Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] -Biograph (la Motion Picture Patent Company) sotto la guida di Jeremiah Kennedy; è in quest’ambito che si andò formando D.W. Griffith, uno dei padri del c.: dopo circa 400 film girati tra il 1908 e il 1912 come direttore artistico della Biograph ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] egli sarebbe diventato il più grande regista del suo tempo".
Il primo Macbeth, muto, fu realizzato da D.W. Griffith, con didascalie della brillante scrittrice e sceneggiatrice A. Loos; seguirono i 'grandi film shakespeariani', sia quelli interpretati ...
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Scienza egizia. La trasmissione del sapere
Jan Assmann
Jürgen Osing
La trasmissione del sapere
Grammatologia
di Jan Assmann
Si definisce 'grammatologia' la scienza che studia la scrittura, non solo [...] costituito dal papiro di Tanis (I-II sec. d.C.; Griffith 1889) (fig. 2). Il testo contiene la r pʒ wy ḥr pʒ wrt r pʒ smn ḥr pʒ sry […] r pʒ mnw ḥr pʒ mn[w] "L'ibis sta sull'ebano, l'airone sta sulla vite, […] mentre lo wy sta sulla rosa, l'oca del ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] e in altri, la convinzione che il cinema potesse e dovesse essere opera d'arte non solo in quanto 'forma', nel senso in cui lo è la cinema e i suoi procedimenti metonimici (David W. Griffith) e metaforici (Charlie Chaplin). Proliferarono allora ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] birth of a nation (Nascita di una nazione) di David W. Griffith, avvenuta a Los Angeles un anno più tardi; l' con m. composte da Louis F. Gottschalk, The iron horse (1924; Il cavallo d'acciaio) di John Ford, con m. di Rapée, The Volga boatman (1926; ...
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Le strategie di sussistenza nelle società preagricole
Francesca Giusti
Samou Camara
Lanfredo Castelletti
Egidio Cossa
Antonio Tagliacozzo
Francesca Balossi Restelli
Massimo Vidale
Susan G. Keates
Ian [...] il consumo di diverse specie di riso selvatico (Oryza rufipogon Griffith e spontanea Rosc.) fosse comune nell'India del Nord in Prehistory of New Zealand, Auckland 1987², pp. 130-37; D.W. Steadman, Extinction of Birds in Eastern Polynesia: a Review ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] per es. in Intolerance (1916) di David W. Griffith; ancora, la disposizione figurale delle lettere, come in , Totò, un napoletano europeo, pp. 336-56).
V. Ruffin, P. D'Agostino, Dialoghi di regime. La lingua del cinema negli anni trenta, Roma 1997 ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] movimento delle labbra. D'altra parte i vent'anni intercorsi fra la curiosità suscitata dal treno in arrivo dei fratelli Lumière e i milioni di dollari incassati da The birth of a nation (1915; Nascita di una nazione) di David W. Griffith, che segnò ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] narrativa, che verrà perfezionata da David W. Griffith, e sfocerà nei procedimenti del cinema primi film surrealisti di L. Buñuel (Un chien andalou, 1928, e L'âge d'or, 1930, ambedue realizzati con la collaborazione di Salvador Dalì), o il cinema ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] una veduta e basta. La sortie des usines Lumière, o l'Arrivée d'un train en gare de La Ciotat, ambedue del 1895, o altre assunse costi enormi. La rovina economica di David W. Griffith fu interamente dovuta alle immense scenografie delle mura di ...
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