DEL MIGLIORE, Ferdinando Leopoldo
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze il 20 ag. 1628 da Francesco Migliori e Francesca Vanni.
A frutto delle ricerche d'archivio che lo videro impegnato a fondo, compilò [...] particolare ed esattissimo" a detta del Moreni.
Nel 1665a Firenze fu pubblicata la prima opera stampata del D., i Senatorifiorentini, definito "curioso libretto" nella Biblioteca Aprosiana. Nella prefazione l'autore precisa che la dignità di senatore ...
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ISENGARD, Luigi d'
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia l'11 maggio 1843 da Teodoro e da Francesca Federici.
La famiglia paterna, d'origine tedesca e di tradizioni militari, si era stabilita nella città [...] ], 20 nov. 1915; G. Pascoli, Lettere agli amici lucchesi, a cura di F. Del Beccaro, Firenze 1960, pp. 129-132, 165; C. Tivegna, L. d'I., in La Spezia. Rivista del Comune, I (1962-63), pp. 85-87; Diz. del Risorgimento nazionale, II, p. 940 (s.v ...
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BUONINSEGNI, Francesco
Martino Capucci
Nato a Siena nei primi anni del Seicento (le glorie de gli Incogniti, p. 148, recano un suo ritratto in età di quarantatrè anni) da famiglia socialmente ragguardevole, [...] riarse violenta grazie all'Antisatira della Tarabotti pubblicata insieme al discorso del B. (Contro 'l lussodonnesco... Con l'Antisatira D[i] A[ngela] T[arabotti] inrisposta, Venezia 1644). Contro l'Antisatira si avventarono, tra gli altri, l'Aprosio ...
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BEMBO, Bonifacio
Armando Balduino
Di famiglia di origine cremonese, visse nella seconda metà del sec. XV; di lui ignoriamo qualsiasi altro dato: l'anno esatto della nascita e i modi e i tempi della [...] ciceroniano). Dal costume letterario del '400 egli ereditò, oltre i pregi di una sempre più ampia e diffusa cultura, anche Vitae Nervae Cocceii Ulpiique Traiani ex Dionis reliquiis, s.l. né d. (ma Roma, tip. Herodiani, circa 1493: cfr. dedica).
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DE NOBILI, Giacinto (Rafaele)
Flavio De Bernardinis
Nacque a Roma nella seconda metà del sec. XVI e fu battezzato col nome di Rafaele. Di lui sappiamo solo che entrò a far parte dell'Ordine dei domenicani [...] piene mani nelle credenze, tradizioni e superstizioni presenti sia nelle campagne sia nei centri abitati. Ora, ai tempi del D., i nuovi gruppi canaglieschi sono tenuti lontani dalle città e fatti oggetto di leggi precise ed efficaci, oppure, come si ...
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BIDERI (Bidera), Giovanni Emanuele
Sisto Sallusti
Di origine albanese, nacque a Palazzo Adriano (Palermo) il 4 ott. 1784 da umili genitori. Nel 1799 fu inviato in seminario, a Palermo, donde fuggì, [...] sua produzione come autore drammatico.
Il B. fece pubblicare il dramma La divisione de' beni, in 5 atti, d'ambiente borghese; le commedie I dilettanti comici de' piccoli paesi, in 5 atti, dove è messa a frutto la sua esperienza personale, Il castello ...
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BUZZACARINI, Antonio
Lovanio Rossi
Nacque a Padova verso la metà del sec. XVI (l'anno di nascita 1578, dato dal Vedova, non sembra certo, né risulta in alcun modo dalle prove di nobiltà che il B. presentò [...] noizzi,e inuiò Zovene iniustri,el segnor Ducridio de i Bigoli menü,o veramen Bigolin,e la segnora Giulia de i Lazari Bertevelo d'i Berteviegi da Tencaruola, Padova s. d.
Gli scritti teatrali, in lingua, sono: La caccia di Danao, Vicenza 1615, dramma ...
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BUZZACARINI, Francesco
Gianni Ballistreri
Nato a Padova da nobile famiglia, forse intorno al 1440 da Arcoano, frequentò probabilmente lo Studio della sua città, interessandosi particolarmente alle lingue [...] ), da Giovan Francesco Teoclito (Roma, Bibl. Corsiniana, codice Corsin. 786), da Francesco Uberti (Cesena, Bibl. Malatestiana, codice DI 2; Ferrara, Bibl. comunale Ariostea, codice II 59), da Raffaele Zovenzoni (Milano, Bibl. Trivulziana, codice 776 ...
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(o trovadore) Il poeta-musicista provenzale. Troviere è invece il poeta in lingua d’oil della Francia settentrionale. I due termini derivano dal verbo ‘trovare’ (trobar), d’etimo discusso; l’opinione prevalente [...] popoli neolatini, ma di tutta l’Europa occidentale e centrale (anche i Minnesänger della Germania sono un loro riflesso). Con il 14° Esponenti più rappresentativi ne furono Marcabruno e Raimbaut d’Aurenga. Una varietà di tale stile, accentrata quasi ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] e il bizzarro e vivacissimo Asinus (vi s'introduce Gioviano impazzito d'amore per un asino, che, in compenso delle sue moine all'ed. delle prose curata da P. Summonte con la collab. di I. Sannazzaro (5 voll., Napoli 1505-12) e a quella degli Opera ( ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...