(XXXI, p. 481; App. II, ii, p. 813; III, ii, p. 719; IV, iii, p.314; V, iv, p. 728)
di Roberta Tatafiore
Il termine sesso rimanda per noi occidentali a significati molteplici che oltrepassano il campo [...] a essere una tematica attuale, soggetta sia a ridefinizione giuridica sia al rinnovato impegno degli organismi della cooperazione internazionale. D di s. commerciale, con tutte le conseguenze che ne possono derivare, sia per il sistema delle licenze ...
Leggi Tutto
Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] state adottate in ritardo dagli altri Paesi europei, si è assistito a un progressivo aumento di casi di BSE in Europa e nel MCJ sporadica e il sesso e l'età d'insorgenza della malattia ne influenzano la sopravvivenza in maniera simile alla MCJ ...
Leggi Tutto
Neurone
Ottavio Cremona
Fabio Benfenati
I n. sono i componenti fondamentali dei circuiti nel tessuto nervoso. Essi possiedono un'importante proprietà biofisica, quella della segnalazione elettrica, [...] i n. emettono i loro prolungamenti e vanno a formare i circuiti nervosi; d) sinaptogenesi, quando vengono formate le sinapsi tra i è lo stabilirsi di un'efficace attività elettrica che ne evita la morte. Il programma dell'apoptosi opera ...
Leggi Tutto
Negli anni successivi all'ultimo conflitto mondiale il problema dell'a. ha assunto una rilevante importanza ed è stato oggetto di particolare attenzione sotto i più svariati aspetti, da quello medico-scientifico [...] di alcolici, non è stabilito alcun tasso alcolemico limite né alcun regolamento per la sua determinazione; il Codice della (a volte religioso) alla sua vita. La generale tendenza è quella di provvedere a tutta questa varietà d'interventi a mezzo ...
Leggi Tutto
VITAMINE (XXXV, p. 462; App. II, 11, p. 1116)
Noris SILIPRANDI
Generalità. - Le più recenti conoscenze sulle v. ne hanno reso la definizione più concisa e significativa: "catalizzatori esogeni necessarî [...] non viene utilizzata dall'organismo, o perché l'assorbimento intestinale ne è impedito (v. B12 nell'anemia perniciosa) o e 10. L'azione fisiologica della v. D non è ancora stata chiarita. Contrariamente a quanto si riteneva, non sembra che agisca ...
Leggi Tutto
NEUROCHIRURGIA
Paolo Emilio MASPES
. È la branca specialistica della chirurgia che deriva dall'evoluzione della chirurgia cranio-cerebrale (v., vol. XI, p. 793; App. II, 1, p. 721).
I più importanti [...] eccessiva pressione esercitata dal liquor sul tessuto nervoso ne arresta lo sviluppo e lo distrugge giungendosi così vescica. L'inconveniente di questo tipo d'interventi è che i cateteri possono occludersi a causa per es. di processi infiammatorî ...
Leggi Tutto
Il prodigioso sviluppo della c. nel corso dell'ultimo decennio, noto al pubblico per quanto attiene le conquiste più appariscenti divulgate dai mezzi d'informazione di massa, è frutto non solo di continue [...] dal chirurgo che, oltre a utilizzarne le informazioni preoperatorie, ne fa uso durante l'intervento standardizzazione. Anch'essa ha tratto grande beneficio ed espansione d'impiego dal perfezionamento delle tecniche di supporto e di protezione ...
Leggi Tutto
Scienza dell'alimentazione. - Dallo studio - sempre più vasto e approfondito - dei problemi alimentari che riguardano l'uomo e gli animali, in condizioni normali, patologiche e sperimentali, in questo [...] epatica, mentre W. Burroughs (1950), R.W. Swift (1951), A. D. Tillman (1954), F.B. Rhodes (1956) ed altri hanno trovato però l'uso di tali sostanze essere nocivo per il consumatore, se ne prevede il divieto di impiego in un disegno di legge in corso ...
Leggi Tutto
MEDICINA RIABILITATIVA
Claudio Massenti
È il ramo della m. comprendente le conoscenze, gli studi e i procedimenti di vario ordine (diagnostici, terapeutici, protesici, rieducativi, assistenziali e sociali) [...] i trattamenti antalgici, d'istituzione relativamente recente, con correnti elettriche variabili a bassa frequenza o con corpo e della sua interrelazione con l'ambiente circostante. Ne deriva una condizione di emisomatoagnosia, di ''ignoranza'', di ...
Leggi Tutto
INFETTIVE, MALATTIE
Paolo Tolentino
. Negli ultimi vent'anni si sono verificati notevoli progressi nella conoscenza sull'eziologia, la patogenesi, la terapia e la profilassi delle malattie infettive. [...] l'interpretazione dell'epatite cronica (e della cirrosi che ne può conseguire) quale malattia autoimmune, attraverso la documentazione forme lievi d'infezione connatale, non rivelabili alla nascita (specie quelle corrispondenti a un contagio materno ...
Leggi Tutto
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...