Serra, Maurizio Enrico. – Diplomatico, storico e scrittore italiano (n. Londra 1955). Laureato in Storia presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1977, ha intrapreso l’anno successivo la carriera diplomatica [...] di Italo Svevo, 2017; D’Annunzio le Magnifique, 2018, trad. it. L’Imaginifico. Vita di Gabriele D’Annunzio, 2019, Prix Chateaubriand nel seggio appartenuto a S. Veil. Tra le sue opere più recenti si segnalano Amori diplomatici (2021), che ne segna l’ ...
Leggi Tutto
Astrologo e poeta (n. forse ad Ancarano, presso Ascoli Piceno, 1269 - m. Firenze 1327). Insegnò astrologia in varie città d'Italia: da Bologna fu costretto ad allontanarsi nel 1324, come eretico, passò [...] sorte tragica e i suoi atteggiamenti bizzarri crearono presto intorno a lui una leggendaria fama di mago. Le sue opere ( ; in volgare Acerba) non rivelano un pensatore né profondo né chiaro né originale, ma un compilatore legato alla scienza e ...
Leggi Tutto
1. Santo; cristiano di Damasco che, in seguito a una visione, visitò s. Paolo, e imponendogli le mani gli restituì la vista e lo battezzò, rivelandogli la sua missione (Atti, 9, 10-18; 22, 12-16). Tradizioni [...] posteriori lo dicono laico, altre sacerdote; o ne fanno uno dei 72 discepoli, primo vescovo di Damasco, martire. Festa, 1º ottobre per i , creato sommo sacerdote nel 47 d. C. circa (m. 66 circa); inviato prigioniero a Roma nel 52, tornò prosciolto ...
Leggi Tutto
Mistica (n. presso Cambrai - m. Parigi 1310). Beghina, fu diffidata per le sue dottrine dal vescovo di Cambrai Guido di Colmieu, che fece anche bruciare solennemente sulla piazza di Valenciennes (1306) [...] anienties et qui seulement demourent en vouloir et désir d'amour (identificato ed edito, nel testo francese originale, una trad. latina medievale a fronte, nel Corpus Christianorum. Continuatio mediaevalis, LXIX, 1986; ne esistono anche trad. in ...
Leggi Tutto
Mitico autore della letteratura ermetica della tarda età ellenistica. Per letteratura ermetica si intende un gruppo di scritti di argomento filosofico-religioso che circolarono nel mondo greco-romano nei [...] primi secoli d.C. Questi scritti facevano riferimento a una cosmogonia incentrata sulla creazione dell'uomo e sulle ermetici' vollero attribuire le dottrine dei filosofi classici a quelli che pensavano ne fossero stati i maestri: da ciò nacque l ...
Leggi Tutto
Il primo giorno dell'anno, soprattutto come festività. È festa celebrata da tutte le civiltà con rituali espiatori, purificatori, propiziatori, che chiudono simbolicamente un ciclo annuale per aprirne [...] avanzate il c. rimane una festa d'inaugurazione, e nelle sue manifestazioni che chiude un periodo del tempo e ne apre un altro, è di porre una genere di pronostici. I morti sono sovente associati a queste feste e a queste preoccupazioni dei vivi. ...
Leggi Tutto
1. Forma latina del nome del decimo re dello stato d'Israele (circa 842-815 a. C.), fondatore di una propria dinastia (II-IV Re 9-10). Salì al trono per un moto rivoluzionario, ispirato dal profeta Eliseo [...] e inteso a combattere la corruzione religiosa in cui la monarchia era caduta. I. restaurò lo yahwismo, uccise i sacerdoti del dio Baal e ne demolì il santuario. In politica estera, tuttavia, dovette piegarsi alla potenza assira, e l'"obelisco nero" ...
Leggi Tutto
Imperatrice (n. Costantinopoli 399 - m. 453) della pars Orientis. Reggente dal 414 al 416 circa per il giovane fratello Teodosio II (408-450), ne fu a lungo una influente consigliera. Alla morte di questo, [...] , Marciano, imperatore d'Oriente dal 450 al 457. Di costumi ascetici, contribuì notevolmente, insieme a papa Leone Magno, Concilio di Calcedonia. Promosse la costruzione di numerose chiese a Costantinopoli; alla morte lasciò tutti i proprî averi ai ...
Leggi Tutto
Pratica magica diffusa presso i Greci e i Latini fra il 4° sec. a.C. e il 4° sec. d.C., consistente nell’invocare la divinità per arrecare danno al nemico, il cui nome, insieme con formule particolari, [...] veniva vergato su tavolette di piombo (tabellae defixionum). Ne sono state ritrovate molte in tutta l’area del mondo ellenistico-romano, scritte in greco, in latino, in etrusco, osco, celtico, iberico, punico. Sono importanti anche per lo studio ...
Leggi Tutto
Scrittore ecclesiastico (Alessandria 312 circa - ivi fra il 395 e il 399). Fu a capo del Didaskalèion alessandrino, e vi ebbe discepoli Rufino e Girolamo. Delle sue numerosissime opere restano pochi frammenti [...] catene bibliche, e, delle opere dommatiche, il De Spiritu Sancto (nella versione latina), il De Trinitate e un Contra manichaeos, mutilo. D. non mostra né nelle une né nelle altre grande originalità rispetto a Origene, di cui fu anche difensore. ...
Leggi Tutto
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...