Giurista (Venatura, Sassoferrato, 1313 o 1314 - Perugia 1357). Personalità tra le più illustri nella storia del diritto italiano, fu apprezzato in tutta Europa per la profondità di pensiero, la forza di [...] a Todi e a Pisa, poi professore a Pisa (1339-42) e a Perugia (dal 1343). Rappresentò Perugia presso Carlo IV; fu da questo imperatore nominato consigliere e ne ancora in vita, fama altissima, anche fuori d'Italia. Dopo la sua morte furono istituite ...
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Figlio (Ferrara 1508 - ivi 1559) di Alfonso I e di Lucrezia Borgia, successe al padre il 31 ott. 1534. Cercò di mantenersi neutrale nel conflitto tra Francia e Spagna nonostante il suo matrimonio con Renata [...] a versare alla curia la somma di 180.000 ducati d'oro. Dopo di ciò, E. poté godere d'una certa pace e ne in Italia si diressero verso il Mezzogiorno, abbandonando al suo destino E. d'Este, il quale concluse allora con gli Spagnoli una pace nel 1558 ...
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Attore e regista cinematografico italiano (Sora 1901 - Parigi 1974). Fu uno degli autori di maggiore rilievo della stagione neorealista del cinema italiano. Vinse l'Oscar per il migliore film straniero con [...] sempre elevata. L'adesione al reale torna a essere la caratteristica determinante di Umberto D. (1952), il film più alto di qualità quella ne Il generale della Rovere (1959) di Rossellini. La regia di La ciociara (1960) tese a conciliare alcuni ...
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Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini [...] quasi riposo: serie, buffe, ecc.; esse assommano già a 26 tra il 1822 e il 1830. Fra il 1830 e il 1832 ne scrisse altre 5, tra le quali Anna Bolena e l'Elisir d'amore (1830, 1832) il cui trionfo pose D. tra i più acclamati operisti del tempo. Altre ...
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Scrittore italiano (Milano 1851 - ivi 1901). Autore di racconti e romanzi, la sua narrativa, nella quale l'eredità manzoniana si mescola con i fermenti della Scapigliatura lombarda e con istanze del naturalismo, [...] umile della sua terra lombarda, e a questa terra stessa, il cui elemento quell'equilibrato impegno sociale che ne aveva caratterizzato la particolare fisionomia Opere
Nei suoi racconti (Storie d'ogni colore, 1885; Nuove storie d'ogni colore, 1895) e ...
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Gran siniscalco del Regno di Sicilia (Montegufoni, Val di Pesa, 1310 - Napoli 1365). Consigliere di Roberto, re di Sicilia, e dei suoi successori, raggiunse un'enorme potenza politica ed economica.
Vita [...] De mulieribus claris alla sorella di lui, Andreina contessa d'Altavilla, dell'A. stesso parlò ora bene ora male; due volte accettò il suo invito a recarsi al suo seguito in Napoli e tutte e due ne tornò insoddisfatto; dopo la seconda (1362), sfogò il ...
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Pittore senese (m. prima del 1319). Padre della grande pittura senese del Trecento, nel suo percorso artistico modulò lo stile tradizionale dell'arte bizantina con gli elementi di novità presenti nell'arte [...] bizantina, pur elaborando anche novità gotiche, senza che ne sia contraddetto l'effetto plastico, non vigoroso, ma sempre nuova pittura senese, D., più che ai suoi immediati predecessori in questa città, si collega direttamente a Cimabue, come ...
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Storico e geografo (Arona 1457 - Granata 1526), di famiglia originaria di Anghiera (od. Angera). Trasferitosi a Roma, entrò in contatto con i maggiori rappresentanti dell'Accademia romana (Pomponio Leto, [...] seguito del Tendilla, alle ultime campagne contro gli Arabi. Rientrato a corte e vestito l'abito ecclesiastico, fu nominato (1492) gentiluomo con Colombo, Vespucci, Vasco de Gama, Magellano, Cortés, ne seguì da vicino le imprese, sì che i suoi scritti ...
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Monaco, nativo della Scizia, ma vissuto lungamente a Roma (m. 526). È noto soprattutto per aver introdotto l'era "cristiana" o "volgare" nel computo degli anni (secondo il suo errato calcolo Gesù sarebbe [...] due altre compilate in Roma appunto da D.: l'una contenente una raccolta di di questa collezione sta nel grande uso che se ne fece nei secoli successivi, sia in Italia sia che il papa Adriano I nel 774 inviò a Carlomagno, il quale la fece accettare dai ...
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Architetto, scultore e scrittore d'arte (Perugia 1530 - ivi 1576), figlio di Giulio. Nel 1557 già era a Firenze alla corte ducale, e dava anche un progetto per la fabbrica dell'Escuriale che fu inviato [...] in marmo, è sensibile in tutte le sue opere anteriori al 1568 e ne è indice anche la pubblicazione di Il primo libro del trattato delle perfette proporzioni (1567). A questo periodo appartengono: l'Onore che vince l'Inganno (1560; Firenze, Bargello ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...