Poeta burlesco e satirico (Lamporecchio 1497 o 1498 - Firenze 1535). Fu a Roma e altrove al servizio di varî prelati. La sua fama è affidata soprattutto alle rime giocose (sonetti, sonettesse, capitoli) [...] nelle quali, continuando la tradizione della poesia burlesca tre-quattrocentesca, superò i predecessori per ricchezza e genialità di trovate e più castigato senso d'arte. Benché talvolta si avverta in lui una coscienza morale sinceramente offesa, il ...
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Categoria di urne tipiche dell’Etruria (fig. A) e dell’Egitto (fig. B), caratterizzate dalla parte superiore in forma umana.
In Etruria (Chiusi), i c. sono di argilla, hanno corpo globulare, dove a volte [...] con testa di divinità; poi divengono in alabastro o in terra smaltata, con coperchio a testa d’uomo, di sciacallo, di falco, di cinocefalo (i cosiddetti ‘quattro figli di Horus’); si conservavano in cassette a quattro scomparti in legno dipinto o ...
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Orientalista francese (Parigi 1903 - ivi 1978); direttore di studî all'École Pratique des Hautes Études per la cattedra di islamismo e religioni dell'Arabia (1954-74), diede vivo impulso al dipartimento [...] di origine iranica: Avicenne et le récit visionnaire (1954); L'imagination créatrice dans le soufisme d'Ibn 'Arabī (1958, 2a ed. 1977); Histoire de la philosophie islamique (I vol., 1964); L'homme de lumière dans le soufisme iranien (1971); En Islam ...
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Fondatore (Montemor-o-Novo, Évora, 1495 - Granata 1550) degli ospedalieri (o Fatebenefratelli). Dopo varie occupazioni come pastore, soldato in Austria contro i Turchi, venditore di libri a Gibilterra, [...] ) a vita ascetica (influenza decisiva ebbe su di lui Giovanni d'Ávila). Spogliatosi di tutto, a espiazione dei suoi peccati, venne e dementi secondo nuovi criterî igienici e sanitarî. I suoi seguaci derivarono la loro denominazione dalla frase cortese ...
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Mitico autore della letteratura ermetica della tarda età ellenistica. Per letteratura ermetica si intende un gruppo di scritti di argomento filosofico-religioso che circolarono nel mondo greco-romano nei [...] primi secoli d.C. Questi scritti facevano riferimento a una cosmogonia incentrata sulla creazione dell'uomo e sulle dottrine dei filosofi classici a quelli che pensavano ne fossero stati i maestri: da ciò nacque l'idea di assegnarli all'antichissimo ...
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(gr. ᾿Ανϑεστήρια) Antiche feste greche in onore di Dioniso. Erano particolarmente celebrate in Atene nei giorni 11, 12, 13 del mese d’ antesterione. Il giorno 11, Πιϑοιγία, si aprivano i grandi vasi nei [...] quali si conservava il vino (pìthoi); il 12, Χόες, «boccali», si svolgeva una gara nella quale ognuno beveva più che poteva dal proprio boccale; dietro questa superficie di gaiezza vi era però uno sfondo ...
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Il primo giorno dell'anno, soprattutto come festività. È festa celebrata da tutte le civiltà con rituali espiatori, purificatori, propiziatori, che chiudono simbolicamente un ciclo annuale per aprirne [...] nelle società avanzate il c. rimane una festa d'inaugurazione, e nelle sue manifestazioni risponde al desiderio la cui previsione si mette in moto ogni genere di pronostici. I morti sono sovente associati a queste feste e a queste preoccupazioni dei ...
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Scrittore nederlandese (Amsterdam 1820 - ivi 1889), che operò con molto fervore per una rinascita del cattolicesimo nell'arte e nella letteratura nederlandese. Fondò nel 1855 il periodico De Dietsche Warande; [...] 1853) è un poema religioso in alessandrini. Notevoli sono i suoi studî, in forma narrativa, su Vondel: Portretten van Joost van den Vondel ("Ritratti di J. v. d. V.", 1876), in cui è messo in particolare rilievo l'atteggiamento ...
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Ecclesiastico brasiliano (Fortaleza 1909 - Recife 1999); sacerdote (dal 1931), vescovo ausiliare (1952-55) e poi arcivescovo coadiutore (1955-64) di Rio de Janeiro, quindi arcivescovo di Olinda e Recife [...] (1964-85). È stato tra i fondatori della conferenza episcopale brasiliana e del CELAM, e ha partecipato ai (1971, trad. it. 1972); Um olhar sobre a cidade (1977); Les conversions d'un évêque (1978, trad. it. 1979); Mil razões para viver (1978, trad. ...
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Vocabolo sanscrito che, nella sua accezione fondamentale, indica la legge religiosa e morale e l’osservanza dei doveri a essa inerenti. Tale osservanza sta alla base della vita religiosa ma anche sociale, [...] e il vocabolo pertanto designa anche il complesso delle regole giuridiche che determinano e precisano i diritti e i doveri dei singoli. D. è altresì la personificazione del diritto e della giustizia, e come tale si identifica con Yama il dio della ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...