PONTI (XXVII, p. 854)
Luigi STABILINI
Nello sviluppo della tecnica dei ponti dal 1935 alla fine del 1948, si presentano nettamente due distinti periodi: il primo, dal 1935 al 1939, riguarda la lenta [...] non troppo dissimili possano portare a risultati sensibilmente diversi. D'altra parte quando sul ponte stesso; cioè, moltiplicando per 2, 3... l'intensità del carico, se ne moltiplica per 2, 3... l'effetto. Avendo sul ponte diversi carichi si possono ...
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STRUTTURA
Pier Luigi NERVI
Guido ZAPPA
. Architettura. - I grandi progressi avvenuti in campo costruttivo negli ultimi cento anni hanno recentemente portato in primo piano l'argomento delle s. portanti [...] bassi, e la perdita di spazio libero interno che ne consegue può avere un sensibile peso economico di cui una delle due coppie (x,y) e (y,x) appartiene a C. Tali s. sono particolari s. d'ordine, e, come abbiamo visto, sono definite da elementi dell' ...
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VETRATA
Valerio Mariani
Intendendo con questo termine l'insieme di frammenti vitrei commessi secondo un disegno prestabilito e tendenti a un effetto estetico, le origini della vetrata vanno ricercate [...] vetraio, che, ponendo le lastre del vetro sul disegno, ne ritaglia le varie parti. Il chiaroscuro, i particolari di lettere figure non meno unite che se elle fossero d'una vaghissima e unitissima pittura a olio". Egli era giunto in Italia padrone di ...
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ROGERS, Richard sir
Fabio Di Carlo
Architetto britannico, nato a Firenze il 27 luglio 1933. Studiò alla Architectural Association School di Londra, dove si diplomò nel 1959, e alla Yale University School [...] ne permette una più semplice gestione ed è al contempo l'elemento che ne caratterizza l'immagine. A architectural monograph, Londra 1985; B. Appleyard, R. Rogers, A biography, ivi 1986; D. Sudjic, New architecture, Foster, Rogers, Stirling, ivi 1986 ...
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SPRECKELSEN, Joahn Otto von
Marco Nardini
Architetto danese nato nel 1929, morto a Copenaghen il 16 marzo 1987. Nel 1953 conseguì il diploma all'Accademia Reale di Belle Arti di Copenaghen, iniziando [...] il mondo: quello dell'Arche de la Défense a Parigi. Elaborato con la collaborazione di P. Jørgensen stata progettata da E. Reitzel che ne ha studiato, in particolare, la megastruttura dove si trovano un giardino d'acclimatazione, un cinema e altre ...
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MEGARA HYBLAEA
Georges Vallet
(XXII, p. 776; App. IV, II, p. 426)
Regolari attività di scavo hanno portato complementi d'informazione alla conoscenza della topografia e della storia della città, sia [...] coesistenza di regolarità e d'irregolarità stupisce, ma non è di certo dovuta né al caso né alla necessità. Va -82; Id., L'apporto dell'urbanistica: le fait urbain en Grèce et en Sicile à l'époque archaïque, in Kokalos, 1984-85, pp. 140-45 e 153-56; ...
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MURATORI, Saverio
Gianfranco Spagnesi
Architetto, nato a Modena il 31 agosto 1910, morto a Roma il 17 ottobre 1973. Frequentò dal 1928 la Scuola di Architettura di Roma, dove conseguì la laurea il 10 [...] Roma.
Negli anni dopo la laurea frequentò lo studio Calza-Bini a Roma, dove ebbe modo d'incontrare architetti come M. De Renzi, E. Tedeschi e, strutturanti, a loro volta subordinati a spazi delimitati da una quinta edilizia continua). Ne sono un ...
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VILLINO
Raffaello Fagnoni
. Casa piccola e isolata costruita in città, nelle zone che offrono amenità di soggiorno, per l'abitazione permanente di una sola famiglia. Fa parte integrante della casa un [...] signorili, più esigenti e raffinate; ne consegue che si ha tutta una Loos (opere a Vienna e a Parigi), gli scritti e le opere di Le Corbusier (opere a Auteuil, al superato il periodo di esperimento e d'internazionalismo nel primo decennio dopo la ...
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KUROKAWA, Kisho
Maurizio Gargano
KUROKAWA, Kisho (Noriaki)
Architetto e urbanista giapponese, nato a Nagoya (Prefettura di Aichi) l'8 aprile 1934. Formatosi presso il dipartimento di Architettura dell'università [...] , quella di direttore dell'Istituto d'ingegneria sociale di Tokyo dal 1969 amministrativi e produttivi che ne derivano devono dunque essere sono solo l'eco ''cellulare'' del più ampio progetto a scala urbana già pensato per la new town giapponese di ...
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MICHELUCCI, Giovanni
Roberto Perris
(App. I, p. 848)
Architetto italiano, morto a Firenze il 1° gennaio 1991. Dal 1928 al 1936 fu professore incaricato di Architettura degli interni presso l'Istituto [...] ne parlerà, per questo, come dell'"unico vero espressionista italiano". Sono gli anni dell'architettura organica, del risveglio d dei Paschi a Colle Val d'Elsa (1973-83). Inoltre: il progetto per gli istituti universitari di Chimica a Firenze (1964 ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...