Filologo ed esegeta inglese (Shap, Westmoreland, 1645 - Oxford 1707). Dottore in teologia, nel 1681 era rettore di Blechingdon e cappellano reale. Direttore del St. Edmund's Hall di Oxford (1684), divise [...] edizione del Nuovo Testamento greco a cui lavorò incessantemente per trent'anni D. Whitby mostrava scandalizzato che la maggior parte delle varianti metteva a rischio il textus receptus, mentre dall'altro il deista A. Collins ne prendeva pretesto a ...
Leggi Tutto
Linguistica
D. omerica Nella lingua dei poemi omerici, accanto alle antiche forme non contratte (tipo ὁράεσϑαι) e a quelle recenziori contratte (tipo ὁρᾶσϑαι), se ne presentano altre in cui appare la vocale [...] lacerazione di fibre o lacinie che lo costituiscono.
Psicologia
Stato di dissipazione della mente, che subisce la successione spontanea delle immagini. La d., diversa dalla disattenzione, può essere determinata da stanchezza o da esaurimento. ...
Leggi Tutto
Egittologo (Pisa 1800 - ivi 1843). Studiò le lingue orientali con G. G. Mezzofanti, a Bologna, poi (dal 1824) fu prof. d'ebraico e d'arabo nell'univ. di Pisa. Nell'anno seguente strinse amicizia con J.-F. [...] Champollion e, sotto la sua guida, si diede allo studio dei geroglifici. Partecipò (1828-29) a una spedizione in Egitto e, tornato in Italia, ne pubblicò i risultati. I suoi scritti più importanti sono i nove volumi su I monumenti dell'Egitto e della ...
Leggi Tutto
Lessicografo greco (fine 2º sec. d. C.); scrisse un lessico attico, in cui dà esempî di scrittori soltanto attici, senza alcuna eccezione; ne abbiamo un estratto ('Εκλογή). Avversario di Polluce, ne criticò [...] aspramente l'opera ed ebbe con lui una lunga polemica. Scrisse anche una Σοϕιστικὴ προπαρασκευή in 37 libri, dedicata a Commodo: anche di questa restano solo estratti. ...
Leggi Tutto
Grande famiglia linguistica dell’Africa occidentale, che comprende le lingue di buona parte dei popoli dell’interno, nel NE della Costa d’Avorio (Senufo, Lobi), nel Ghana e nel Togo settentrionale (Dagomba, [...] Tallensi, Gurensi, Mamprussi, Grusi, Kabre, Konkomba), nel Burkina Faso (Mossi, Gurma) e a N fino al Mali (Gogon). ...
Leggi Tutto
MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] -= [ra] e [la]). Oltre ai segni per sillabe con p, t, d, k, s, m, n troviamo serie di segni per q, w e a una trentina si può attribuire un significato m. relativamente ben definito, senza che peraltro se ne conosca un equivalente greco. È notevole, d ...
Leggi Tutto
FONETICA
Leonardo M. Savoia
(XV, p. 622; App. II, I, p. 960; III, I, p. 655)
L'oggetto di studio della f. è costituito dai suoni del linguaggio. In realtà il ruolo dei suoni nelle lingue naturali può [...] che caratterizzano le espressioni linguistiche assegnando a esse un'organizzazione strutturale che ne determina il suono e il di sorgente con quelle di tratto sopralaringeo: a) produzione di una corrente d'aria (che generalmente è espiratoria); b) ...
Leggi Tutto
Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] generali di tale logica v. Bara 1990, Cordeschi 1996). Ne consegue che, nell'ampio spettro di ricerche compiute nell'ambito Psychological review, 1981, pp. 16-45.
D. Marr, Vision: a computational investigation into the human representation and ...
Leggi Tutto
ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] invecchiato, ma sempre utile). Per lo zingaro in Egitto, T. J. Newbold, The Gypsies of Egypt, Londra 1856. Per lo zingaro d'America, A. T. Sinclair, American-Romani vocabulary, ed. G. F. Black, Journal of the Gypsy Lore Society, n. s., IX (1916).
Una ...
Leggi Tutto
YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] .
E in verità, dalla prima testimonianza del 1272-73 (un verso d'augurio in un libro di preghiere ebraiche) fino alle glosse, commenti, ironica e antiretorica, che non si affidava a ideologie né alle utopie del giorno, preferendo gli ardui ...
Leggi Tutto
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...