Drammaturgo spagnolo (Madrid 1600 - ivi 1681); dal 1609 al 1614 frequentò a Madrid il Collegio Imperiale tenuto dai gesuiti; studiò diritto canonico nelle università di Alcalá de Henares e di Salamanca. [...] d'Alba, nel 1651 prese gli ordini sacerdotali. Cappellano del re, visse qualche tempo a corte; passò poi nella congregazione dei preti di Madrid e ne filosofico e teologico, come El gran teatro del mundo, A Dios por razón de estado, El veneno y la ...
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Poeta e drammaturgo (Aldwinkle All Saints, Northamptonshire, 1631 - Londra 1700). Uomo di corte costretto all'adulazione, riflette nelle sue opere il mondo in cui viveva. Più che grande drammaturgo è grande [...] Shakespeare, in un tempo che gli anteponeva Ben Jonson, ne riadattò numerosi drammi, di cui il migliore resta All hind and the panther (1687). Nonostante la sua facilità a mutare d'opinione, rimase fedele al cattolicesimo anche dopo la rivoluzione ...
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Scrittore italiano (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944). Compì gran parte dei suoi studi a Parigi e si affermò dapprima come poeta in lingua francese (La conquête des étoiles, 1902; Destruction, [...] simbolista e liberty, nella quale diede largo spazio a molti poeti d'avanguardia italiani e francesi bandendo, fra l' (1969), a cura di L. de Maria, che ne fornisce una convincente sistemazione storica. Nel 1971 sono apparse Poesie a Beny, liriche ...
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Poeta medievale tedesco (n. in Baviera inizi del sec. 13º - m. dopo il 1266). Erede del Minnesang, ne riprese i motivi, profondendo inchini di omaggio al proprio signore, o intrecciando grazie di amor [...] nel sec. 13º al castello di Wartburg, mescolando anche reminiscenze dal poema agiografico alto-tedesco dedicato a s. Elisabetta regina d'Ungheria, per giungere così, oltre il conflitto fra spirito e sensi, alla soluzione nella redenzione tramite ...
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Poeta latino (Brindisi 220 a. C. - Taranto 130 circa a. C.), uno dei principali tragediografi. Nella produzione di P. già nel colorito drammatico dell'azione e nella stimolante sentenziosità che la punteggia [...] pateticità, coniugata a una sensibilità quasi barocca nell'espressione dei sentimenti e degli sfondi che ne inquadrano l'effusione di Euripide, come dimostrano le altre sei tragedie d'argomento greco (Medus, Atalanta, Iliona, Periboea, Dulorestes ...
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Storico, letterato ed economista svizzero (Ginevra 1773 - ivi 1842). Lasciata Ginevra nel 1793 per ragioni politiche, si recò in Inghilterra, dove si avviò allo studio dei problemi economici; nel 1794 [...] l'Europe, 4 voll., 1813). In economia seguace di A. Smith, ne volgarizzò le idee liberiste con l'opera De la richesse commerciale lo indusse però a reagire tra i primi contro il sistema capitalistico con i Nouveaux principes d'économie politique (2 ...
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(gr. Δημήτηρ) Divinità femminile greca: secondo Esiodo è figlia di Crono e di Rea, sorella di Estia, Era, Zeus, Posidone e Ade. Ma dietro la sistemazione esiodea si conservano i tratti di un’antichissima [...] -), equivalente a Gā, Gaia, la «terra». A tale interpretazione forma di giumenta, mutandosi in stallone: ne nacquero una figlia, chiamata semplicemente Dèspoina, col consenso di Zeus. Per il dolore di D. la terra divenne sterile, finché con l’accordo ...
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Scrittore, giornalista e critico italiano (Voghera, Pavia, 1930 - Milano 2020). Di formazione giuridica, negli anni Sessanta aderì alla neoavanguardia (Gruppo 63), dando inizio a una feconda carriera letteraria [...] anima più europea e interpretandone le parole d'ordine sulla falsariga del proprio raffinato spazio letterario che non è né romanzesco né saggistico: In questo stato, saggio critico sull'Italia contemporanea; Le muse a Los Angeles (2000); Rap! (2001) ...
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Storico della cultura e commediografo danese (Bergen, Norvegia, 1684 - Copenaghen 1754). Fu il primo ad aprire la letteratura danese a tutte le correnti di pensiero e d'arte dell'era dei "lumi". Divulgatore [...] il primo teatro sorto in Danimarca non meno di 27 commedie, e altre 6 ne scrisse dopo la riapertura del teatro stesso alla morte del pietista Cristiano VI. Ispirate a Molière e, ancor più, alla commedia dell'arte, esse presentano, con naturale ironia ...
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Poeta e critico (Parigi 1636 - ivi 1711). Compose nove Satires e un Dialogue des héros du roman dal 1660 al 1668, nove Epîtres dal 1668 al 1677, nel 1674 l'Art poétique e i primi quattro canti del Lutrin, [...] Racine, nel 1687 entrò a far parte dell'Accademia francese. Poeta di scarsa sensibilità e d'ispirazione generalmente povera, potenza di rappresentazione, né condivide gli interessi filosofici e religiosi. Il valore delle Satires, a parte la polemica ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...