Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] da O. F. a una regolarità di forme e a una perfezione che rimarranno nelle gradazioni e nei colori; ma non ne ha sentito il calore e la potenza espressiva Valerio Probo (seconda metà del sec. 1° d. C.), commentato da Terenzio Scauro (fine sec. ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] e nel 1776 stampava La visione d'Ezechiello, poemetto in terza rima assai vicino ai modi di A. Varano, che segnò l'inizio sua vita. Intanto a Roma il principe Chigi era caduto in di sgrazia e i nemici del poeta ne approfittarono per scatenare una ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] viene recepito in modi diversi: G.A. Sartorio, A. De Carolis, Marius Pictor, L. Bonazza ne incarnano il lato più eclettico; una più intensa ricerca di corrispondenze e analogie intime tra stati d’animo e fenomeni naturali, e per il tentativo costante ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] finché, accolto festosamente a Pisa, dove fu fatto pastore d'Arcadia col nome di Polisseno Fegeio, s'indusse a esercitarvi dal 1745 al di Luigi XV, e poi delle sorelle di Luigi XVI. Ne ricavò una modesta pensione. Nel 1771 fece recitare alla Comédie- ...
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Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso [...] . avrebbe scritto ne sono giunte a noi 7; ci restano anche varî frammenti. Secondo Aristotele, E. portò "a due il numero il suo influsso sulla poesia greca e latina soprattutto a paragone di quello di Sofocle e d'Euripide; si può dire che E. sia stato ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] risorgimento d'Italia. Ma gli eccessi rivoluzionarî presto lo disgustarono. Fuggito da Parigi, si stabilì definitivamente con la sua donna a Firenze.
Opere
L'odio ai tiranni e l'amore delle libertà repubblicane sono il suo tema dominante. Ne ragionò ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] (1851), contro la pena di morte l'eloquente Supplizio d'un italiano a Corfù (1855), contro il darwinismo L'uomo e la biblici e Meditazioni sui Vangeli (1970), I santi Evangeli. Col commento che da scelti passi de' padri ne fa Tommaso d'Aquino (1973). ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] greco con G. Lascaris e M. Musuro, l'attività editoriale a Venezia presso gli Aldi, fan sì che quando nel 1509 E. di Valla, E. ne attenuava lo slancio razionalistico che, ancora una volta, il segno d'una crisi culturale in lui simboleggiata. Se ...
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Romanziere francese (Tours 1799 - Parigi 1850). Narratore estremamente prolifico e dai toni improntati a un acceso realismo, nella sua opera ha cercato di rappresentare i molteplici aspetti della società [...] Goriot. Le lys dans la vallée, 1835). Né smise nel frattempo di collaborare a riviste e giornali, e di lanciarsi (indebitandosi colossale di novantasei romanzi colpisce per la sua potenza d'immaginazione e solidità di costruzione, per il rigore logico ...
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Poeta francese (Parigi 1821 - ivi 1867). Pur fra interpretazioni diverse o opposte, è ritenuto l'iniziatore di un nuovo corso poetico, e la sua opera viene collocata fra le più alte espressioni della poesia [...] poeti e letterati della sua generazione, disse la tormentata malinconia d'una condizione di caduta e di rinuncia, la noia , per affinità di gusti e di temperamento, E.A. Poe, e ne tradusse l'opera narrativa e altri scritti (Histoires extraordinaires ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...