La dottrina di quanti, soprattutto nei primi secoli del cristianesimo, sostenevano che il corpo di Cristo esistesse solo come ϕάντασμα, forma apparente, senza la sostanza della carne. Escludevano quindi [...] la sua concezione e nascita umana, nonché la realtà piena della sua passione e morte. I seguaci del d. ( doceti) non costituirono mai un gruppo o una setta ma si diffusero fra i gruppi e gli individui più diversi. ...
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Prelato e scrittore (Fays-Billot, Alta Marna, 1813 - Parigi 1871), vescovo di Nancy (1859), arcivescovo di Parigi (1863), grande elemosiniere e senatore (1864), membro del Consiglio imperiale d'istruzione [...] (1868). Fautore del cattolicesimo liberale, durante il Concilio Vaticano I fu avversario dell'infallibilità pontificia, ma dopo la definizione di tale dogma si sottomise. Tra i suoi scritti: St. Thomas Becket (1858); Les femmes de la Bible (1862); ...
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Vescovo (m. 360 circa), forse d'origine egizia; presente al Concilio di Nicea (325), dove sostenne l'introduzione del celibato per i sacerdoti, ma la non obbligatorietà di separarsi dalle mogli per quanti [...] avessero già contratto il matrimonio prima dell'ordinazione. Al Concilio di Tiro (335) riuscì a far distaccare Massimo, vescovo di Gerusalemme, dal partito degli ariani e dei meleziani. Festa, nel Martirologio ...
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Famiglia di Asti, tra i cui membri fu Baldracco, vescovo di Asti (n. 1348 - m. 1354 circa), al quale si deve la maggior parte della raccolta nota come Libro verde della Chiesa d'Asti; poi si distinse Filippo [...] (prima metà sec. 17º), abate cisterciense, autore d'una storia di Asti (Clypeus civitatis Astensis) e forse del Compendio istoriale, che va sotto il nome di suo fratello Guido. ...
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Prelato scozzese (n. Perth 1537 - m. 1592); arcivescovo di St. Andrews (1576), ambasciatore di Giacomo VI di Scozia presso Elisabetta d'Inghilterra (1583); combatté i cattolici in scritti latini ed ebbe [...] parte nell'organizzazione della chiesa scozzese; ma per la sua avversione al sistema presbiteriano fu, dopo una prima sentenza (1585) cassata, nuovamente scomunicato (1588); tradusse in latino Giobbe, ...
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Titolo che hanno nella versione greca dei Settanta i due libri dell’Antico Testamento intitolati Cronache nel testo ebraico. Il titolo greco (παραλειπόμενα «cose tralasciate») si riferisce probabilmente [...] al fatto che le Cronache narrano fatti ‘tralasciati’ o che comunque servono d’integrazione e conferma a quanto viene raccontato nei libri di Samuele e dei Re relativi allo stesso periodo considerato dalle Cronache. ...
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Canonico regolare di S. Vittore presso Parigi, contemporaneo di Ugo e Riccardo (sec. 12º), conseguì grande fama nella poesia musicale liturgica, sviluppando i moduli del canto sequenziale e curandone le [...] partizioni ritmiche con un reale senso d'arte; ma è dubbio se siano tutte di lui le 45 sequenze ascrittegli da un codice del 1239. Gli furono attribuite anche opere filosofiche. ...
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Domenicano, archeologo (Milano 1713 - ivi 1785); dopo alcuni anni d'insegnamento in varî conventi del suo ordine e di viaggi, fu nominato (1770 o 1772) bibliotecario della Braidense di Milano; pubblicò [...] in numerose lettere e opuscoli i risultati delle sue ricerche archeologiche in Italia settentr., Provenza, Italia merid., Sicilia e Malta. Sua opera maggiore: De sepulcris christianis in aedibus sacris, 1773. ...
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(ebr. Qōraḥ) Nella Bibbia, levita d’Israele, che durante l’Esodo dall’Egitto (probabilmente a Cades) si ribellò assieme a un gruppo di seguaci contro il governo monarchico di Mosè e le prerogative sacerdotali [...] di Aronne. Ma l’intervento di Yahweh confermò la preminenza dei due fratelli e annientò C. con tutti i suoi partigiani, facendoli inghiottire da una voragine. ...
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Patriarca di Alessandria d'Egitto (n. Amatunte, Cipro - m. ivi 619 circa). Inviato ad Alessandria dall'imperatore Eraclio, dopo l'uccisione di Foca (610), combatté il monofisismo, la simonia e altri abusi [...] del clero; si dedicò a grandi opere di beneficenza soccorrendo e visitando i poveri: fu per questo chiamato "elemosiniere". Festa, 23 gennaio (presso i Greci, 12 novembre). ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...