Gualberto AlvinoScritture verticali. Pizzuto, D’Arrigo, Consolo, BufalinoPrefazione di Pietro TrifoneRoma, Carocci, 2024 Se il dibattito sulla valenza autosufficiente della lingua letteraria, sui suoi [...] profitto, delle lettere di Stefano D’Arrigo a Cesare Zipelli, fil rouge che d’essi ricorda di avergli toccato l’orlo della veste e baciato la mano solo per assicurarsi che sotto quella variopinta e malinconica maschera non si nascondesse, Dio ce ne ...
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Ce la si riempie bene, la bocca, di parole inopportune. Di salvagenti che possano tenere a galla la coscienza mentre tutto si avvia inesorabilmente ad affondare il tempo di una foto, di un pezzo che possa [...] pure madre, del D’Annunzio che teme la morte e cerca di vivere indimenticabilmente. Di Ungaretti a figlio morto e qualche maniera, possono nascere i miracoli.Uno me ne è accaduto, uno tra i tanti, a furia di militare e piangere e ridere con i ...
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Michela Murgia era una donna sarda. Entrambe le condizioni sono state decisive per lei non solo in termini esistenziali, ma anche intellettuali e politici. Tuttavia, se il suo impegno nel campo dei diritti [...] in secondo piano, ovvero è stata ricondotta alle cornici stereotipate riservate sempre, in ambito italiano, alla Sardegna e a chi ne proviene.Benché la sua formazione intellettuale e politica non fosse di matrice marxista, Michela Murgia si è sempre ...
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Poeta, narratore, critico letterario, metricista, filosofo, politologo, spietato attaccabrighe, prima scapigliato poi futurista pentito, feroce antidannunziano ma – come e forse più del Vate – sensualissimo [...] leggere, poiché almeno, coloro che vogliono intendersene, sappiano che non a tutti i letterati d’Italia fa soperchio l’albagia di questo diminuito Ovidio pescarese, né s’impongono le rinomee sgolate dai moretti interessati del seguito.[…] debbo ...
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Cercando la parola fine nel vocabolario Treccani, includendo anche i sinonimi e i contrari, ci si imbatte in questa esplicitazione:fine: s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima [...] se lui se ne sarà accorto.«Siamo stati felici in quella casa piccolissima», dirò.Lui stringerà gli occhi chiedendosi a cosa mi riferisco. sono, dunque, le parole più adatte a raccontare la fine di una storia d’amore?Trovarle è un’impresa ardua, ma ...
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La fine della Seconda guerra mondiale, il crollo del Fascismo e il passaggio alla Repubblica segnano nella storia d’Italia un confine che non è solo politico e istituzionale, ma anche letterario. Ciò nonostante, [...] apparsa l’edizione di Frontiera e del Diario d’Algeria), ha tra molti altri il merito nell’intima bruma. / Ma nessuno ne sa niente»). Così incastonata, si può e di rintocchi.Ma come tarda la luce a ferirmiVoldomino, volto di Dio.Un volto brullo ho ...
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Partiamo, nella nostra rassegna, da alcuni dati che ci aiutano a inquadrare il fenomeno della dedicazione nella botanica. Il motore di ricerca di un vocabolario esteso come il GRADIT di Tullio De Mauro [...] Dittamondo di Fazio degli Uberti (1345-67 circa), in cui se ne lodano i giovamenti alla vista e ai morsi velenosi; “L’erba euforbia limiteremo a pochi esempi illustrativi. Sono un effetto di dedicazione la begonia ‘pianta ornamentale d'appartamento ...
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Francesco PanarelliDante a Mezzogiorno. Il Regno di Sicilia nella CommediaRoma, Carocci, 2024 È probabilmente nel De vulgari eloquentia (I 12, 4) che troviamo la menzione più estesa e complessa che Dante [...] ne schianta» (Purg. XX 43-45). Decisa è la stigmatizzazione della stirpe soprattutto a proposito dei Vespri, scoppiati a dalla presenza di Carlo Martello, primogenito di Carlo II d’Angiò e di Maria d’Ungheria, che rimarca le distanze con la sua ...
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Ogni volta che incontro, in maniera più o meno casuale, la parola prigione, la mente mi restituisce un’immagine che si è costruita nel tempo, conseguenza dei tanti libri letti e mai dimenticati – tra gli [...] inevitabile, davanti al sentimento claustrofobico che ne deriva, chiedersi:«Dove vanno a finire tutte le parole pronunciate in quello una volta, tocca alla letteratura. O meglio, a quel romanzo d’inchiesta che, evitando il giudizio, mette al centro ...
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Caterina SavianeOre perse. Vivere a sedici anniRoma, Rina edizioni, 2023 Quella di Caterina Saviane è una scrittura densa, viscerale, fatta di bagliori e ombre, in cui la parola è insieme sé stessa e [...] si domanda cosa scrive a fare («Ma a chi serve la mia storia, a chi quella degli altri e fuori fuoco, corre la storia d’Italia, quella del dopoguerra e degli sonno allargato dal vino che non mi concede né spazio nel tempo. Qualcosa devo aver sognato, ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...
Riconoscimento dell'antigene da parte dei recettori del sistema immunitario
Roy A. Mariuzza
(Center for Advanced Research in Biotechnology, Biotechnology Institute, University of Maryland Rockville, Maryland, USA)
Il riconoscimento specifico...
Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...