Dottore della Chiesa (Nisibi, Siria orient., 306 o 307 - Edessa 372). Teologo, autore di numerosi scritti in forma metrica in lingua siriaca. Particolarmente importanti sono le sue concezioni cristologiche [...] visse conducendo vita monastica. Autore diffuso e talora prolisso d'una serie numerosissima di scritti, E. incontrò tuttavia una costituita però da scritti in forma metrica: prosa metrica (i "discorsi", mēmrē, in serie libere di eptasillabi) e ...
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Storico, archeologo, erudito francese (Saint-Servan, Ille-et-Vilaine, 1843 - Roma 1922). Fu studioso fedele al più rigido e scrupoloso metodo storico accompagnato da una conoscenza notevolissima dei problemi [...] storiche, sempre precise e suggestive, lasciano però talora l'impressione che i motivi profondi per cui i movimenti religiosi nascono e si sviluppano non siano sempre stati dal D. intuiti ed esattamente valutati.
Vita
Sacerdote (1867), studiò a Roma ...
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Storico e patriota italiano (Napoli 1811 - Montecassino 1897). Monaco nell'abbazia di Montecassino, dedito agli studi di storia, si impegnò attraverso i suoi scritti nella politica ecclesiastica del suo [...] cui T. analizzò i rapporti tra filosofia e religione e tentò di approfondire il concetto d'evoluzione della Chiesa.
Vita un franco e aperto incontro fra il papa e il re. Falliti i tentativi, T. credette di essere vicino alla meta nel 1887, col papa ...
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(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In [...] in maniera notevole l’esoterismo francese, soprattutto quello di tipo martinista e massonico.
Nel linguaggio popolare la c. è l’arte che presume d’indovinare il futuro, e in particolare i numeri estratti al lotto, per mezzo di numeri, lettere, sogni. ...
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(lat. Iuno)
Religione
Antica divinità latina, divenuta la massima divinità femminile della religione romana antica nel momento della sua sistemazione nel culto della triade capitolina, con Giove e Minerva. [...] in quanto Regina, divinità poliade di alcune città del Lazio e d’Italia. G. era la divinità corrispondente alla greca Era, e erano le feste in onore della dea: le None Caprotine e i Matronalia. Nelle Caprotine (7 luglio) si festeggiava G. come dea ...
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talismano Oggetto naturale o manufatto, spesso decorato di figure o di segni simbolici, cui si attribuisce un valore e un potere magico di aiuto e di propiziazione, e in alcuni casi di protezione. Nel [...] o spostabili in condizioni particolari) ecc. In questo quadro, però, i t. sono per la maggior parte fabbricati o comunque comportano un a questo è lasciato il suo status naturale; d’altro canto gli amuleti sono di necessità artificiali quando ...
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Aiuto materiale dato ai poveri per spirito di carità. Si tratta di un dovere inculcato, con precetti pure concreti, sia dall’Antico sia dal Nuovo Testamento, ed è stato osservato in tutta la tradizione [...] anche con numerose istituzioni o opere di beneficenza e assistenza.
I teologi discutono se si tratti di dovere di carità o edifici ecclesiastici senza intervento delle autorità civili; il r.d. 289/28 febbraio 1930 estese la stessa concessione ai ...
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(gr. ῞Ηϕαιστος, lat. Hephaestus) Divinità greca del fuoco terrestre. Figlio di Zeus e di Era secondo i poemi omerici, avendo in una contesa celeste parteggiato per la madre, Zeus lo scaraventò dall’Olimpo [...] racconto, E. per vendicarsi della madre le costruì un trono d’oro con dei lacci inestricabili per chi vi si fosse seduto; Iliade E., pregato da Tetide, prepara le armi per Achille. Presso i Romani E. fu identificato con Vulcano.
L’arte antica lo ha ...
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Stato di soddisfazione piena e perfetta, cioè costante e a cui non manchi nulla. I teologi distinguono tra la ‘felicità’ terrestre (gr. εὐδαιμονία o anche εὐτυχία «benessere»; in lat. beatitudo, o, per [...] atto dell’intelletto; sono comunque d’accordo nell’indicare l’inadeguatezza di i «miti» o gli «umili»; d) gli «affamati e assetati» (Matteo specifica «di giustizia»); e) i «misericordiosi»; f) i «puri di cuore»; g) i «pacifici» o «pacificatori»; h) i ...
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Calvinista (Vézelay, Borgogna, 1519 - Ginevra 1605). Fu professore di greco a Losanna e attivo propagandista del calvinismo in Svizzera, in Germania e anche a Parigi (1557); e scrisse, contro S. Castellion, [...] considerato come una delle colonne del calvinismo, al quale convertì Giovanna d'Albret. Nel colloquio di Poissy (1561) fu il portavoce del che sostenne ancora nel colloquio di Montbéliard (1586) contro i luterani. Nel 1587 s'incontrò con s. Francesco ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...