tra il 1507: è infatti citata in una lettera di Giacomo d'Atri a Isabella nell'ottobre di quell'anno. La nettissima sagoma del ...
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FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] Novara: ciò significa che a quella data l'artista non risiedeva più né in città né nel circondario, essendosi trasferito (catal.), II, Milano 1973, p. 15; G. Romano, in Opere d'arte a Vercelli... (catal.), Vercelli 1976, pp. 17-19; G. Galante Garrone, ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] inaugurò nell'estate seguente presso la sede dell'associazione (oltre cento opere). A questa mostra la London Gallery ne contrappose una di opere metafisiche. Il D. ripropose la sua scelta, di netto carattere antimodernista, al salone degli specchi ...
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BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] marciano, e in cui lo stesso Iacopo era certo rimasto invischiato. Néd'altra parte si nota nel B. quella fanatica esposizione di armamentario "rinnovato", a carattere più archeologico che rinascimentale, che si riscontra nella maggior parte dei ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] storia di un'epoca come aveva fatto il Vasari né compilare una cronaca diligente come aveva fatto il Baglione; s.; a Carlo Dati, s. d.: Firenze, Bibl. Naz., Lettere di diversi a c. R. Dati, Misc. n. 258, fasc. II; a Gio. Batt. Doni, s. d.: in A. M. ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...