Giureconsulto (Gattinara 1465 - Innsbruck 1530). Accettò (1501) l'ufficio di consulente della duchessa Margherita d'Asburgo; quando a questa fu affidato il governo della contea di Borgogna e dei Paesi [...] la Francia. Dopo la battaglia di Pavia (1525), sostenne l'opportunità di garantirsi l'amicizia italiana per rendere inoffensivo Francesco I. Indusse poi Andrea Doria a passare al servizio di Carlo V e riuscì a concludere con il pontefice la pace di ...
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Primogenito (Firenze 1642 - ivi 1723) di Ferdinando II. Salì al potere nel 1670. Educato dalla madre Vittoria della Rovere a un fervido pietismo religioso (donde molteplici manifestazioni esteriori di [...] all'esteriorità e per ottenere il trattamento regio accentuò la propria subordinazione alla casa d'Austria e sposò la figlia Anna Ludovica all'elettore palatino Giovanni Guglielmo. I suoi ultimi anni furono tormentati dal problema della successione. ...
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Architetto (Modena 1624 - Milano 1683). Esponente del barocco piemontese, formatosi sullo stile borrominiano si distaccò in seguito dall'architettura classica e da quella contemporanea; i suoi edifici [...] ampliò il palazzo di Racconigi e nel 1679 iniziò, per i gesuiti, il Collegio dei nobili, ora Accademia delle scienze a Nizza Monferrato (costruita più tardi con disegni del Vittone); d'interesse maggiore è il tabernacolo di S. Nicolò a Verona, ...
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Figlio naturale (n. 1232 - m. Benevento 1266) dell'imperatore Federico II e di Bianca Lancia, poi legittimato. Alla morte di Federico (1250) divenne reggente per l'imperatore Corrado IV (1228-1254), suo [...] i diritti del nipote Corradino e si fece incoronare a Palermo. Cercò di creare un sistema di alleanze contro il papato, ma nel 1263 Urbano IV offrì il regno degli Svevi a Carlo d con l'offerta del regno a Carlo d'Angiò (1263); il quale, ottenuti ...
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Figlio illegittimo (Gubbio 1422 - Ferrara 1482) di Guidantonio conte di Montefeltro e di Urbino. Fu una delle più celebri figure del Rinascimento: raffinato mecenate, abile condottiero, si distinse al [...] guerra contro Angioini e baroni (vittoria di San Fabiano d'Ascoli, 22 luglio 1460); appoggiò quindi papa Pio II e di Fano (sett. 1463) e, tranne Rimini, anche i rimanenti possessi con i quali ingrandiva peraltro, col titolo di vicario della Chiesa, il ...
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Architetto (Laurana o Zara 1420-25 - Pesaro 1479). Iniziatore a Urbino di un nuovo stile classico caratterizzato dalla chiarezza e dalla gravitas, la sua opera più significativa è il Palazzo Ducale di [...] di Pesaro. Passato poi a Urbino (1465-66), dove probabilmente eseguì i primi disegni per il Palazzo Ducale, nel 1468 L. ebbe da Francesca. L. passò poi a Napoli al servizio di Ferrante d'Aragona (1472-74), poi a Pesaro, impegnato nella realizzazione ...
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Dionìsio (o Dionigi) I il Vecchio tiranno di Siracusa. - Tentò di unire tutti i Greci d'occidente a difesa della propria civiltà contro l'elemento "barbaro" (Cartaginesi, Italici, Etruschi); ma, basando [...] di stratego autocratore. Ebbe dalla sua il favore popolare, ma gli erano contro gli aristocratici, i quali, mentre D. combatteva i Cartaginesi, tentarono, senza riuscirvi, di rovesciarlo. Concluse allora una pace assai sfavorevole con Cartagine (404 ...
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Pittore (Bologna 1581 - Napoli 1641). Protagonista della pittura bolognese, fu uno dei promotori del classicismo secentesco europeo. Allievo prima di D. Calvaert poi dei Carracci, fu artista dei più colti, [...] figure e paesaggio, che nelle sue opere prende una parte notevolissima, soprattutto nei quadri (Fatiche di Ercole; Erminia tra i pastori, Parigi, Louvre) e negli affreschi di soggetto mitologico. Spesso anche nei quadretti di minore impegno giunse a ...
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Teologo (Gaeta 1468 - Roma 1533), domenicano. Teologo e diplomatico pontificio, fu uno dei fautori più convinti della "riforma cattolica".
Vita
Generale (1508) dell'ordine, cardinale nel 1517, arcivescovo [...] l'elezione imperiale di Carlo V. Minor successo ebbero i suoi tentativi di conciliazione con Lutero: anzi fu criticato dagli Papae et Concilii (1511) e l'Apologia (1512); negli scritti d'economia (De monte pietatis, 1498; De cambiis, 1499; De usura ...
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Figlio minore (Torino 1701 - ivi 1773) di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia, erede dello stato nel 1715 per la morte del fratello maggiore Vittorio Amedeo, salì al trono nel 1730 all'abdicazione [...] impronta personale dei suoi due celebri ministri: C. F. Ferrero marchese d'Ormea e G. B. Bogino. Al primo si debbono il l'incarcerazione del Giannone, motivata dalla volontà di limitare i conflitti tra Stato e Chiesa al puro terreno giurisdizionale ...
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A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...