tromba musica Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, a partire dal Rinascimento, come strumento musicale artistico. I perfezionamenti [...] orario nell’emisfero sud. T. d’aria (o t. terrestre) Movimento turbinoso, a vortice, dell’aria sulla terraferma; i suoni prodotti dal generatore; tipico fu l’uso che se ne fece in passato per rinforzare i suoni emessi dal diaframma dei fonografi ...
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urto In fisica, fenomeno meccanico che si produce nell’incontro di due (o più) corpi opportunamente in moto l’uno rispetto all’altro; qualora il campo di forze di interazione tra i due (o più) corpi dipenda [...] come u. ogni interazione tra due o più corpi che ne modifichi la velocità.
Nella meccanica classica, l’u. è è detto centrale o eccentrico a seconda che la normale comune alla superficie dei due corpi nel punto di contatto (o linea d’u.) contenga o no ...
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La misurazione organica e sistematica della precipitazione atmosferica nelle sue diverse forme di pioggia, neve e grandine. Questa misurazione è fatta per mezzo di pluviometri e pluviografi, che danno [...] per es., con sezione pluviometrica di 0,1 m2 a 1 litro d’acqua corrispondono 10 mm di pioggia). Se la precipitazione . Ne esistono di varie specie, ma possono classificarsi in due tipi fondamentali: a galleggiante e ad altalena (o a bilancia ...
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SQUID In fisica, sigla di superconducting quantum interference device, che indica il magnetometro a effetto Josephson. Gli SQUID possono essere in corrente continua o a radiofrequenza.
Lo SQUID in corrente [...] all’interferenza, estremamente sensibile al flusso, fra le due funzioni d’onda che descrivono le coppie di Cooper di elettroni che , accoppiata allo SQUID, che ne aumenta fino a un fattore 100 l’area).
Lo SQUID a radiofrequenza è costituito da una ...
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Mazzo di penne usate come ornamento negli elmi dei guerrieri antichi, nel cappello di divise militari, in cappelli e acconciature femminili; in senso figurato, oggetto o formazione che nell’aspetto ricorda [...] un ambiente a pianta quadrata o poligonale. Dapprima si costruirono p. (se ne trovano già nel 2° millennio a.C. in ; alla fine del secolo uomini e donne portavano i berretti piumati d’origine spagnola. Alla fine del 18° sec. la pettinatura fu ...
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Fisico (Gloucester 1802 - Parigi 1875). Prof. di fisica al King's College di Londra, W. compì importanti studi in diversi campi, ma i suoi maggiori lavori furono nel campo della telegrafia (invenzione [...] ponte che porta il suo nome, già descritto (1833) da S. H. Christie, che non ne vide però la possibilità d'impiego come strumento di misura. W., invece, oltre a elaborare esattamente la teoria del ponte, ideò per esso tre tipi di reostato (il termine ...
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In fisioterapia, il trattamento terapeutico di un paziente mediante una qualunque forma di energia raggiante (raggi X, infrarossi ecc.).
Nella tecnica nucleare, livello di i. (o resa energetica) di un [...] superficie oscura a essa fine del 19° sec., da A. Pacinotti e V. Porcelli, subito in Gran Bretagna ne fu avviata una A seconda che l’alimento sia liquido, cremoso o solido, fresco o conservato, e a per prolungare da una a tre settimane l’ ...
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Macchina acceleratrice per elettroni, in grado di portarli a energie dell’ordine di quelle delle particelle beta naturalmente emesse dalle sostanze radioattive. Il principio di funzionamento è il seguente: [...] aumento di energia che ne consegue è grande.
Ideato nel 1935 da M.C.T. Steenbeeck (Germania) e realizzato da D.W. Kerst (USA ). Gli elettroni vengono iniettati nell’interno del tubo a vuoto mediante un cannone elettronico: l’iniezione avviene nell ...
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In elettronica, qualifica di elettrodi di tubi elettronici che regolano l’intensità di emissione di un cannone elettronico e di elettrodi o lenti elettriche aventi lo scopo di accelerare gli elettroni [...] semiconduttore e mantenuto a un potenziale negativo attraverso il collegamento offerto dallo strato conduttore d; per effetto delle dispositivo, in modo tale che gli elettroni ne urtino più volte le pareti. A ogni urto fra elettrone e parete si ...
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Medico, fisico ed egittologo (Milverton 1773 - Londra 1829). La figura di Y. ha lasciato importanti contributi alla fisica, per lo studio dell'ottica, ma soprattutto per la cosiddetta esperienza di Y., [...] maggior merito di Y. rimane la sua opera a sostegno della teoria ondulatoria della luce, con la , le conseguenze interpretative che ne seppe dedurre (colorazione delle in parte per una certa oscurità d'esposizione e in parte per l'insoddisfacente ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...